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Coronavirus, riaprono palestre e piscine: come cambia lo sport a distanza

Mag 24, 2020

Scordatevi le corsie affollate, le chiacchiere nello spogliatoio e la coda al distributore dell’acqua. Domani riaprono palestre e piscine, ma con regole tutte nuove per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Distanziamento fisico in primis: prima, durante e dopo l’allenamento. Gli impianti sportivi torneranno a regime, o quasi, dopo più di due mesi di chiusura forzata, fatta eccezione di Lombardia (31 maggio) e Basilicata (3 giugno). Mentre le piscine comunali di Bologna resteranno chiuse fino a fine maggio.

Corsi e lezioni per evitare assembramenti

Le strutture si dovranno però attenere ai protocolli previsti dalle linee guida aggiornate e approvate dalla Conferenza delle Regioni per l’allenamento in sicurezza di clienti e istruttori. Corsi e lezioni dovranno tener conto del distanziamento, per evitare il più possibile gli assembramenti e gestire meglio i nuovi obblighi di legge.

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Distanziamento: 2 mt in palestra, 7 mq in piscina

In particolare, le principali novità riguardano le distanze da tenere (almeno 2 metri quando si fanno esercizi in palestra, almeno 7 metri quadrati come superficie di acqua a persona nelle vasche, almeno 1 metro e mezzo per le persone sedute su sdraio e lettini se non sono conviventi); la disinfezione degli attrezzi dopo che ogni cliente li ha usati, altrimenti meglio non usarli (idem per galleggianti, sdraio e lettini in piscina); l’uso di scarpe ‘dedicate’ per chi va in palestra e il ricorso agli spogliatoi ridotto all’osso.

Mascherina: non per l’attività fisica

Spunteranno anche gel disinfettanti ed eventualmente termoscanner per misurare la temperatura corporea, con dati registrati e conservati per 14 giorni. All’interno si accede con la mascherina, che non va usata per l’attività fisica. Mentre gli allenatori dovranno indossare mascherina e guanti.

Facebook: i dubbi sulle mascherine

Mascherine sì, mascherine no. Se lo chiedono soprattutto titolari, personal trainer, istruttori cercando risposte sul gruppo Facebook “Riapriamo le palestre”. Se l’obbligo di indossarle è chiaro per i clienti, lo è meno per i professionisti. Nella sala pesi il personal trainer deve indossare la mascherina? C’è chi risponde di sì, chi dice di no, chi solo quando non ci si esercita e lo stesso sembra valere per gli utenti. Il gruppo conta quasi 1300 simpatizzanti che da nord a sud, negli ultimi giorni, hanno cercato di sciogliere i dubbi relativi alle nuove norme imposte dal Covid.

Sanificazione diventa la parola d’ordine, ma anche il cruccio di molti che polemicamente commentano di essere diventati un’impresa di pulizie, così tutti concordano che sarebbe impossibile sanificare le docce per ogni cliente, quindi meglio lasciare gli spogliatoi chiusi.

Abbonamenti, sconti e rimborsi

“Così chi approfittava della pausa pranzo per allenarsi, oggi si vedrà costretto a rinunciare” critica uno dei membri. La situazione è complessa e sul versante degli abbonamenti c’è chi propone una proroga di quelli annuali o uno sconto al prossimo rinnovo, o un consistente numero di gadget (borse, asciugamani) per chi nei prossimi giorni prenoterà l’allenamento in palestra, sfidando anche le scomodità legate alle nuove regole. In più, gli habitué delle sale pesi dovranno dire addio agli allenamenti infiniti, perché gli ingressi come le sedute di allenamento saranno contingentati, per consentire a un maggior numero di persone di poter svolgere l’attività sportiva.

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