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Coronavirus, “due o tre mesi per il primo test del vaccino” – Il Fatto Quotidiano

Feb 11, 2020

Migliorano le condizioni della coppia di turisti cinesi risultati positivi al test del nuovo coronavirus. Lo ha annunciato l’ospedale Spallanzani nel suo bollettino quotidiano: “La coppia è tuttora ricoverata in terapia intensiva. Presentano entrambi un lieve miglioramento delle condizioni generali. In particolare, l’uomo presenta una riduzione del supporto respiratorio, con partecipazione attiva alla respirazione. La prognosi resta riservata”. Resta in “buone condizioni” il terzo ricoverato, il 29enne italiano proveniente da Wuhan. Intanto la comunità scientifica è al lavoro per cercare di trovare un possibile vaccino contro il coronavirus. Dall’Australia agli Stati Uniti, passando per l’Europa.

“Due o tre mesi per un primo test”. Un team di dieci ricercatori del laboratorio di patologia dell’ospedale di Westmead in Sydney ha isolato il virus da diversi pazienti – com’era già stato fatto anche all’Istituto Spallanzani di Roma – e ne hanno composto due complete sequenze. “Il vantaggio di avere un ‘genoma isolato’, come viene chiamato, è di poter confermare che i nostri test funzionano bene. Possiamo anche dare un contributo in termini di comprendere come il virus sta mutando attorno al mondo”. Oltre a facilitare i test del virus, le sequenze del genoma permetteranno di testare potenziali vaccini, ha aggiunto.

I dati raccolti sono stati aggiunti alla banca dati online dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che già include 50 genomi completi del virus. Per i primi test bisognerà attendere ancora un po’ di tempo: “Due o tre mesi per il primo test del vaccino condotto su un piccolo numero di persone per verificarne la sicurezza” ha spiegato in una intervista all’Ansa Anthony Fauci, fra i più celebri immunologi del mondo, esperto di Hiv e direttore dell’istituto statunitense per lo studio delle malattie infettive Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases). “Stiamo lavorando con l’azienda biotecnologica Moderna e con la Coalion for Epidemic Preparedness Innovation (Cepi). Alla luce dei dati finora noti, il tasso di mortalità è del 2%, ma considerando i casi asintomatici o con sintomi molto lievi potrebbe essere inferiore. Ci sono elementi per sostenere che il nuovo coronavirus possa essere trasmesso anche per via asintomatica, ossia da chi pur avendo l’infezione non mostra ancora i sintomi. In genere la maggior parte dei virus si trasmettono quando qualcuno ha i sintomi, ma con il nuovo coronavirus – ha rilevato – sembra esserci una trasmissione asintomatica“.

Guarito il “super spreader” britannico – Tornato da un convegno a Singapore aveva passato qualche giorno in un resort sulle Alpi francesi, prima di tornare a casa a Brighton: peccato che nel frattempo avesse contratto il coronavirus, contagiando un gruppo di connazionali. L’intricata vicenda oggi ha avuto una conclusione: l’uomo si chiama Steven Walsh e il sistema sanitario britannico (Nhs) ha confermato che è guarito. Resterà ricoverato ancora qualche giorno isolamento ma “solo per precauzione”.

Guarita anche una bimba di 4 mesi nella provincia di Hainan, nel sud della Cina: è la più giovane paziente ad aver sconfitto la malattia polmonare causata dal nuovo coronavirus. La neonata era tornata ad Haikou dopo aver viaggiato con la sua famiglia nella città di Xiaogan, una città nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia, e ha ricevuto la diagnosi il 27 gennaio, quando aveva solo tre mesi.

