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Coronavirus, la provincia di Bolzano brucia i tempi e riapre i negozi. Lunedì tocca ai parrucchieri

Mag 8, 2020

Il Consiglio provinciale di Bolzano ha approvato in seduta notturna con 28 sì, un no e sei astensioni la legge che accelera la Fase 2 in Alto Adige. Domani potranno perciò aprire i negozi, mentre lunedì tocca a parrucchieri, bar, ristoranti e musei. “Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure – ha detto il governatore Arno Kompatscher – abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo. La Provincia vuole affrontare questa fase all’insegna dell’applicazione della sua autonomia”.

La legge determina la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali in Alto Adige a seguito dell’emergenza Covid-19. Dal 25 maggio riaprono anche le strutture ricettive e gli impianti a fune, mentre i servizi di assistenza all’infanzia potranno ripartire dal 18 maggio con gruppi ridotti: al massimo quattro bambini per gruppo negli asili e sei nelle elementari, per mezza giornata senza il vitto. Le scuole superiori possono offrire servizi di consulenza didattica ai maturandi, purché i gruppi siano di al massimo sei studenti, a distanza di almeno due metri gli uni dagli altri. La Provincia ha anche deciso di istituire una commissione di esperti che monitorerà la curva da contagio e proporrà provvedimenti conseguenti, compresa la sospensione delle attività riaperte.

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“La crisi – ha evidenziato ancora il governatore – è stata una grande sfida per tante categorie, dalle famiglie alle imprese, e le prossime settimane saranno comunque difficili. La legge forse delude alcune aspettative, ma è stato giusto proseguire insieme su questa strada. Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa fase e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini”.

Le misure riguardano ambiti in cui la Provincia ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre valgono le normative nazionali per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive. Gli spostamenti, all’interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.

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