
09 dicembre 2018
Le indagini si stanno svolgendo a tutto campo per individuare i responsabili della tragedia alla discoteca di Corinaldo,in provincia di Ancona,in cui hanno perso la vita 5 minorenni e una giovane mamma. Ed è stato individuato ed identificato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all’interno della discoteca Lanterna Azzurra provocando il panico che ha poi portato alla morte delle sei persone. Il ragazzino – che è residente nella provincia – è stato identificato sulla base delle testimonianze e non sarebbe stato ancora sentito dalla Procura dei Minorenni. Per il quotidiano, La Stampa, il minorenne sarebbe indagato per omicidio preterintenzionale. Una bomboletta è stata anche già recuperata nel locale.
Oggi vengono ascoltati alcuni giovani testimoni. Si fa strada anche l’ipotesi di omicidio colposo plurimo per i gestori che avrebbero violato le norme di sicurezza a partire dai biglietti venduti a fronte di 469 posti disponibili.
La ricostruzione della tragedia
Doveva essere una serata di festa. Si è trasformata in una notte di follia e morte. Una tragedia, quella che si è consumata nella notte tra venerdì e sabato a Corinaldo (Ancona) , dove 5 adolescenti – Mattia, Asia, Daniele, Benedetta ed Emma – e una mamma di 39 anni, Eleonora, hanno perso la vita schiacciati dalla folla uscita impaurita fuori dalla discoteca Lanterna Azzurra, che ospitava il dj set del trapper Sfera Ebbasta.
Oltre 60 i feriti, 7 in gravi condizioni. Una ressa scoppiata dall’utilizzo di uno spray urticante, che a detta dei testimoni sarebbe stato spruzzato in sala da una persona incappucciata salita su un ‘cubo’ e che avrebbe lanciato anche qualcos’altro.
In pochi minuti, nel locale, si scatena l’inferno: la gola che brucia, il respiro che inizia a mancare, tutti iniziano a scappare via, dirigendosi in massa verso le uscite di sicurezza. Una marea umana, che nel panico si precipita nell’uscita sul retro che si affaccia su una passerella, sopra un piccolo fossato. I due muretti all’esterno del locale cedono sotto la pressione delle persone in fuga, alcuni spettatori cadono e vengono schiacciati da altri che gli passano sopra.
La capienza massima della sala in cui avrebbe dovuto suonare Sfera Ebbasta è di 469 posti, 870 quella della discoteca. Ma per la serata sono stati venduti 1.400 biglietti, presumibilmente tutti numerati. Ora i blocchetti con le matrici dei tagliandi sono stati sequestrati e sulla tragedia è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo. I carabinieri di Ancona sono al lavoro per verificare, assieme ai vigili del fuoco se le dotazioni del locale erano adeguate per poter ospitare questo tipo di manifestazioni. Dai primi accertamenti è emerso che le uscite di sicurezza del locale – posto ora sotto sequestro – si sono regolarmente aperte. E sulle balaustre cedute sotto il peso della folla, sono in corso verifiche dei vigili del fuoco.
Carabinieri: da matrici 600 biglietti
“Posso dire che dai primi accertamenti abbiamo escluso siano stati venduti così tanti biglietti, ma che c’era una disponibilità di 1.600 tagliandi e dalle matrici risultano staccati circa 600 unità”. Così il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza, ai microfoni di RaiNews24 in merito al numero delle persone presenti all’interno del ‘Lanterna Azzurra Clubbing’. Poi il colonnello precisa ulteriormente all’Ansa “Sono 680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati. La capienza della sala del concerto – ha aggiunto – è di 459 persone, due le sale aperte al piano terra, mentre quella interrata non era fruibile. La cifra di diffusa ieri di circa1.400 biglietti si basava sui numeri delle matrici”.
