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Coronavirus, due vittime su tre sono uomini. Solo 17 i morti sotto i 50 anni, tutti con patologie pregresse

Mar 18, 2020

L’ultima indagine epidemiologica dell’Istituto superiore di sanità sulle vittime del Coronavirus conferma che gli uomini sono più colpiti delle donne.

Tra gli oltre 2000 deceduti, le donne sono meno della metà degli uomini (601 e 1402) e la loro età è più alta rispetto a quella dei maschi (83, 7 anni per le donne e 79.5 per gli uomini)

Sono 17 i morti con un’età inferiore ai 50 anni, di cui 5 avevano meno di 40 anni ed erano tutti di sesso maschile, tra i 31 e i 39 anni, con gravi patologie pre-esistenti.

L’indagine epidemiologica dell’Iss indica anche che la trasmissione dell’infezione è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dal Lazio.

L’età media dei pazienti risultati positivi al virus che non riescono a superare l’infezione è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno solo contratto l’infezione (80.5 anni deceduti; con infezione 63 anni).

L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (97,2% di casi), poi il danno renale acuto (27,8%), seguita da danno cardiologico (10,8%) e sovrainfezione (10,2%).

Mediamente i giorni che passano dall’insorgenza dei sintomi al decesso sono otto, quattro dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale e quattro dal ricovero in ospedale al decesso.

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