Primo contagio in California, governo cinese rimuove funzionariIl governo cinese, come riporta la Bbc, ha deciso di rimuovere diversi funzionari ritenuti responsabili della situazione di emergenza e in particolare due figure di primo piano dell’Hubei. Si tratta, tra gli altri, del segretario del partito per la Commissione salute della provincia, il capo della Commissione e il vice direttore della Croce Rossa locale. Intanto sale il numero dei morti: oltre mille persone, come ha annunciato il governo cinese, più delle vittime della Sars. In Cina si contano 42.600 contagi, con 2.500 nuovi casi segnalati. Cresce anche il numero di contagi nel resto del mondo: gli Stati Uniti hanno confermato il primo contagio da coronavirus in California, che porta a 13 il numero dei pazienti nel Paese. Si tratta di un uomo che era stato evacuato da Wuhan, in Cina, su un volo noleggiato dal Dipartimento di Stato la scorsa settimana. In Europa sono 37 i casi accertati, prevalentemente in Francia e in Germania.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, questa è solo “la punta dell’iceberg”: è stato infatti confermato che la malattia è stata trasmessa anche da persone che non hanno viaggiato di recente nel Paese orientale. In Italia i malati della nuova polmonite virale restano tre, tutti “importati” dall’estero: la coppia di turisti cinesi, ancora in terapia intensiva, e il 29enne rimpatriato da Wuhan. “La nota positiva è che in Italia il virus non sta circolando” ha detto il viceministro alla Salute Sileri intervistato da Radio Cusano Campus. “Il numero dei morti in totale – ha aggiunto – ha superato quello della Sars, ma percentualmente il dato è molto più basso. Secondo me, alla fine, il dato della mortalità sarà inferiore al 3%”.

L’Oms:“Grave minaccia per il resto del mondo” – Al via oggi a Ginevra il Forum globale di ricerca e innovazione per mobilitare azioni internazionali in risposta al nuovo coronavirus. Un evento che vede riuniti 400 tra i maggiori esperti mondiali. “Con il 99% dei casi di coronavirus Cina, questa è ancora una emergenza per quel Paese ma rappresenta una grave minaccia per il resto del mondo”. Lo ha spiegato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aprendo i lavori.

“È difficile credere che solo due mesi fa il coronavirus ci fosse completamente sconosciuto e oggi è arrivato a catturare l’attenzione dei media, dei mercati finanziari e dei leader politici”. Per sconfiggere l’epidemia di coronavirus “abbiamo bisogno di una condivisione aperta ed equa”, ha aggiunto il direttore generale ricordando l’importanza di aver sequenziato e condiviso a livello globale il genoma del virus. “Speriamo che uno dei risultati di questo incontro sarà una roadmap concordata che guidi ricercatori e donatori. Ma la linea da seguire è: solidarietà, solidarietà, solidarietà“. “Pubblicazioni, brevetti e profitti non sono ciò che conta di più adesso. Ciò che conta di più è fermare l’epidemia di 2019nCoV e salvare vite – dice Ghebreyesus – Con il vostro supporto, è quello che possiamo fare insieme. L’Oms rimane impegnata a garantire un accesso equo ai prodotti sanitari per le popolazioni che ne hanno bisogno e lavorerà per garantire che l’accesso sia sempre parte di tutti gli sforzi di ricerca e sviluppo”.

In Italia – I due bambini rientrati da Wuhan e sottoposti ai test per il coronavirus presso l’Istituto Spallanzani sono ancora ricoverati all’ospedale pediatrico Bambino Gesù e non sono rientrati alla città militare della Cecchignola, come era stato annunciato ieri. I piccoli, di 4 e 8 anni, non hanno contratto la polmonite virale, ma restano ricoverati per “motivi non legati al coronavirus”. Nel bollettino diffuso dall’Istituto Spallanzani si legge che continua la “quarantena” per le 20 persone della comitiva di turisti che sono state “contatti primari dei due coniugi cinesi”, Dei 58 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, dicono, 46 sono risultati negativi al test e sono stati dimessi, mentre tredici pazienti sono ancora ricoverati. “Tre – è specificato – sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola),9 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici”

Proseguono, e vengono ulteriormente potenziati, i controlli negli aeroporti con verifiche sanitarie anche sui passeggeri in arrivo da Roma dopo voli internazionali. Una misura su cui Walter Ricciardi, membro del Consiglio esecutivo dell’Oms ed ex presidente dell’Istituto superiore di sanità, ha espresso perplessità in un’intervista al Manifesto: “Così si spingono i viaggiatori a compiere scali intermedi per aggirare il blocco, ma in questo modo perdiamo il controllo delle persone”.

