AGI – Il governo ha esercitato i poteri speciali del ‘golden power’ su Pirelli nell’ambito del rinnovo del patto parasociale sulla governance della società tra i cinesi di Sinochem (che detiene il 37% della sovietà) e Camfin (che ne possiede il 14,1%).
La decisione, ha spiegato in una nota Palazzo Chigi, “nel rispetto del principio di proporzionalità, prevede apposite prescrizioni per la tutela dell’asset strategico costituito da sensori Cyber impiantabili negli pneumatici”.
I ‘paletti’ posti dall’esecutivo riguardano soprattutto, dunque, la tecnologia del Cyber Tyre, il sistema Pirelli composto da un sensore in ognuno degli pneumatici che raccoglie informazioni fondamentali per la sicurezza di guida e da un software integrato nell’elettronica dell’auto.
La tecnologia Pirelli Cyber Tyre
La tecnologia Pirelli Cyber Tyre offre a vettura e conducente diverse informazioni: la “carta d’identità” dello pneumatico montato (modello, se estivo o invernale, pressione prescritta, indice di carico e codice di velocità) e le informazioni dipendenti dall’utilizzo (temperatura e pressione).
Informazioni fondamentali per la sicurezza, monitorate costantemente e trasmesse in tempo reale. Queste, inoltre, vengono rilevate con una maggiore precisione rispetto ai rilevatori tradizionali su valvola, essendo i sensori Pirelli posti a contatto diretto con lo pneumatico e non con il cerchio.
Il flusso dati originato dai sensori viene elaborato da un software realizzato da Pirelli e integrato nell’elettronica dell’auto. Alcune informazioni vengono visualizzate sul cruscotto e sul display centrale, altre sono utilizzate dai sistemi elettronici del veicolo per calibrare i messaggi di allerta in base alle caratteristiche specifiche della gomma e anche al suo stato.
Non solo pressione delle gomme
Per esempio, guidando su strada, l’auto dotata di Pirelli Cyber Tyre può avvisare che è necessario verificare la pressione per continuare a guidare in sicurezza. Oppure, nel caso di cambio pneumatici stagionale – che spesso implica un diverso indice di velocità con gli invernali – avverte il guidatore quando si è superata la velocità massima consentita per la tipologia di gomme utilizzata.
Le funzioni consentite da Pirelli Cyber Tyre vengono scelte e definite assieme al costruttore automobilistico che adotta il sistema su un proprio modello. Il sistema Pirelli Cyber Tyre rappresenta ciò che sarà il futuro dello pneumatico, capace cioè di fornire alle auto il senso del tatto, in grado di individuare o anticipare situazioni potenzialmente pericolose come la perdita di grip e l’aquaplaning, consentendo così all’elettronica della vettura di intervenire prontamente.
Lo pneumatico connesso in rete
Il passo successivo vedrà gli pneumatici connessi in rete, con gli altri veicoli e con l’infrastruttura stradale. Come ha sottolineato anche la nota del governo, “questi sensori sono in grado di raccogliere dati del veicolo riguardanti, tra l’altro, gli assetti viari, la geolocalizzazione e lo stato delle infrastrutture. Le informazioni così raccolte possono essere trasmesse a sistemi di elaborazione cloud e super calcolatori per la creazione, tramite intelligenza artificiale, di complessi modelli digitali utilizzabili in sistemi all’avanguardia come Smart city e digital twin”.
È, in conclusione, un sistema in evoluzione continua destinato a diventare fondamentale parallelamente alla crescita del livello di autonomia delle auto. Infatti, la capacità che oggi ha il guidatore di percepire le condizioni di aderenza date dal tipo di fondo stradale e dalle condizioni meteo potrà essere assolta dagli pneumatici e l’auto potrà rallentare se per esempio l’asfalto è rilevato viscido, adeguare i controlli elettronici per aumentare la sicurezza e, con la connettività fra veicoli, avvisare le altre auto a guida autonoma di un potenziale pericolo imminente.
Un vero e proprio senso tattile offerto dall’unico punto di contatto fra vettura e strada: gli pneumatici.