
L’aereo con i 56 italiani provenitenti daWuhanè atterrato a Pratica di Mare, alle porte di Roma. La febbre ha impedito l’imbarco a un ragazzo di 20 anni che è quindi rimasto in Cina. Secondo quanto riferito da diversi connazionali rimasti nella città focolaio dell’epidemia, oltre agli italiani c’è stata la partenza di altri stranieri in fase di evacuazione.
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È invece atterrato all’alba, poco dopo le 6 all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da Taipei, il primo volo della China Airlines (CI75) operato con un Airbus A350 per il rimpatrio dei turisti cinesi. L’annuncio dell’avvio, a partire da oggi, del ponte aereo da e per la Cina, era stato dato ieri dal Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli.
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L’ITALIANO BLOCCATO
L’aereo con gli italiani rimasti bloccati a Wuhan atterrerà a Pratica di Mare. La febbre ha impedito l’imbarco a uno dei 57 italiani. Si tratta di un ragazzo di 20 anni. Era pronto a salire sul Boeing 767 dell’aeronautica militare ma si è fermato prima di arrivare alla scaletta dell’aereo. I medici militari hanno verificato solo lo stato influenzale, perciò ancora non si sa se il giovane sia affetto da coronavirus.
Le poche linee di febbre sono state comunque sufficienti per farlo rimanere a terra. I protocolli di sicurezza, al fine di tutelare gli altri connazionali, parlano chiaro. Il Boeing perciò ha lasciato la città, capoluogo della provincia cinese dell’Hubei, epicentro della malattia con 56 italiani a bordo. Il volo avrebbe dovuto comprendere un numero maggiore di passeggeri, ma in 10 hanno deciso di non partire.
16 STRANIERI CONTAGIATI IN CINA
Intanto la Cina ha fatto sapere che gli stranieri contagiati in Cina dal nuovo coronavirus di Wuhan sono 16 finora, di cui 2 già dimessi dall’ospedale. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying che, senza precisare la loro nazionalità. I 14 sono tutti in quarantena in condizioni stabili.
In mattinata i nostri connazionali varcheranno la soglia del centro sportivo dell’esercito della Cecchignola, a sud di Roma. Seconda fase e meta finale per i 56 che qui trascorreranno i 14 giorni della quarantena. Una scorta di carabinieri e polizia li accompagnerà, in un quarto d’ora, dall’aeroporto militare di Pratica di Mare. L’atterraggio del 767 kc dell’aeronautica sancirà la conclusione della prima fase. Quando il bestione da 160 mila libbre, in forza al 14° Stormo, poserà le ruote a terra, verrà effettuato l’ennesimo screening sui 56. Il terzo controllo nell’arco di una giornata. Il primo è già stato effettuato dai cinesi in aeroporto, il secondo dai medici militari del Boeing prima del decollo e l’ultimo è previsto a Pratica di Mare. Nessuno, degli italiani di Wuhan, arriverà alla Cecchignola con una sola linea di febbre. I casi sospetti verranno isolati, momentaneamente alloggiati in una sorta di incubatrice a pressione negativa nell’aeroporto militare: una stanza in pvc, alimentata con aria continuamente filtrata. E in caso di anomalie saranno immediatamente accompagnati all’ospedale Spallanzani, centro specializzato per le malattie infettive.
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IL DISPOSITIVO
Tutto questo per ridurre al minimo la possibilità di ospitare, alla Cecchignola, possibili casi di italiani positivi al virus. Nonostante queste misure, nel centro sportivo dell’esercito, si è scelto di elevare gli standard di sicurezza al massimo. È un dispositivo studiato nei minimi dettagli, quello coordinato dal ministero della Difesa guidato da Lorenzo Guerini. Già sul Boeing i 56 compileranno un modulo dove indicheranno eventuali allergie alimentari. Solo il primo giorno il menù sarà vincolato. Poi verrà calibrato a seconda delle richieste.
Ecco cosa mangeranno oggi: a pranzo un risotto speck e scamorza, una frittata con spinaci e un contorno di finocchi gratinati. A cena il riso in bianco, un piatto di salumi e formaggi accompagnati da dei cavolfiori spadellati. I cibi saranno serviti in vaschette monoporzione, sigillati, con forchetta, cucchiaio e coltello. Dovranno essere consumati rigorosamente all’interno della stanza in cui gli ospiti vivono. Al termine del pasto, gli avanzi, i contenitori e le posate dovranno essere buttate in una busta che loro stessi dovranno chiudere. Il sacchetto, infine, verrà trattato come un rifiuto speciale. I 56 trascorreranno i 14 giorni suddivisi in due palazzine colore ocra, da tre piani.
LE PRECAUZIONI
Le diverse stanze verranno assegnate a seconda del numero dei componenti della famiglia. Tutte hanno il bagno in camera, il televisore e il wi-fi. Dovunque, poi, campeggia la scritta in italiano e cinese: Lavarsi spesso le mani. Una doppia indicazione perché alcuni bambini, infatti, hanno maggiore dimestichezza con la lingua del Paese in cui vivono da anni. Inoltre non potranno esserci contatti con i familiari. «Non potrò subito riabbracciare i miei cari, ma va bene, sarò comunque più tranquillo», ha detto ieri Michael Talignani, uno dei 56 italiani, prima di imbarcarsi sul Boeing da Wuhan.
Anche per questo, nel team che si prenderà cura di loro, è presente uno psicologo, gli altri sono medici e infermieri. Personale sanitario che, per relazionarsi con loro, dovrà comunque indossare mascherine, guanti e tuta. La prudenza è ovviamente la regola. Anche per questo nel centro esiste una camera, sulla cui porta è affissa la scritta: Stanza di isolamento. Si spera che non debba essere mai impiegata. Ma nel caso in cui, a qualcuno dei 56 italiani di Wuhan dovesse salire la febbre, verrebbe immediatamente utilizzata. Una collocazione momentanea, per poi essere trasferito allo Spallanzani
IL VIRUS
Intanto i 361 morti in Cina legati al nuovo coronavirus di Wuhan, annunciati oggi dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), superano i decessi causati dalla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 furono 349, secondo i numeri ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Allo stato, i contagi totali del coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars. La Cina ha registrato ieri 57 nuovi decessi. Si attestano a 21.558 i casi sospetti, mentre le guarigioni accelerano a quota 475. Ultimo aggiornamento: 10:14© RIPRODUZIONE RISERVATA