Limite precauzione viene lasciato a 14 giorni – Il limite massimo di precauzione in Italia viene lasciato a 14 giorni come hanno stabilito gli esperti alla riunione odierna della task-force coronavirus 2019-nCoV del ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza. “Sono state prese in considerazione le recenti evidenze fornite dallo European Centre for Disease Prevention and Control sui tempi di incubazione che delimitano il periodo tra 2 e 12 giorni, lasciando i 14 giorni come limite massimo di precauzione”. Chiarimenti anche su tempi permanenza sulle superfici. Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, i delegati dell’Inmi Spallanzani e gli altri esperti presenti alla riunione “hanno valutato – si legge in una nota – le ultime indiscrezioni scientifiche legate al virus. Chiarito che lo studio tedesco sulla permanenza del microrganismo sulle superfici (stimata in 9 giorni, ndr) non è riferito al nuovo coronavirus 2019-nCoV, ma è stato realizzato testando altri virus”.

Verso il rientro di NiccolòPer riportare a casa il 17enne di Grado, che per qualche linea di febbre era stato costretto a rimanere a Wuhan, viene impiegato un velivolo KC-767A dell’aeronautica militare, allestito per garantire il trasporto in bio-contenimento con a bordo personale sanitario specializzato, medici e infermieri dell’esercito e dell’aeronautica, coordinati da un team dell’ospedale Spallanzani. “In queste ore sta per partire un aereo militare italiano per andare a prelevare Niccolò” aveva annunciato ieri sera il ministro degli esteri Di Maio parlando ai giornalisti da Belgrado.

“La nave giapponese in quarantena: 135 contagi a bordo – Il Paese più colpito, dopo la Cina, è il Giappone, con 161 pazienti. La nave da crociera “Princess Diamond” si trova ancora ormeggiata nella baia di Yokohama, in isolamento: a bordo infatti ci sono 135 contagi accertati, sigillati nelle loro cabine. Gli altri passeggeri trascorrono le giornate improvvisando giochi di società, facendo tai-chi e raccontando tutto sui social: ogni sei ore devono misurarsi la temperatura e cambiarsi la mascherina almeno due volte al giorno.

Barcellona, si valuta l’annullamento della Fiera della telefonia mobile. Il quotidiano di Barcellona La Vanguardia scrive che il Mobile World Congress (Mwc), la più grande fiera della telefonia mobile in programma a Barcellona dal 24 al 27 febbraio, potrebbe saltare a causa del coronavirus. L’associazione che organizza la fiera ha in programma una riunione, fissata per venerdì 14, in cui deciderà se annullare o meno l’evento per via della continua emorragia di aziende. La Gsma, l’associazione mondiale che organizza il Mwc, ha più volte rassicurato in merito alle misure sanitarie messe in campo per far fronte ai rischi di contagio. Nonostante ciò, una dopo l’altra le aziende – Lg, Ericsson, Amazon, Sony e infine Intel – hanno disdetto la propria presenza per non far correre rischi a dipendenti e ospiti di una manifestazione che supera ogni anno le le 100mila presenze.

Di Maio: “300 milioni di euro per sostenere il Made in Italy” Intanto si cominciano a valutare le ripercussioni che l’epidemia – e le misure messe in campo per contenerla – avranno sull’economia. Per il 2020 sono stati messi a disposizione circa 300 milioni di euro che attraverso l’Agenzia Ice potranno andare a finanziare il sostegno del Made in Italy. È quanto spiega il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato dal Sole 24Ore. In tema emergenza coronavirus, il ministro sottolinea infatti che “sarà soprattutto la nostra componente export” quella che consentirà all’Italia, attraverso una mirata diversificazione di mercati, di attutire il fenomeno del possibile rallentamento dell’economia mondiale a causa di quello dell’economia cinese dopo la diffusione dell’epidemia.

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