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Coronavirus, Maurizio Casasco: “Nelle prossime ore on-line indicazioni e accorgimenti per gli sportivi e per chiunque frequenti uno spogliatoio”

Feb 23, 2020

“Nessun incauto allarmismo, ma dobbiamo sederci subito intorno a un tavolo per collaborare e mettere in campo tutte le azioni necessarie”. A sottolinearlo Maurizio Casasco, presidente della Confapi, Confederazione italiana delle piccole e medie industrie private, che si è rivolto in una lettera ai segretari generali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedendo un incontro per varare insieme misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di fronte all’emergenza coronavirus.

Confapi, si legge in una nota, è già pronta, per una campagna informativa e di profilassi, anche con il supporto dei suoi medici del lavoro, da diffondere attraverso le sue Organizzazioni territoriali e i social media.

Nella lettera ai segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo Casasco osserva che “il Coronavirus è un’emergenza sanitaria che desta preoccupazioni non solo per i rischi legati alla salute di milioni di cittadini, ma anche per le conseguenze economiche che può provocare.

Come medico, oltre che come presidente della Confederazione italiana della piccola e media industria privata, sono particolarmente sensibile a queste tematiche e alla loro complessa gestione” afferma.

“Per questo motivo credo che sia urgente adoperarsi insieme – noi di Confapi e voi Organizzazioni sindacali – per attuare strategie di prevenzione e garantire quanto abbiamo tutti noi a cuore, cioè la sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro. Perciò vi chiedo di riunirci intorno ad un tavolo e discutere, anche con i nostri medici del lavoro, le possibili iniziative ‘formative’ da mettere in campo” prosegue Casasco.

“Noi, dal canto nostro, siamo già disponibili a implementare un’applicazione e video illustrativi delle più semplici, ma importantissime, misure di profilassi da attuare nei luoghi di lavoro, coinvolgendo magari anche i nostri Enti Bilaterali. Resto disponibile ad un confronto quanto prima considerata l’urgenza del problema” conclude.

“Massima allerta ma senza allarmismi sottolinea Casasco -. Il sistema italiano è all’avanguardia, abbiamo una grande cultura della prevenzione e gli interventi sin qui decisi sono stati ottimi. Sul problema del Coronavirus siamo vigili da tempo”.

“Ci stiamo coordinando con il Coni e il Ministero della Salute perché lo sport è un momento di contatto importante tra le persone – sottolinea Casasco -. Abbiamo preparato e nelle prossime ore saranno on-line sul nostro sito alcune indicazioni e accorgimenti alle quali devono attenersi gli sportivi e chiunque frequenti uno spogliatoio”.

“Fondamentale – prosegue il numero uno dei medici sportivi italiani ed europe i- non bere dalla stessa borraccia, utilizzando bicchieri monouso sia in campo sia in spogliatoio. Evitare di consumare cibi in spogliatoio, mettere le magliette sudate direttamente nella propria borsa, così come non lasciare in giro cerotti o bende ma metterli immediatamente negli appositi cestini. Lavarsi spesso le mani e quando si tossisce non mettersi le mani davanti alla bocca ma proteggersi con l’avambraccio. Disinfettare bene gli spogliatoi”.

Furlan: “Governo ci convochi”

“È giusto non creare allarmismi nella popolazione. Tuttavia è evidente che è il momento dell’unità e della coesione sociale, come è avvenuto in altri momenti della storia del nostro paese. Per questo è necessario che sia il Governo a fare chiarezza sulla situazione, convocando subito le parti sociali in modo da concordare insieme un piano di informazione e di prevenzione sulla salute in tutti i luoghi di lavoro”. Lo sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan di fronte al diffondersi del coronavirus.

“Ha pienamente ragione il presidente di Confapi, Casasco: le parti sociali devono dare il loro contributo attivo e responsabile in questo momento di emergenza nel paese per prevenire la diffusione del coronavirus nelle aziende, nei servizi pubblici, nelle scuole, in tutti i luoghi di lavoro”, afferma. Secondo la sindacalista, “occorrono anche ammortizzatori sociali per sostenere le imprese italiane in difficoltà, per contrastare gli effetti negativi del coronovirus sulla nostra economia, sulle produzioni e sull’occupazione. Dobbiamo dare tutti un contributo straordinario in questo momento di emergenza nazionale”.

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