• 25 Dicembre 2025 0:11

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Coronavirus, continua il recupero delle Borse cinesi. Deboli gli scambi in Europa e Usa

Feb 5, 2020

MILANO – Continua la fase a due velocità dei mercati azionari, con i listini cinesi che inseguono quelli occidentali dovendo recuperare la lunga chiusura per il Capodanno lunare, prolungata per l’epidemia del coronavirus fino allo scorso lunedì. Questa mattina Shanghai e Shenzhen, che alla riapertura dopo le festività avevano accusato un tracollo, hanno proseguito il recupero, spinti per altro dall’ottima vigilia sulle Piazze di Europa e Stati Uniti. Proprio sui mercati occidentali, però, si delinea una giornata meno spumeggiante delle ultime, con qualche probabile presa di beneficio dopo i recenti recuperi.

Andando in ordine di chiusura, dunque, gli investitori hanno trovato spunti positivi in Oriente: Tokyo ha guadagnato l’1,2%, Shanghai l’1,25% e Shenzhen ha fatto ancora meglio con un rialzo del 2,5 per cento. Positive anche Taiwan dello 0,15%, Seul dello 0,36% e Sidney dello 0,39%. Verso una chiusura in positivo anche Hong Kong (+0,16%). Sulla piazza di Tokyo le trimestrali migliori delle stime hanno favorito la catena commerciale Nichirei Corporation (+6,87%), e il colosso della pesca Nippon Suisan (+5,82%), segno meno invece per il tecnologico Ntt Data (-7%), che ha presentato conti inferiori alle aspettative degli analisti. Bene Toyota (+0,99%) sull’onda lunga della joint-venture con Panasonic (+4,35%), spinta anche dalla trimestrale.

Il buono spunto mattutino dell’Asia, che per altro è arrivato dopo la serata in rialzo di Wall Street (miglior performance da agosto per lo S&P500), non ha dato la spinta all’apertura europea. Sembra che gli investitori tornino a risentire dei timori per il diffondersi dell’epidemia: i contagiati in Cina sono saliti a oltre 24.000 e i morti quasi a 500. Così Londra arretra dello 0,33%. A Milano l’indice Ftse Mib segna -0,22% a 23.792 punti. Francoforte perde lo 0,21% a 13.253 punti e Parigi lo 0,21% a 5.921 punti. Prosegue la stagione delle trimestrali, che vede impegnata a Piazza Affari – tra le altre – Unicredit.

Apertura in calo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 133 punti contro i 135 della chiusura di martedì. Il rendimento è dello 0,92%. Euro stabile all’avvio dei mercati. La moneta unica scambia a 1,1038 (-0,06%) dollari mentre la sterlina perde lo 0,1% a 1,301. In Asia lo yen cede lo 0,5% a 109,36. Oscilla lo yuan cinese che scende sotto quota 7 sul biglietto verde e poi risale a quota 7,0058. L’attesa sul fronte macro è tutta per gli indicatori delle attese delle imprese sul settore dei servizi.

Tra le materie prime, il petrolio resta un osservato speciale dopo che il Wti ha infranto al ribasso quota 50 dollari al barile. I prezzi del greggio oscillano, spinti in giù dai timori per la domanda globale e in su dalle aspettative di un nuovo taglio della produzione da parte dell’Opec+. Sui mercati asiatici i future sul Kight crude Wti avanza di 14 cent a 49,75 dollari e quelli sul Brent di 22 cent a 54,18 dollari. A Vienna i delegati dei produttori Opec e non Opec stanno vagliando tutti gli scenari possibili che possono scaturire dall’epidemia da coronavirus e, se ieri gli analisti prevedevano un ulteriore taglio di 500.000 barili da parte dell’Opec+, oggi nella capitale austraca si è parlato di ridurre le estrazioni fino a un milione di barili. Il prezzo dell’oro rimbalza, dopo il calo di ieri accoppiato al rally azionario: il lingotto a consegna immediata avanza dello 0,5% a 1.563,60 dollari l’oncia. Secondo gli esperti quota 1.650 rappresenta un’importante soglia psicologica per l’oro.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close