• 10 Novembre 2024 21:39

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Cosa fare per rottamare l’auto? Passaggi e informazioni utili

Ott 11, 2024

Per procedere con la rottamazione auto secondo quanto stabilisce la Legge italiana, bisogna rivolgersi a un centro di raccolta autorizzato o al concessionario, se il vecchio veicolo viene ceduto per acquistarne uno nuovo. Vediamo l’intera procedura per la rottamazione auto, quali documenti servono, i costi da sostenere, i bonus emessi dallo Stato e tutto quello che bisogna sapere se si ha intenzione di demolire la propria vecchia vettura inquinante.

Incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride

Che cosa sono gli incentivi? Si tratta di forme di sconto che vengono applicate dal Governo italiano per favorire l’acquisto di nuove auto, in questo caso elettriche o ibride. Si promuove in questo modo la rottamazione di vecchie macchine inquinanti, per poterle sostituire con nuovi veicoli a zero o basse emissioni. Per quanto riguarda le auto elettriche e ibride, decisive per diminuire le emissioni in città, l’Ecobonus 2020 rimane invariato; entrato in vigore nel 2019, resta tale fino al 31 marzo 2021, salvo eventuali modifiche che possono essere apportate. Rispetto allo scorso anno sono aumentati i fondi disponibili, passati da 60 a 70 milioni di euro. Tutto il discorso degli incentivi auto e moto lo abbiamo approfondito proprio nei giorni scorsi, in un articolo dedicato.

Bonus mobilità 2021

Parliamo invece del nuovo bonus mobilità che verrà erogato nel 2021 e che sarà dedicato a tutti coloro che decideranno di rottamare degli autoveicoli o dei motocicli vecchi e inquinanti nel periodo compreso fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2021. Gli importi che verranno concessi a questi soggetti da parte dello Stato sono:

500 euro per la rottamazione di automobili da Euro 0 a Euro 3;
500 euro per la rottamazione di motocicli da Euro 0 a Euro 2;
500 euro per la rottamazione di motocicli Euro 3 a due tempi.

Il contributo che il cittadino riceve potrà essere speso entro i 3 anni successivi per acquistare:

biciclette e e-bike;
monopattini elettrici, che oggi sono al centro dell’attenzione mediatica, e non solo;
servizi di car sharing;
abbonamenti per il trasporto pubblico.

Il bonus previsto nel 2021 con rottamazione può essere richiesto anche da coloro che hanno usufruito del buono mobilità senza rottamazione nel 2020. Attenzione solo al fatto che questi incentivi potranno essere erogati solo ed esclusivamente a coloro che risiedono in comuni molto inquinati, interessati da procedure di infrazione comunitaria UE.

Documenti necessari

La procedura di rottamazione di un veicolo è molto semplice e avviarla è rapido e non particolarmente oneroso. È importante sapere cosa fare nel dettaglio e quali documenti servono:

se si vuole demolire un veicolo perché si è intenzionati a comprarne uno nuovo, allora basta consegnare quello vecchio alla concessionaria;
se vogliamo procedere alla rottamazione invece senza comprare una nuova auto, bisogna consegnare l’auto vecchia ad un centro di raccolta autorizzato.

Nella prima ipotesi, si lascia in carico l’autovettura al concessionario, che entro 30 giorni ha l’obbligo di consegnarla all’auto demolitore e presentare la richiesta di “cessazione della circolazione per demolizione”, che fa in modo che il veicolo venga cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Quando si fa la richiesta di rottamazione, al concessionario o al centro per la demolizione devono essere consegnati i seguenti documenti:

la carta di circolazione dell’auto da demolire;
il certificato di proprietà;
le due targhe (anteriore e posteriore).

Nel caso in cui uno dei documenti necessari sia stato smarrito o rubato, allora basta presentare la relativa denuncia di furto o smarrimento o la dichiarazione sostitutiva di resa denuncia.

Il centro di demolizione auto deve rilasciare il certificato di rottamazione; si tratta infatti di un documento di fondamentale importanza, perché esonera il proprietario del veicolo da ogni tipo di responsabilità civile, amministrativa e penale. Dalla data di consegna del foglio, tra l’altro, cessa l’obbligo di pagamento del bollo.

Altra questione importante: prima di procedere alla demolizione è necessario richiedere all’ACI una visura che possa verificare l’assenza di fermo amministrativo sull’auto che verrà rottamata; se presente, andrà estinto pagando un tributo specifico.

Ultimo passaggio molto importante, a cui è necessario prestare particolare attenzione: quando si consegna l’auto da rottamare e eliminare, sia il demolitore che il concessionario sono obbligati, come abbiamo già detto in precedenza, a consegnare il certificato di rottamazione. Il documento deve contenere tutti i seguenti dati per procedere con l’operazione:

nome e cognome del proprietario o di chi detiene l’auto;
indirizzo del proprietario o di chi detiene l’auto;
numero di registrazione e firma del titolare legale dell’impresa del certificato;
indicazione dell’autorità che rilascia l’autorizzazione all’impresa;
data e ora del rilascio del certificato e della presa in carico dell’auto;
gli estremi dell’auto da rottamare: il numero di telaio, il modello, la marca, la targa e la classe;
l’impegno a richiedere la cancellazione dal PRA entro 30 giorni.

Se non ricevi il certificato di rottamazione, è di fondamentale importanza che tu lo pretenda, si tratta infatti di un documento che tutela il proprietario dell’auto rottamata, sollevandolo da qualsiasi responsabilità civile, penale e amministrativa. Non dimenticarlo.

Come fare richiesta al PRA

Se vuoi rottamare la tua auto perché hai intenzione di sostituirla con una più recente quindi è importante sapere che è possibile effettuare la demolizione presso il concessionario dove verrà comprata la nuova macchina. L’operatore che la rileva rilascia il certificato di rottamazione e registra presso il PRA la cessata circolazione dell’auto. Come abbiamo già detto, la comunicazione deve arrivare al PRA entro 30 giorni.

Quanto costa rottamare l’auto

Ultimo aspetto da considerare è quello che riguarda i costi della rottamazione dell’auto. Le spese per procedere con la demolizione dal concessionario sono molto flessibili, a volte pari a zero, perché rientrano nei “benefici” concessi a chi sta per comprare una vettura nuova.

La demolizione in un centro di raccolta autorizzato invece richiede il pagamento dei costi dell’operazione, dello smaltimento dei rifiuti e di altre imposte che in genere non sono fisse ma cambiano a seconda della Regione di residenza. Si tratta di un’operazione che può costare dai 70 ai 150 euro, così suddivisi:

32 euro: imposta di bollo se hai il certificato di proprietà (che diventano 48 euro se si usa il modello NP3C al posto del certificato di proprietà);
dai 7 ai 10 euro: visura che verifica l’assenza di procedimenti giudiziari;
13,50 euro: emolumenti ACI.

Infine bisogna aggiungere i costi di trasporto del carro attrezzi.

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