• 16 Novembre 2024 23:26

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Coronavirus, oggi il Consiglio dei ministri. Hotel requisiti, ospedali da campo, aiuti per i mutui: le misure

Mar 15, 2020

ROMA – Il personale ospedaliero beneficerà di un surplus nel suo stipendio. I dipendenti del Servizio Sanitario nazionale, in concreto, otterranno un pagamento maggiorato per le ore di straordinario, se sono impegnati nel contrasto all’epidemia di coronavirus.

La misura è presente nella Relazione illustrativa al decreto legge che il Consiglio dei ministri discuterà oggi alle 9 (la riunione attesa per ieri notte alla fine è slittata). La Relazione illustrativa descrive anche un piano straordinario per il controllo dei passeggeri e delle merci in arrivo nel nostro Paese. Il piano verrà realizzato potenziando gli “Uffici periferici del ministero della Salute nel nord Italia (USMAF-SASN e gli Uffici UVAC-PIF)”.

Questi Uffici periferici avranno un doppio ruolo. Oltre a controllare le persone e i beni che arrivano in Italia, dovranno certificare che le merci italiane viaggiano verso l’estero in condizioni di assoluta sicurezza. Questa certificazione serve a tutelare il nostro made in Italy. Il governo confida di portare a termine i concorsi per le assunzioni del personale. Assunzioni che verranno ultimate entro giugno.

Per gli addetti alle dogane

Sono incrementate “le risorse per il salario accessorio del personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli”, per il suo grande sforzo nelle “attività di controllo presso i porti, gli aeroporti e le dogane interne in relazione all’emergenza sanitaria” e alla Brexit.

Altri posti letto per le cure

Il governo chiede aiuto alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano. Dovranno aumentare, a livello regionale, “del 50% il numero dei posti letto in terapia intensiva e del 100% il numero dei posti letto nelle unità operative di pneumologia e di malattie infettive”.

Per raggiungere questi obiettivi, Trento e Bolzano saranno autorizzate a stipulare accordi con cliniche private accreditate. E, se non sufficienti, anche con cliniche non accreditate. Purché – precisa la Relazione illustrativa – simili strutture rispondano a tutti i requisiti di qualità in termini di assistenza al paziente.

Alla luce della straordinaria emergenza che vive il Nord Italia, le strutture private non potranno rifiutarsi di collaborare e dovranno mettere a disposizione – oltre alle loro strutture e ai macchinari – anche il personale. In cambio riceveranno quella che la Relazione definisce una “indennità di requisizione”.

Anche la Lombardia – in prima linea nell’assistenza ai contagiati – viene autorizzata a sottoscrivere contratti con strutture private (accreditate come non accreditate) “in deroga ai tetti di spesa”.

Strumenti di protezione. Incentivi

Il ministero dell’Economia potrà utilizzare una sua società (Invitalia) per “finanziamenti a fondo perduto, contributi in conto gestione, finanziamenti agevolati”. Ne beneficeranno “le imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali”. Gli incentivi “potranno essere erogati anche alle aziende che forniscono mascherine chirurgiche, mascherine prive del marchio CE, previa valutazione da parte dell’Istituto superiore di sanità”.

Negli alberghi chi è in sorveglianza sanitaria

La Protezione civile potrà requisire “presidi sanitari e medico-chirurgici, da soggetti pubblici e privati”. Invece le Prefetture potranno requisire “strutture alberghiere E altri immobili con analoghe caratteristiche di idoneità, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare”. In alberghi e strutture ricettive saranno sistemati anche i malati che hanno superato la fase più acuta e che, per ragioni di prudenza, non possono tornare presso le loro abitazioni.

Coronavirus, oggi il Consiglio dei ministri. Hotel requisiti, ospedali da campo, aiuti per i mutui: le misure

Ferma di un anno per sanitari esercito

Pur di approntare “presidi sanitari straordinari”, il governo schiera il servizio sanitario militare. In concreto, “è stata stimata la necessità di incrementare il personale medico e infermieristico militare per 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno”. L’operazione di recluramento dovrà essere completata “entro aprile”; le migliori professionalità saranno scelte “dalle commissioni di avanzamento dell’Esercito italiano”.

