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Coronavirus, diretta: 259 morti. Italiani da Wuhan in quarantena nei container della Cecchignola. Pechino: rinviare matrimoni – Il Messaggero Salute

Feb 1, 2020

Il coronavirus continua a mietere vittime: con i suoi 46 nuovi decessi e i suoi 2.102 nuovi casi confermati, venerdì è stata la giornata con il bollettino più grave dell’epidemia di coronavirus di Wuhan. I dati forniti dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese portano il conteggio totale delle morti a 259 e quello dei contagiati accertati a quota 11.791.

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Turisti cinesi allo Spallanzani: «Condizioni discrete». Sono in continuo monitoraggio le condizioni della coppia di Wuhan ricoverata allo Spallanzani di Roma per coronavirus. Secondo il bollettino diffuso l’Istituto Nazionale per le Malattie infettive la donna, di 65 anni, pur mantenendo condizioni cliniche discrete ha presentato nella giornata odierna un episodio di nausea e vomito. L’uomo invece è in condizioni cliniche stazionarie, con un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale e presenta febbre associata a tosse e astenia. La coppia è sottoposta a continui controlli e monitoraggio da parte dei sanitari. Un paziente di nazionalità rumena è invece risultato negativo al test per il coronavirus. Sono 13 in tutti i pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia ricoverati allo Spallanzani, e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso. Per quanto riguarda le 20 persone, che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni.

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Milano, raccolta fondi a Chinatown. Una raccolta fondi in solidarietà con il popolo cinese colpito dall’emergenza sanitaria del coronavirus è in corso, stamani, nel quartiere cinese a Milano. L’iniziativa, organizzata da ‘Il filo di setà, un magazine interculturale realizzato in collaborazione con l’ambasciata della Repubblica popolare cinese in Italia, e con il contributo dei commercianti sino-milanesi, ha preso avvio intorno alle 10 e proseguirà fino alle 18, con replica domani negli stessi orari. Chi volesse potrà acquistare «capi d’abbigliamento a un minimo di 5 euro – spiegano dei cartelli – o lasciare un’offerta». Lo stand della raccolta benefica si trova all’incrocio tra via Paolo Sarpi e via Niccolini, storico cuore nevralgico della Chinatown milanese. Sempre domani, un altro appuntamento contro l’allarmismo ingiustificato verso la comunità cinese è stato lanciato dal Pd metropolitano, con una «passeggiata» che partirà alle 19.30 sempre da via Sarpi all’angolo con via Canonica.

Gran Bretagna richiama personale in Cina. La Gran Bretagna ha deciso di richiamare parte del personale in forza alla sua ambasciata e ai suoi consolati in Cina a causa dell’epidemia del coronavirus di Wuhan: lo si legge in una nota del governo di Londra. Lunedì, in una riunione informale tra i Paesi Ue presso la rappresentanza dell’Unione europea di Pechino, era stato confermata la linea della libera scelta sulle linee da adottare in capo ai singoli Stati, a cominciare dalla partenza dei familiari del personale delle ambasciate. Il governo britannico ha messo in guardia che se la crisi del coronavirus dovesse peggiorare la capacità di assicurare i servizi consolari in Cina sarebbe seriamente colpita. «A partire dal 31 gennaio, parte dello staff e dei dipendenti dell’ambasciata e dei consolati britannici saranno allontanati dalla Cina. Il personale essenziale e necessario per continuare il lavoro essenziale resterà in loco», si legge nella nota. «Nel caso in cui la situazione si deteriorasse ulteriormente, la capacità dell’ambasciata e dei consolati britannici di fornire assistenza ai concittadini all’interno della Cina potrebbe essere limitata».

L’Oms: quasi 10mila casi in Cina. Sfiorano ormai i 10 mila i casi confermati di Coronavirus globalmente, secondo l’ultimo bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiornato a ieri sera alle 23, che conta 9.826 contagi accertati. I casi confermati in Cina sono 9.720 e ben 15.238 quelli sospetti. I pazienti gravi sono circa 1.527 e 213 i decessi. Fuori dal gigante asiatico, focolaio dell’epidemia, si registrano 106 contagi accertati in 19 Paesi, riporta l’Oms che considera molto elevato il rischio derivante dal Coronavirus in Cina ed elevato a livello regionale e globale.

