
Il coronavirus continua a spaventare il mondo. Mentre l’Italia lavora al ponte aereo per trasferire i nostri connazionali bloccati in Cina, la compagnia British Airways sospende tutti i voli per il paese e Starbucks annuncia la chiusura temporanea di oltre 2mila punti vendita. Intanto, secondo i dati dell’Oms, il contagio del coronavirus di Wuhan ha superato in Cina quello del 2002-2003 legato alla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars). Le prove di Coppa del mondo di sci, previste in Cina a febbraio, sono state annullate per via del nuovo coronavirus. Lo riferiscono le autorità di Pechino.
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Le autorità cinesi hanno accertato 11 nuovi casi di contagio da coronavirus a Pechino e 16 a Shanghai, dove si è registrato il quinto caso di un paziente che ha superato l’infezione dopo i trattamenti in ospedale. A Shanghai, dove l’aggiornamento del bollettino della diffusione del virus avverrà ogni 12 ore, sarà usata anche la medicina tradizionale cinese come strumento di prevenzione e di controllo dell’epidemia, in base a quanto riferito in conferenza stampa da Wu Jinglei, direttore della locale Commissione sanitaria.
I casi di coronavirus confermati nella giornata di ieri sono 1.459, meno dei 2.077 registrati nella giornata di lunedì, a segnalare un possibile inizio del rallentamento del contagio. I casi sospetti si attestano a 9.239. Sono 103 le persone che hanno superato l’infezione e che sono state dimesse dopo il ricovero ospedaliero. Nel conteggio della cosiddetta Grande Cina – includendo Hong Kong, Macao e Taiwan – i casi confermati sfiorano le 6.000 unità, a quota 5.997. Il contagio del coronavirus di Wuhan ha superato in Cina quello del 2002-2003 legato alla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), fermatosi a quota 5.327, in base alle statistiche ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Le gare di Coppa del Mondo di sci alpino a Yanqing, in Cina, in programma il mese prossimo sono state annullate a seguito della diffusione del coronavirus. Lo ha reso noto l’organo di governo mondiale dello sci (Fis), sottolineando che la decisione è stata presa congiuntamente con l’Associazione cinese di sci. In programma a Yangging c’erano la discesa libera e il SuperG maschile il 15 e 16 febbraio, il primo test in vista dei Giochi Olimpici Invernali del 2022 a Pechino. Nei prossimi giorni verranno comunicati dalla Fis gli eventuali recuperi.
La British Airways ha sospeso tutti i voli diretti per la Cina continentale in conseguenza della diffusione del nuovo coronavirus. La compagnia aerea ha anche sospeso le prenotazioni sul suo sito fino a marzo a seguito delle disposizioni del Foreign Office che ha messo in guardia contro i viaggi esortando a limitarsi «ai soli viaggi essenziali».
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il loro primo caso del nuovo coronavirus cinese. Il caso è stato rilevato all’interno di una famiglia proveniente da Wuhan, ha annunciato oggi il ministero della Salute emiratino citato dall’agenzia di stampa ufficiale Wam. Non si esclude che possano essere infetti anche gli altri membri della famiglia. «La salute delle persone colpite è stabile», ha aggiunto il dicastero senza specificare il numero di persone colpite dal coronavirus.
La catena statunitense Starbucks ha chiuso «più della metà» dei suoi 4.300 coffee shop in Cina a seguito dell’epidemia di coronavirus e ha avvertito che la situazione del gigante asiatico avrà un impatto sui suoi conti annuali, anche se ha espresso la sua fiducia che ogni potenziale effetto sia «temporaneo». «Attualmente abbiamo chiuso più della metà dei nostri negozi in Cina», ha sottolineato il responsabile dello sviluppo internazionale di Starbucks, John Culver, aggiungendo che la società sta valutando la situazione con le autorità cinesi ogni giorno. Il CFO di Starbucks, Patrick Grismer, ha riconosciuto che «circostanze straordinarie» successive allo scoppio del coronavirus in Cina hanno indotto l’azienda a non rivedere al rialzo le previsioni annuali, come originariamente previsto, ma a mantenere le proiezioni fino a quando non ci fosse stata una maggiore visibilità dell’impatto dell’epidemia.
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Ponte aereo per l’Italia. «L’impegno è massimo per fare il prima possibile», afferma il capo dell’unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia, precisando che per attivare il trasferimento degli italiani «ci sono ancora procedimenti da attuare che non dipendono interamente da noi». Serve infatti l’autorizzazione delle autorità cinesi, che ancora non è arrivata. Nel caos di timbri e permessi la soluzione potrebbe essere un volo francese, con immediato trasporto da Parigi all’Italia per evitare ai nostri connazionali il periodo di quarantena oltralpe.
L’Unione europea nel frattempo ha attivato il meccanismo di protezione civile comunitario per fornire assistenza consolare e cofinanzierà il costo di trasporto: il primo aereo è partito stamane da Parigi e riporterà 250 francesi, il secondo decollerò in settimana e trasporterà oltre 100 cittadini di altri Paesi Ue, italiani compresi. La Cina ha sigillato i suoi confini e trovare un varco è un’impresa complicata. Ci sono riusciti però gli Usa che ieri sera (intorno alla mezzanotte italiana)hanno fatto decollare da Whuan, il primo aereo che ha riportato a casa i cittadini americani. Intanto la Casa Bianca ha comunicato a tutte le compagnie aeree che sta valutando di sospendere tutti i voli da e per la Cina. «Non si esclude nulla», ha detto il ministro della sanità Alex Azar.
Ultimo aggiornamento: 10:32© RIPRODUZIONE RISERVATA