
02 febbraio 2020
Il coronavirus causa il primo morto fuori dalla Cina. Si tratta di un uomo di 44 anni. Cinese originario di Wuhan, è morto a Manila nelle Filippine dove era stato ricoverato lo scorso 25 Gennaio. “I paesi devono prepararsi” per “identificare i casi il più presto possibile ed essere pronti per un controllo interno delle epidemie, se ciò accade”. E’ l’appello lanciato dal rappresentante dell’Oms a Pechino, Gauden Galea, in una intervista ad Associated Press.
Il numero di infezioni nell’epidemia di coronavirus in Cina ha superato quota 14.300 con 2.590 nuovi casi confermati. 45 i nuovi decessi per il virus, tutti nella provincia di Hubei, la più colpita. Il bilancio provvisorio dei morti è salito a 304.
Intanto le autorità cinesi hanno rilevato anche casi di virus H5N1, quello dell’aviaria, nella provincia centrale dell’ Hunan. Abbattuti 20 mila polli dopo la conferma del contagio.
Pronto nuovo ospedale a Wuhan, costruito in 10 giorni
E’ stato completato e consegnato ai medici militari cinesi il primo dei due nuovi ospedali di Wuhan specializzati nel trattamento dei pazienti affetti da coronavirus, i cui lavori di costruzione erano cominciati settimana scorsa. Lo riferiscono i media cinesi, che hanno diffuso le prime immagini della struttura completata. Nell’ospedale Huoshenshan lavoreranno 1.400 medici militari, e la struttura inizierà a ricevere i pazienti a partire da domani. Un altro nuovo ospedale per la cura degli infettati da coronavirus, il Leishenshan, si prevede pronto già entro il 6 febbraio prossimo.
Isolata la città di Wenzhou
La città di Wenzhou, nella Cina orientale, ha imposto restrizioni al movimento dei suoi oltre nove milioni di abitanti e ha chiuso le sue strade, adottando così le misure più drastiche per il contrasto del coronavirus fuori della zona dell’epicentro, quella di Wuhan. Solo un componente di ogni nucleo familiare potrà uscire di casa ogni due giorni per acquistare beni di prima necessità, hanno deciso le autorità locali. Shiuse 46 stazioni di pedaggio autostradale. Wenzhou si trova nella provincia di Zhejiang, che ha il maggior numero di casi confermati al di fuori della provincia centrale di Hubei. Si tratta di 661 contagiati, dei quali 265 a Wenzhou. La città – che dista più di 800 chilometri da Wuhan, ha anche annullato eventi pubblici e chiuso luoghi si ritrovo come piscine, cinema e musei. Anche la linea della metropolitana e il trasporto pubblico di Wenzhou sono stati sospesi, cosi’ come gli autobus interprovinciali. Scuole e universita’ non riprenderanno le lezioni fino al primo marzo, mentre le imprese non potranno tornare in attivita’ fino al 17 febbraio, ad eccezione delle istituzioni governative e dei dipartimenti amministrativi che inizieranno a lavorare il 9 febbraio.
India conferma secondo caso di contagio
L’India ha confermato un secondo caso di contagio di coronavirus, anche questo nello stato meridionale del Kerale, dove si era verificato il primo caso. Il nuovo malato a’ un cittadino che ha recentemente compiuto viaggi in Cina. E’ stato messo in isolamento in un ospedale e le sue condizioni sono state definite stabili dal ministero indiano della Salute.
Alla Cina serve materiale sanitario, “disperato bisogno” di mascherine
Il primo ministro cinese Li Keqiang ha chiesto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di agevolare Pechino nel suo urgente bisogno di materiale sanitario dai Paesi membri della Ue. Lo riferisce il governo cinese riferendo di una telefonata tra il premier cinese e von der Leyen. Huanggang ha un “disperato bisogno” di mascherine e tute protettive perché corre il serio rischio di infezioni crociate. E’ l’appello lanciato da Qiu Lixin, sindacodella città dell’Hubei sottoposta a isolamento dal 24 gennaio.Gli abitanti delle aree rurali, ha detto in conferenza stampa,”non hanno conoscenze sulla prevenzione e sul controllo” dell’epidemia che ha nella vicina Wuhan il focolaio del coronavirus. Qiu ha ribadito che la capacità di trattare i contagiati resta”inadeguata”. Le sono in fase di rinnovamento, “ma serve tempo”.