Pechino chiede di rinviare i matrimoni. Le autorità cinesi hanno chiesto di rinviare i matrimoni e di ridurre i tempi dei funerali per contenere la diffusione del coronavirus nel Paese. «Si consiglia di annullare i matrimoni previsti per il 2 febbraio di quest’anno, spiegando la situazione», si legge in una nota del ministero degli Affari civili. Il 2 febbraio di quest’anno è considerata una data fortunata per le nozze per la sequenza di numeri «02022020» che è possibile leggere nei due versi. Pechino, Shanghai e altre città avevano deciso di offrire la possibilità di sposarsi in questa data, nonostante ricorra di domenica quando normalmente gli uffici sono chiusi. Chiedendo la sospensione dei servizi di consulenza matrimoniale, il ministero ha anche detto alla popolare di evitare i banchetti nuziali. Lo stesso ministero ha quindi chiesto che le cerimonie funebri si tengano «in modo semplice e rapido per evitare assembramenti di persone». Inoltre i corpi delle vittime del coronavirus devono essere cremati il prima possibile, aggiunge la nota.

Trento, due cinesi in isolamento. Due ricercatori cinesi arrivati ieri a Trento sono isolamento per 14 giorni. I due giovani hanno deciso, in modo volontario, di accettare le misure previste dal Ministero della Salute per il Coronavirus. I due studenti, va sottolineato, non presentano sintomi. Non si può quindi parlare di contagio. Si tratta di una misura presa a scopo precauzionale, sottolinea la Provincia autonoma di Trento. Anche in Trentino, come nel resto del Paese, si stanno infatti applicando le misure previste dal Ministero. In queste ore pertanto i soggetti provenienti dalla Cina vengono invitati a seguire un protocollo precauzionale – definito isolamento fiduciario – indipendentemente dalla sintomatologia presentata. Ô questo il caso dei due ricercatori cinesi, arrivati a Trento.

Wuhan città fantasma. Tornare a casa. Questo è il desiderio più grande e più forte di Michael Talignani, modenese, che si trova in a Wuhan per un’azienda importante nel settore della ceramica, città da dove tutto è iniziato, da dove è partito il coronavirus che ha provocato oltre 200 morti e migliaia di infettati. «Si vive una sensazione di impotenza, come ‘vorrei fare qualcosa ma non possò – racconta al telefono all’Adnkronos Talignani – e la viviamo sia noi qui che i familiari in Italia. Non vedo l’ora di arrivare in Italia: il sospiro di sollievo lo farò quando le ruote dell’aereo toccheranno il suolo italiano. Certo non potrò subito riabbracciare i miei cari, ma va bene, sarò comunque più tranquillo».

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«So che saremo alloggiati in un’area militare, alla Cecchignola mi pare, – prosegue Talignani – e che dovremo restare per almeno 15 giorni. E dopo potrò raggiungere mia moglie e i miei due figli a Modena». «È dal 22 gennaio scorso che siamo chiusi in hotel – continua Talignani – non possiamo uscire e la situazione è pesante: la preoccupazione del contagio, il pensiero dei familiari in Italia, sono sposato e ho due figli, e poi non poter uscire, dover rimanere sempre confinati in hotel è veramente difficile. La tensione sale, soprattutto quando non sai se riuscirai a tornare a casa. Ieri abbiamo saputo che un aereo militare ci verrà a prendere e che lunedì saremo in Italia: finalmente».

Primo caso in Spagna. Il ministero della Sanità di Madrid ha confermato il primo caso di coronavirus in Spagna, a La Gomera, nelle isole Canarie. È quanto emerge dalle analisi condotte dal Centro nazionale di microbiologia dell’Istituto di Sanità Carlo III di Madrid. Il paziente, un turista di nazionalità tedesca, si trova attualmente in isolamento in un ospedale dell’isola, come si legge nel nota del ministero della Sanità.

