AGI – “L’Opera di Santa Maria del Fiore è un’istituzione fondata dalla Repubblica Fiorentina nel 1296 per sovrintendere alla costruzione della nuova Cattedrale e del suo campanile. Dal 1436, anno del completamento della cupola di Brunelleschi e della consacrazione della chiesa, il compito principale dell’Opera diviene quello di conservare il complesso monumentale.
Nel 1777 – si legge in una nota – anche il Battistero di San Giovanni entra a far parte del complesso dell’Opera e nel 1891 sarà istituito il Museo dell’Opera del Duomo. Attualmente l’Opera è soggetta, in quanto “fabbriceria”, alla Legge Concordataria del 1929, in base alla quale è retta da un Consiglio di Amministrazione composto di sette membri, nominati ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Interno, i quali provvedono ad eleggere nel proprio seno il presidente.
Dal 1998 l’Opera si configura giuridicamente come Organizzazione non a fini di lucro (Onlus), regolata da un proprio statuto che definisce tra i suoi obiettivi istituzionali la “tutela, la promozione e la valorizzazione del suo patrimonio artistico”.
L’Opera di Santa Maria del Fiore che gestisce Cattedrale, campanile di Giotto e Battistero “ringrazia la Procura di Brescia” per “l’importante lavoro svolto”. “Le indagini – si legge in una nota – sono partite grazie alla denuncia fatta dall’Opera nel 2024, nell’immediatezza della truffa informatica subita”.