Alla luce delle evidenze disponibili, «gli esperti del Nucleo hanno valutato che gli episodi rappresentano una ricaduta “fisiologica” della situazione in corso, che sollecita appetiti di varia natura, per lo più di matrice criminale». Il Nucleo ha comunque provveduto ad allertare, attraverso il CNAIPIC, la rete sanitaria nazionale perché innalzasse le difese su reti ed infrastrutture.
I casi, singoli, registrati in Italia, prosegue il comunicato, «vanno letti come episodi di un fenomeno di portata mondiale, come l’emergenza coronavirus che cerca di sfruttare, spesso con attacchi cd. “ransomware”, ispirati cioè da finalità di lucro e non dall’intento di esfiltrare dati sensibili».
Nei giorni ascorsi la rete dei CSIRT (Computer Security Incident Response Teams) europei ha infatti innalzato il livello di allerta per la possibile crescita di azioni di cybercrime, mentre la polizia postale, già prima dei più recenti sviluppi, ha invitato i cittadini ad alzare la guardia rispetto a iniziative “malevole” che giocano proprio sulle preoccupazioni legate alla pandemia.
loading…