Vietnam sospende collegamenti con la Cina. Le autorità del Vietnam hanno annunciato la sospensione di tutti i collegamenti aerei con la Cina da oggi e fino al primo maggio per contenere la diffusione del coronavirus. Lo riferiscono le autorità, spiegando che è stato deciso di sospendere anche i collegamenti con Hong Kong, Macao e con Taiwan.

Preoccupato anche il Dalai Lama. «Il Dalai Lama è preoccupato e sta pregando e ha chiesto a tutti i buddisti di pregare per la Cina e per tutti coloro che sono stati contagiati dal Virus». Lo ha riferito all’Adnkronos, Tseten Samdup, portavoce del Dalai Lama ricordando che nei giorni scorsi il leader spirituale tibetano ha postato un video su facebook dalla sua residenza a Dharamsala, in India, nel quale appunto chiede a tutti di pregare perché la situazione possa tornare sotto controllo. Il Dalai Lama ha chiesto anche di recitare un mantra di protezione per coloro che non sono stati contagiati.


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Italiani rimpatriati andranno alla Cecchignola. Saranno alloggiati in container presso la caserma della Cecchignola strutturati come delle camerate, i 69 italiani che lunedì mattina rientreranno in Italia da Wuhan, città cinese più colpita dal coronavirus, con un aereo militare attrezzato. Vi resteranno per un periodo di sorveglianza sanitaria di 14 giorni a cura del personale medico militare. Inoltre, a quanto apprende l’Adnkronos, da lunedì all’aeroporto di Pratica di Mare rimarrà a disposizione un velivolo militare attrezzato per il trasporto di biocontenimento nel caso che il personale venisse contagiato.

#Coronavirus: #31gennaio In corso il Comitato Operativo di #protezionecivile. Il Capo Dipartimento Borrelli è stato nominato Commissario straordinario per l’emergenza con l’obiettivo di assicurare e mettere in campo una risposta unitaria per fronteggiare il rischio pic.twitter.com/GRVL9cq7LA

— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) January 31, 2020



Australia nega l’accesso a chi viene dalla Cina. Il primo ministro australiano Scott Morrison ha annunciato di aver negato l’acceso ai cittadini provenienti dalla Cina a meno che non siano connazionali o residenti. Nel corso di una conferenza stampa, il premier ha spiegato che l’ingresso in Australia sarà negato a chiunque partirà o transiterà dalla Cina a partire da oggi, primo febbraio. Morrison ha quindi spiegato di aver alzato al livello massimo l’avvertimento per i viaggi in Cina in seguito alla diffusione del coronavirus. I cittadini australiani provenienti dalla Cina verranno posti in quarantena per due settimane.

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Cina, Apple chiude gli store. Apple ha annunciato la chiusura di tutti i suoi negozi e uffici in Cina fino al 9 febbraio: lo si legge in una nota del colosso di Cupertino, secondo cui gli store online resteranno invece operativi. «I nostri pensieri vanno alle persone più direttamente colpite dal coronavirus e a quelle che lavorano senza sosta per contenerlo», recita la nota. Sulla base degli ultimi aggiornamenti degli esperti sanitari, «stiamo chiudendo tutti i nostri uffici societari, i negozi e i contact center nella Cina continentale fino al 9 febbraio».

Thailandia evacua i cittadini in Cina. L’evacuazione dei cittadini thailandesi dall’epicentro dell’epidemia di coronavirus in Cina avverrà «in pochi giorni». Lo ha detto la portavoce del governo thailandese Narumon Pinyosinwat, spiegando che tre funzionari dell’ambasciata thailandese a Pechino si recheranno domani a Wuhan, dove è iniziata l’epidemia, per aiutare l’evacuazione. «Abbiamo dai 161 ai 182 thailandesi nell’area e stiamo verificando i loro documenti», ha detto. «L’evacuazione sarà nel giro di pochi giorni, probabilmente dopo il 2 febbraio», ha aggiunto.


Ultimo aggiornamento: 12:52© RIPRODUZIONE RISERVATA

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