Le vittime
Le vittime sono tutte giovanissime: Asia Nasoni, promessa della ginnastica artistica ed Emma Fabini avevano entrambe 14 anni. Insieme a loro hanno perso la vita Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia come Asia, Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano, il 15enne Mattia Orlandi, di Frontone e mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia, che con il marito aveva accompagnato la figlia al concerto. Quando ha capito cosa stava accadendo, non ha esitato un istante e ha pensato a mettere in salvo sua figlia, come lei stessa ha raccontato, proteggendola il più possibile con il suo corpo. “Mamma mi ha protetto fino all’ultimo istante. Quando siamo finiti in mezzo alla folla lei urlava “c’è la piccola c’è la piccola”. Cercava di farmi spazio con il suo corpo per non farmi schiacciare, poi è caduta più in basso”. La donna, oltre alla figlia di 11 anni, lascia due gemelline e un bambino più piccolo.
I feriti
Sono stabili le condizioni dei 7 pazienti in prognosi riservata ricoverati all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona per le lesioni (traumi da schiacciamento) riportate. I feriti hanno riportato traumi cranici al torace e agli arti. Una parte è ricoverata negli Ospedali Riuniti a Torrette di Ancona nell’Ospedale di Senigallia e in quello di Jesi, per un totale di 67 persone.
Gli investigatori stanno valutando se sia ipotizzabile un collegamento tra la tragedia e un episodio analogo avvenuto nel gennaio 2017 a pochi chilometri di distanza, al Mamamia, una discoteca di Senigallia dove suonava lo stesso trapper. Allora, nonostante tre giovani rimasero comunque intossicati, il locale riuscì ad aprire immediatamente le porte di emergenza, scongiurando il peggio.
Incastrate sotto le persone con la paura di soffocare
“Io e la mia amica siamo rimaste incastrate sotto alle persone quando la barriera è caduta. Mi ha preso la paura, ci sono venuti sopra e stavamo soffocando” racconta una testimone. “Volevamo uscire, ma il buttafuori ci ha detto che dovevamo tornare indietro. Ma tutti spingevano e io sono rimasta schiacciata” racconta un’altra ragazza.
Il crollo della balaustra
“C’era un’uscita di sicurezza con scale che hanno ai lati delle ringhiere e delle siepi: stiamo verificando perché hanno ceduto alla pressione dei ragazzi, che sono caduti per circa 1 metro e mezzo”, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, Cristian Carrozza, che con gli specialisti del Ros sta operando dentro e fuori dal locale alla ricerca di elementi utili a ricostruire quanto è accaduto.
Una soccorritrice: “Una persona incappucciata aveva con sé dello spray”
E’ il racconto fatto da alcuni ragazzi. “Le persone non riuscivano a respirare- riferisce Cristina Alessandrelli- e sono scappate cercando di uscire in particolare da una porta di sicurezza, ma sono cascate tutte”
Gestore della discoteca: minacce di morte ma io in regola
“Non c’erano 1400 persone come dicono tutti. Assolutamente. Secondo me non arrivavano a mille, anzi calcolando quelli che erano fuori a fumare, dentro ce n’erano poco più di 800. E’ un locale che ha contenuto molta più gente. Era sicurissimo. Tra l’altro ho consegnato ai carabinieri i blocchetti dei biglietti venduti e quelli invenduti. Si vede subito”. A dirlo è Marco Cecchini, uno dei tre gestori della Lanterna Azzurra di Corinaldo, in un’intervista a QN.
Sulla sicurezza “sono tranquillo. Ho un contratto con un’agenzia che mi ha garantito 11 bodyguard. E avevo un’ambulanza a disposizione”, afferma Cecchini. “Credo di essere nel mirino. Sto ricevendo minacce di morte, scrivono sui social ogni cattiveria, mi vogliono in galera ma io non ho fatto niente di diverso di tutte le altre volte quando, lo giuro, c’erano state anche più persone”.
Lutto cittadino e in tutta la Regione
A Corinaldo, la cittadina marchigiana in provincia di Ancona dove è avvenuta la tragedia nella discoteca ‘Lanterna azzurra’, il sindaco Matteo Principi, ha proclamato il lutto cittadino. La Regione ha deciso di annullare la manifestazione della Giornata delle Marche. Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e il presidente dell’assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, hanno fatto sapere per oggi una giornata di lutto per tutta la Regione. Proclamato il lutto cittadino a Senigallia dove vivevano 4 delle vittime.