Andavano a prendere la droga in auto, in giro per la Puglia, con il figlio di 11 anni sul sedile posteriore. Un uomo di 32 anni e la compagna di 35 sono stati fermati nell’ambito di un’inchiesta della guardia di finanza che ha portato all’arresto di 11 persone e al sequestro di beni per oltre 750mila euro. L’indagine, che coinvolge affiliati al clan Di Cataldo-Cipriano di Bitonto, nella provincia di Bari, è partita da una denuncia di estorsione.
Un imprenditore si era rivolto ai finanzieri dopo essere stato minacciato per avere denaro. I militari hanno scoperto così un’organizzazione criminale che si dedicava soprattutto al traffico di stupefacenti: chili e chili di marijuana e cocaina importati dal Salento e dal Foggiano. Per trasportare la droga c’era la copertura perfetta: la famiglia con il bambino di 11 anni.
In un’occasione per prendere la droga la coppia si avventura in aperta campagna seguendo uno dei venditori e il bambino si spaventa. I microfoni posizionati in auto dai finanzieri registrano la richiesta di rassicurazioni del piccolo: “Ce la faremo a uscire di qui? Poi se ne dve venire pure lui con noi?”. La madre gli risponde: “Certo, ci deve accompagnare
alla strada”. E a quel punto il bambino si tranquillizza: “Ah per fortuna, ah grazie a Dio”.La donna è stata messa ai domiciliari: gli altri dieci arrestati, tutti uomini, sono stati portati in carcere. Per loro le accuse sono, a vario titolo, di estorsione aggravata, spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, trasferimento fraudolento di valori, simulazione di reato e favoreggiamento ai quali si aggiunge l’aggravante del metodo mafioso.