Banche e assicurazioni
I servizi bancari e assicurativi sono tra le attività che rimarranno aperte. Vero è che le banche si sono organizzate sul territorio, chiudendo in molti casi diverse filiali, stabilendo la turnazione del personale e riducendo gli orari. Per i dettagli, è bene contattare telefonicamente la propria banca o consultare il sito web. La regola è limitare l’accesso alle filiali da parte della clientela ai soli casi delle operazioni urgenti non realizzabili attraverso i canali remoti (Internet) e gli sportelli automatici che offrono diversi servizi. Per quanto possibile, quindi, è bene utilizzare i bancomat posti all’esterno delle filiali. Per le esigenze inderogabili, invece, che richiedono la presenza in banca, si consiglia di telefonare per ricevere tutto il supporto necessario e concordare un eventuale appuntamento.
Il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il direttore Giovanni Sabatini hanno rivolto un appello agli Italiani affinché «utilizzino al massimo tutti gli strumenti che consentono di svolgere le operazioni bancarie in via remota senza uscire di casa». Sono infatti diffusissime le operazioni bancarie possibili da casa tramite computer e telefono. Molto diffusi sono anche i bancomat all’esterno delle filiali e i “bancomat evoluti” che fanno pure operazioni di versamento e di pagamenti anche di bollette. Patuanelli e Sabatini lanciano un appello: «Coloro che avessero meno confidenza con le tecnologie, in particolare gli anziani, telefonino alla loro banca per ricevere i consigli su come svolgere le operazioni bancarie e, solo se indispensabile, prendere appuntamento per andare nella filiale bancaria».
Farmacie
Le farmacie e la parafarmacie rimarranno aperte e senza restrizioni di orario. Occorre, però, recarsi in farmacia o parafarmacia solo in caso di effettiva necessità. In presenza di sintomi da raffreddamento, febbre o difficoltà respiratorie, i pazienti sono invitati a chiamare il medico per consigli: bisogna entrare in farmacia, solo se il medico dice che si potete farlo, coprendovi naso e bocca con una mascherina o, se ne è sprovvisti, con un fazzoletto di carta monouso. Lo stesso vale per i familiari di persone con i sintomi. Per gli anziani o le persone con difficoltà di movimento, diverse farmacie hanno attivato servizi di consegna a domicilio. L’ingresso può comunque essere limitato per evitare l’eccessiva vicinanza e il farmacista è tenuto a regolare gli afflussi.
Giochi e lotterie (Lotto, Superenalotto, etc)
Dopo la sospensione nelle scorse settimand di sale giochi, scommesse e Bingo, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha deciso lo stop di alcuni giochi come lotterie e slot machine. Ma sono stati bloccati anche Lotto e Superenalotto (ieri l’ultima giocata per gli appassionati), Superstar e Sivincetutto ed Eurojackpot. Sospesa anche la raccolta online dei giochi, in «relazione alle attività estrazionali al fine di limitare ulteriormente gli spostamenti e il contatto dei soggetti la cui presenza risulterebbe necessaria per lo svolgimento di queste attività». Rimane solo il Grattaevinci.
Giornali e tabacchi
In tutta Italia restano aperte le edicole e i tabaccai (al netto delle attività che sono state stoppate come quelle dei giochi) e deve essere garantita, come per tutti i servizi non vietati, la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. In alcune regioni, è stato poi previsto l’obbligo di limitare l’accesso all’interno dei locali a un solo componente del nucleo familiare «salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone».
Ipermercati e supermercati
Ipermercati e supermercati rimarranno aperti. A ribadirlo è stato, sabato 21 marzo, lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’annunciare la nuova stretta. Non ci sarà, quindi, alcuna restrizione dei giorni di apertura dei supermercati. «Le corse agli acquisti e le code», non si giustificano, ha spiegato Conte. Attenzione, però, agli orari e ai giorni di apertura perché, su questo punto, le Regioni si sono mosse, nei giorni scorsi, in ordine sparso e alcune, come Emilia Romagna e Veneto, hanno deciso di chiudere ipermercati e supermercati nei giorni festivi, a partire da domenica 22 marzo. Negli ipermercati e nei supermercati, va ricordato, è stata transennata in alcuni esercizi la vendita di beni non di prima necessità (per esempio, i capi di abbigliamento).