Ecco gli ospedali da campo

Il ministero della Difesa è autorizzato alla spesa per comprare:

– due ospedali campali con le relative attrezzature, in grado di garantire le attività di terapia intensiva;

6 ambulanze per il trasporto di pazienti in assetto di biocontenimento;

3 camere isolate campali a pressione negativa e sistemi di trasporto isolati;

dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario;

farmaci per assistenza e terapia di supporto;

– nuovi dispositivi per
struttura diagnostica Policlinico militare “Celio di Roma”.

Assunzioni anche all’Inail

L’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro potrà assumere – con contratto di lavoro a tempo determinato, della durata non superiore a sei mesi – un contingente di 200 medici specialisti e di 100 infermieri per garantire assistenza e cure ambulatoriali agli infortunati sul lavoro e tecnopatici. Ma saranno assunte altre 100 persone – stavolta a tempo indeterminato – “con la qualifica di dirigente medico di primo livello, nella branca specialistica di medicina legale e del lavoro”.

All’Istituto superiore più fondi. Alt alla messa riposo

Le sue disponibilità sono aumentate di 4.000.000 di euro. Inoltre si ipotizza di “trattenere in servizio il personale del Servizio sanitario nazionale che avrebbe i requisiti per il collocamento in quiescenza, solo nell’eventualità in cui non sia possibile diversamente procedere al reclutamento di personale”.

Sanitari in arrivo dall’estero

“In deroga alle norme per il riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite in un Paese dell’Unione europea o in Paesi terzi”, sarà possibile ingaggiare medici e infermieri che hanno ottenuto all’estero i loro titoli di studio. Obiettivo è “fornire alle regioni e Province autonome la possibilità di poter far fronte con celerità alle carenze di personale sanitario”. I professionisti “interessati presentano istanza, corredata di un certificato di iscrizione all’albo del Paese di provenienza, alle regioni e Province autonome, le quali possono procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti”.

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Fabbriche di farmaci sempre aperte

Misure speciali per le “imprese indispensabili alla produzione dei farmaci e dei dispositivi medici e diagnostici”. Ai loro dipendenti “non si applicherà la misura della quarantena con sorveglianza attiva anche nell’ipotesi in cui gli stessi abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva”.

Bonus 100 euro

Un bonus di 100 euro andrà “a favore dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, che, durante il periodo di emergenza sanitaria, continuino a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo 2020. Il premio non concorre alla formazione della base imponibile, ai fini delle imposte dirette”. Il premio è attribuito, in via automatica, “dal datore di lavoro, che lo eroga se possibile con la retribuzione relativa al mese di aprile, e comunque entro i termini previsti per le operazioni di conguaglio”.

– PER LE PMI ALLE PRESE CON PRESTITI (Antenne)

– LIQUIDITA’, C’E’ CASSA DEPOSITI

Per mutuo prima casa

Il decreto dovrebbe consentire ai titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate, fino a 18 mesi, al verificarsi di specifiche situazioni di temporanea difficoltà, “destinate ad incidere negativamente sul reddito complessivo del nucleo familiare”:

– cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;

– cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato;

– cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia;

– morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%.

“È ammissibile” al beneficio “anche il titolare del contratto di mutuo già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi”.

Niente Iva

Pagamenti di contributi, ritenute e Iva: tutto questo viene sospeso pertutte le imprese sotto i 2 milioni di fatturato e per ogni azienda (senza limitazione di fatturato) nei comparti produttivi che sono maggiormente in sofferenza (come i trasporti, il turismo, la ristorazione, il cinema, i teatri, lo sport e le fiere).

Cartelle di pagamento sospese

Sospesi “i termini dei versamenti che scadono nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, nonché dagli avvisi di accertamento esecutivi emessi dalla Agenzia delle entrate e dagli avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali”. La disposizione precisa, inoltre, che i versamenti oggetto di sospensione “devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione, dunque entro il 30 giugno 2020”.

