report cabina di regia
Nel periodo 30 dicembre 2020 – 12 gennaio 2021 scende l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici
di Nicoletta Cottone
Nel periodo 30 dicembre 2020 – 12 gennaio 2021 scende l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici
22 gennaio 2021
3′ di lettura
Dopo cinque settimane di aumento scende l’indice nazionale del contagio da nuovo coronavirus: l’ormai celebre Rt è a 0,97. La bozza del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute evidenzia del periodo 30 dicembre 2020 – 12 gennaio 2021 un indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 0,97. In calo rispetto alla rilevazione della scorsa settimana che collocava l’Rt nazionale a 1.09.
Quattro regioni a rischio alto, undici moderato e sei basso
Complessivamente ci sono quattro fra regioni e province autonome con una classificazione di rischio alto (erano 11 la settimana precedente): provincia auronoma di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria. Undici sono con rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane): Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa/Trento, Puglia, Valle d’Aosta e Veneto. Cinque le regioni classificate a rischio moderato dove viene segnalata alta probabilità di progressione a rischio alto (Lazio, Marche, Molise, PA/Trento e Valle d’Aosta). Sei le regioni classificate a rischio basso: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana. La classificazione del rischio viene stilata considerando, tra l’altro, l’incidenza per 100mila abitanti, nuovi casi segnalati nella settimana, il trend settimanale con i focolai (se in aumento o diminuzione), stima Rt puntuale, esistenza di zone rosse, valutazione della probabilità e di impatto, allerte sulla resilienza dei servizi sanitari territoriali.
Dieci regioni con Rt sopra 1
Sono dieci le regioni con Rt sopra 1. Molise e Sicilia guidano la classifica dell’Rt rispettivamente con 1.38 e 1.27. Questo il quadro degli Rt puntuali regione per regione contenuto nella bozza del monitoraggio settimanale con dati al 20 gennaio 2021 relativi alla settimana 11- 17 gennaio 2021. Ecco i dati: Abruzzo 1.05, Basilicata 1.12, Calabria 1.02, Campania 0.76, Emilia Romagna 0.97, Friuli Venezia Giulia 0.88, Lazio 0.94, Liguria 0.99, Lombardia 0.82, Marche 0.98, Molise 1.38, Piemonte 1.04, provincia autonoma di Bolzano 1.03, provincia autonoma di Trento 0.9, Puglia 1.08, Sardegna 0.95, Sicilia 1.27, Toscana 0.98, Umbria 1.05, Valle d’Aosta 1.12, Veneto 0.81.
Lieve diminuzione dell’incidenza
Si osserva una “lieve diminuzione” dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 339,24 per 100mila abitanti (4 gennaio 2021-17 gennaio 2021) contro 368,75 per 100mila abitanti (28 dicembre 2020-10 gennaio 2021). Sebbene questa settimana il dato di incidenza settimanale non sia pienamente confrontabile con la settimana scorsa (per l’estensione dal 15 gennaio 2021 della definizione di caso a test antigenici rapidi), il fatto che «sia in diminuzione anche tenendo conto dei casi diagnosticati pure con test rapido è un segno di miglioramento epidemiologico».
Peggiora la Sardegna
In peggioramento, invece, il dato della Sardegna: in base al monitoraggio della Cabina di regia si delinea un passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Una regione (Umbria) e una provincia autonoma (Bolzano) sono state classificate a rischio alto per la terza settimana consecutiva. «Questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale».