E’ una festa senza festa. E non poteva essere diversamente. Il lockdown per l’emergenza coronavirus ha naturalmente fermato le celebrazioni per il 168esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Questa mattina a Roma una semplice deposizione al sacrario per i caduti di una corona alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Gabrielli, però, non rinuncia a far arrivare il suo messaggio ai 99.000 uomini che indossano la divisa.
“Avremmo voluto festeggiare nelle piazze delle nostre città tra i cittadini che sono la ragione stessa della nostra presenza. Oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi, dobbiamo però esser primariamente interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i nostri cittadini. Questa pandemia non ha diffuso solo un virus insidioso ma anche un senso di disorientamento. Paura è il nome che diamo alla nostra incertezza, alla nostra ignoranza della minaccia o di ciò che c’è da fare”.
Gabrielli ricorda poi gli uomini e le donne della Polizia che sono stati colpiti dal virus, invita ad una maggiore “cura” tra colleghi e ringrazia i cittadini che apprezzano il loro impegno. “Ho visto sui social network più di un filmato in cui dai balconi e dalle finestre delle abitazioni si applaude e si saluta al passaggio di una volante, consapevoli che quando tutti stanno a casa noi siamo per le strade, a rischio della nostra stessa incolumità”.
Come ogni anno, la festa della Polizia è occasione di bilanci. E allora 12 milioni il valore dei beni confiscati alla criminalità organizzata, 4.170 gli arresti operati dal Servizio centrale operativo e dalle squadre mobili ( e tra questi 45 latitanti, due dei quali di massima pericolosità, e 894 per mafia), 1538 gli arresti per droga con 2.800 chili di sostanza stupefacente sequestrata, 218 per omicidi e tentati omicidi, 112 per reati sessuali e 58 per maltrattamenti in famiglia.
Di particolare rilievo l’attività della polizia postale contro i reati commessi sul web con l’individuazione di oltre 2000 casi di incitazione all’odio, discriminazione di genere, antisemitismo, xenofobia. In crescita esponenziale le truffe online con quasi 200.000 segnalazioni e 3.730 indagati. Salgono anche i casi di revengeporn con 24 indagati, ma le denunce sono ancora poche, di adescamento online e di cyberbullismo con 136 minori denunciati.
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