Niente controlli

Vengono congelati anche “i termini relativi alle attività di controllo (salvo quanto previsto in relazione alla liquidazione delle imposte ed al controllo formale), di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori”.

Per gli oneri previdenziali

Sono congelati, sospesi “i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020”. I termini “riprendono a decorrere dal primo giugno 2020, consentendo anche la rateizzazione dei pagamenti senza applicazione di sanzioni e interessi”

– REDDITO DI CITTADINANZA, NIENTE SPOSTAMENTI (Antenne)

– ARRIVA ANCHE IL REDDITO DI ULTIMA ISTANZA

Integrazioni salariali per chi è fermo

I datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per il coronavirus potranno “richiedere il trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario per un periodo massimo di nove settimane”. A pagare sarà l’Inps. Previste “procedure semplificate”, per esempio “escludendo il versamento del contributo addizionale”. Una norma riguarda le aziende che hanno già in corso “un trattamento di integrazione salariale straordinari”. I datori di lavoro – iscritti al Fondo di integrazione salariale che hanno già in corso un assegno di solidarietà – potranno presentare “domanda di assegno ordinario”.

Freno ai licenziamenti

Una volta varato il decreto, e per 60 giorni, i lavoratori già licenziati non potranno avviare “le procedure di impugnazione dei licenziamenti individuali e collettivi”; nel medesimo periodo “sono sospese le procedure pendenti”. Ma è previsto anche che il datore di lavoro, indipendentemente dal numero dei dipendenti, e per 60 giorni, non può recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo.

– LEZIONI INDIVIDUALI DOMICILIARI (Antenne)

– SANIFICAZIONE UFFICI, GLI INCENTIVI


– PER I PATRONATI

Gli aiuti alle famiglie e ai figli con meno di 12 anni

“I genitori – lavoratori dipendenti del settore privato – e i genitori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata” potranno beneficiare di un congedo di 15 giorni (continuativo o frazionato). L’aiuto è riservato a chi ha “figli di età non superiore a 12 anni”. Riceveranno “una indennità pari al 50 per cento della retribuzione o di 1/365 del reddito”.

Supporto ai disabili

“La fruizione del congedo è riconosciuta alternativamente ad uno solo dei genitori per nucleo familiare, a condizione che non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o in modalità di lavoro agile. Il limite di età non si applica in riferimento ai figli con disabilità in situazione di gravità accertata”. Il lavoratore – “genitore convivente di una persona con disabilità” – può assentarsi dal posto di lavoro per “causa di forza maggiore”. La sua assenza “non può dar luogo a giustificato motivo di licenziamento perché non integra né la fattispecie dell’inadempimento contrattuale né della rottura del rapporto fiduciario”.

Figli più grandi

“I genitori lavoratori dipendenti del settore privato con figli minori, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, hanno diritto di astenersi dal lavoro” fintanto che le scuole sono chiuse “senza corresponsione di indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro”.

Uguale per il pubblico

I congedi varranno per i dipendenti del settore provato e – identici – per quelli della Pubblica Amministrazione (che sarà chiamata a erogare l’indennità e a regolare la fruzione dei benefici).

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Bonus baby sitter

“Il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting per l’assistenza a figli minori fino a 12 anni di età, alternativo agli speciali congedi, è elevato a 1000 euro per i medici, gli infermieri, i tecnici di laboratorio biomedico, i tecnici di radiologia medica, gli operatori sociosanitari del settore pubblico e per i ricercatori presso istituzioni universitarie nonché dei centri e istituti di ricerca privati accreditati impegnati a contrastare il diffondersi del Covid-19”.

Per le partite Iva

Indennità di 500 euro per le partita Iva attive al 23 febbraio 2020 e per “i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa” iscritti alla Gestione separata, “non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatori”. Identica indennità è riconosciuta ai co.co.co. che svolgono attività in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche. L’erogazione è in capo all’Inps.

Per la beneficenza

“Erogazioni liberali in denaro, effettuate dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali, a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro spetta una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%. La detrazione non può essere di importo superiore a 30.000 euro”.

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