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Coronavirus, l’Oms sui contagi fuori dalla Cina: “Solo punta iceberg” – Il Fatto Quotidiano

Feb 10, 2020

“Solo la punta dell’iceberg“. Così il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha descritto quella che potrebbe essere la situazione dell’epidemia di coronavirus al di fuori della Cina. È stato infatti confermato che la malattia è stata trasmessa anche da persone che non hanno viaggiato di recente nel Paese orientale. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aggiunto che “l’individuazione di un numero limitato di casi può indicare una trasmissione più diffusa in altri Paesi” e in un tweet ha messo in guardia: “Ci sono stati alcuni casi preoccupanti da persone che non hanno fatto viaggi in Cina“.

A Palazzo Chigi è terminata poco prima delle ore 13 la riunione interministeriale per fare il punto sul coronavirus. A presiedere l’incontro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, presenti il capo della Protezione civile e commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, i ministri Roberto Speranza, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri, Lorenzo Guerini, Dario Franceschini. Per il Viminale era presente alla riunione il viceministro Vito Crimi. Intanto, proprio Pechino chiede all’Italia di essere “razionale” e “non adottare misure eccessive“, riaprendo la polemica sul blocco dei voli diretti deciso da Roma. Resta invece in quarantena a Yokohama la Diamond Princess: sulla nave da crociera ci sono 66 nuovi casi e i contagiati in totale sono ora 136. Nessuno di questi è tra i 35 italiani a bordo.

In Europa ad oggi sono 37 i casi di coronavirus confermati: in Italia restano tre, tutti “importati” dalla Cina. Il 29enne italiano ricoverato allo Spallanzani è “senza febbre” e in “buone condizioni”, mentre resta in terapia intensiva la coppia cinese. Sono invece risultati negativi al primo test i due bambini trasferiti domenica dalla Cecchignola all’ospedale romano: se anche il secondo test sarà negativo, torneranno in quarantena nella città militare.

In Italia –“I bambini provenienti dalla Città Militare della Cecchignola sono senza febbre e in buone condizioni generali. Il primo test è risultato negativo“. Nel suo bollettino quotidiano lo Spallanzani fornisce un aggiornamento sulle condizioni dei due bambini di 4 e 8 anni in quarantena che sono stati ricoverati per qualche linea di febbre. “Nella eventualità di una seconda negatività, nel pomeriggio di oggi, il nucleo familiare, unitamente alla donna, sempre proveniente dalla Città Militare e negativa al doppio test, farà ritorno alla Cecchignola”, si legge nel bollettino. All’ospedale di Roma restano ancora ricoverati gli unici 3 casi ad oggi accertati in Italia: il 29enne rientrato da Wuhan e la coppia cinese venuta in vacanza nel nostro Paese. “Il cittadino italiano è in buone condizioni generali e senza febbre. Il paziente continua la terapia antivirale“, spiegano dallo Spallanzani. “La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan è tuttora ricoverata in terapia intensiva” e “le loro condizioni cliniche sono stazionarie. La prognosi è tuttora riservata“. Domenica sono tornati da Wuhan altri 8 italiani: dovevano essere nove, ma il 17enne di Grado già fermato una volta prima della partenza, ha nuovamente dovuto rinunciare a imbarcarsi per colpa della febbre. Il ministro LuigiDi Maio ha annunciato che per il giovane studente è pronto un aereo militare. Il gruppo di otto ora si trova all’ospedale militare del Celio per il periodo di quarantena.

“Tutti devono prepararsi” – “Nello spirito di solidarietà scientifica, 400 dei maggiori esperti mondiali si riuniranno questa settimana alla sede centrale dell’Oms di Ginevra per dare priorità al lavoro su tutti gli strumenti di cui abbiamo bisogno, tra cui diagnosi rapida, un vaccino e trattamenti efficaci”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms Ghebreyesus su Twitter. Se all’estero il contagio sembra aver viaggiato a un passo più lento della Cina, Ghebreyesus non ha escluso la possibilità che ci possa essere un’accelerazione dell’epidemia, che ha infettato più di 40mila persone e causato 910 morti, di cui 908 in Cina. Sono 37 invece i casi di coronavirus confermati nell’Unione europea e Regno Unito. Ne sono stati registrati 14 in Germania (solo due importati dalla Cina), 11 in Francia (5 importati), 3 in Italia (tutti importati), 4 casi nel Regno Unito, 1 in Belgio (importato), 1 in Finlandia (importato), 2 casi in Spagna (importati) e 1 in Svezia (importato). “Il contenimento resta il nostro obiettivo, ma tutti i Paesi devono usare la finestra dell’opportunità creata dalla strategia di contenimento per prepararsi al possibile arrivo del virus“, ha aggiunto ancora Ghebreyesus. Due le vittime fuori dalla Cina, una a Hong Kong e una nelle Filippine.

Cina: “Italia non adotti misure eccessive” – “Speriamo che l’Italia possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza, rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell’Oms e astenersi dall’adottare misure eccessive“. Così, nel briefing online con i media, il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, ha risposto a una domanda su possibili incomprensioni tra Italia e Cina sulla chiusura dei voli diretti decisa da Roma. L’Oms “ha ripetutamente affermato che non raccomanda di imporre restrizioni sui viaggi e sul commercio alla Cina”, ha sottolineato il portavoce. Il presidente cinese, Xi Jinping, con indosso una mascherina, ha ispezionato un centro nel distretto di Chaoyang, a Pechino, per verificare il nuovo lavoro di prevenzione e controllo. Il leader cinese si è fatto misurare la temperatura.

Sulla nave giapponese salgono i contagi – Con 66 altri nuovi casi confermati, sono ora 136 le persone contagiate dal coronavirus sulla Diamond Princess, la nave da crociera ormeggiata in quarantena al porto di Yokohama, in Giappone. Tra loro nessun italiano dei 35 a bordo, 25 membri di equipaggio e 10 passeggeri. Tra i nuovi contagiati ci sono 45 giapponesi, 11 americani, quattro australiani, tre filippini e uno di Canada, Gran Bretagna e Ucraina. Il ministro giapponese della Salute, Katsunobu Kato, ha spiegato che le autorità giapponesi stanno valutando la possibilità di condurre test per il coronavirus su tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio ancora a bordo della Diamond Princess. Attualmente sulla nave si trovano circa 3.700 persone, tra cui anche 35 italiani.

“Il virus resiste 9 giorni sulle superfici” –Il coronavirus può rimanere infettivo sulle superfici degli oggetti a temperatura ambiente fino a 9 giorni. In compenso non è molto resistente e bastano detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata per ucciderlo. A spiegarlo è una revisione di studi, pubblicata sul Journal of Hospital Infection. I ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, hanno rivisto la letteratura su tutte le informazioni disponibili sulla persistenza dei coronavirus umani e animali su superfici inanimate e sulle strategie di inattivazione con agenti biocidi utilizzati normalmente per la disinfezione chimica nelle strutture sanitarie. L’analisi di 22 studi rivela che i coronavirus umani come quello della sindrome respiratoria acuta grave (Sars), della sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) o i coronavirus umani endemici (HCoV) possono persistere su superfici inanimate come metallo, vetro o plastica fino a 9 giorni, ma possono essere inattivati in modo efficiente nel giro di un minuto attraverso procedure di disinfezione delle superfici con alcol etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%). “Poiché non sono disponibili terapie specifiche per 2019-nCoV – concludono i ricercatori, guidati da Günter Kampf – il contenimento precoce e la prevenzione di un’ulteriore diffusione saranno cruciali per fermare l’epidemia in corso”.

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