L’Ue sollecita l’invio di mascherine
“A seguito dell’informazione da parte della Cina della necessità di equipaggiamento protettivo” (mascherine, tute e guanti) per far fronte all’emergenza del coronavirus, “il Centro di coordinamento Ue per la risposta alle emergenze è in contatto con tutti gli Stati membri per facilitarne la consegna”. Lo scrive il commissario Ue per la gestione delle crisi Janez Lenarcic. “Come prima risposta – spiega – gli Stati hanno mobilitato 12 tonnellate dell’equipaggiamento, già in viaggio verso la Cina”.
Italia, cominciano i rimpatri
E intanto in Italia il Comitato operativo presieduto dal Commissario straordinario Angelo Borrelli per far fronte all’emergenza coronavirus ha preso le prime decisioni: a partire da lunedì cominciano i rimpatri da e per la Cina, e i protocolli di controllo negli aeroporti saranno estesi anche ai voli in transito e le misure precauzionali previste per gli aeroporti verranno estese anche ai porti. I 67 italiani che rientreranno da Wuhan lunedì verranno trasferiti nel Centro olimpico della ‘città militare’ della Cecchignola, a Roma. Lo avrebbe deciso il Comitato operativo. L’arrivo del volo all’aeroporto militare di Pratica di Mare, salvo cambiamenti dell’ultim’ora, è previsto per le 8.15 di lunedì mattina.
Sospesi i visti dalla Cina
“In questo momento l’importante è riuscire a contenere il contagio del Coronavirus ed evitare al massimo di alimentare panico e allarmismo. Giovedì saranno convocati al Mibact i rappresentanti delle varie categorie del settore turistico per fare il punto sulla situazione e capire come affrontare questa fase di emergenza, in particolare sul fronte dei flussi in arrivo che stanno risentendo delle restrizioni sui voli”. Lo dichiara in una nota Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario al Turismo del Mibact. “E’ stata sospesa la concessione di visti in Cina per l’Italia da parte delle agenzie autorizzate. Restano solo quelli concessi dalle nostre strutture consolari per motivi familiari o casi di conclamata e acclarata urgenza”, aggiunge.
Borrelli: “Non chiuderemo le frontiere”
“Non c’è oggi in Europa e in Italia una condizione tale che possa far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda”. Lo ha detto il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, sottolineando che si sta comunque lavorando per capire come potenziare i controlli su treni e auto in arrivo nel Paese.
“Restano discrete le condizioni della coppia”
Restano discrete le condizioni di salute della coppia di turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma. Lo comunica il nuovo bollettino medico, sottolineando che la donna, 65 anni, ha accusato “nausea e vomito”, mentre l’uomo, 66 anni, presenta “un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale” e “febbre associata a tosse e astenia”. Confermata anche la negatività al test da parte dell’operaio romeno che lavora nell’hotel di Roma dove alloggiavano i due cinesi.
Spallanzani: 13 pazienti dimessi e 13 in osservazione
“Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 13 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tuttora in corso – si legge ancora nel bollettino dello Spallanzani – Altri 13 pazienti sono stati isolati nel nostro Istituto e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus”. Per quanto riguarda le 20 persone, che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni”. Due ricercatori cinesi arrivati venerdì a Trento sono isolamento per 14 giorni. I due giovani hanno deciso, in modo volontario, di accettare le misure previste dal Ministero della Salute per il Coronavirus. I due studenti, va sottolineato, non presentano sintomi. In queste ore pertanto le persone provenienti dalla Cina vengono invitati a seguire un protocollo precauzionale – definito isolamento fiduciario – indipendentemente dalla sintomatologia presentata. E’ questo il caso dei due ricercatori cinesi, arrivati a Trento.
Farnesina: riaperto traffico cargo
L’Enac ha riattivato la possibilità di effettuare voli cargo merci tra Italia e Cina. Lo rende noto la Farnesina, in una nota. “E’ l’esito dei lavori della riunione dell’Unità operativa speciale riunitasi oggi al Ministero degli Affari Esteri, in coordinamento con il comitato operativo della protezione civile”, vi si legge.