AGI – Poco dopo le 13, presso la stazione di Genova Rivarolo, un capotreno delle Ferrovie dello Stato, il 40enne Rosario Ventura, è stato accoltellato su un treno regionale – il 12042 – diretto a Busalla. L’uomo stava procedendo con la verifica dei biglietti, quando è scattata l’aggressione da parte di una coppia di persone, priva del titolo di viaggio. Il controllore è finito in codice rosso al pronto soccorso del Villa Scassi mentre le due persone fermate dai carabinieri, saliti sul convoglio non appena scattato l’allarme, sono cittadini nordafricani.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Genova, intervenuti con il Nucleo Radiomobile alla stazione di Genova Rivarolo, i due stranieri, alla richiesta di mostrare il biglietto, “con atteggiamento incurante, hanno risposto che non avevano intenzione di pagarlo”. Il treno quindi è stato fermato: la ragazza, una minorenne, ha cominciato “ad inveire e a sputare contro il capotreno. Stessa cosa avrebbe fatto il ragazzo di 21 anni nei confronti di una passeggera”. Una volta scesi dal treno, la ragazza ha colpito anche con un paio di schiaffi e un calcio il capotreno. Poi, il compagno di lei gli ha sferrato una-due coltellate, all’altezza della scapola. I due sono stati individuati e fermati dai militari dell’Arma grazie alle testimonianze di alcuni passeggeri. Il 21enne, l’egiziano Alshahhat Fares Kamel Salem, regolare in Italia dove esercita la professione di barbiere, è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Per la minore è scattata una denuncia a piede libero per gli stessi reati.
Il 5 novembre sciopero nazionale di 8 ore
In seguito all’accoltellamento del capotreno, sei sigle sindacali – Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa – hanno dichiarato per la giornata di martedì 5 novembre uno sciopero nazionale. Sarà di 8 ore, dalle 9 alle 17, e coinvolgerà tutto il personale mobile delle imprese ferroviarie (Trenitalia, Trenord, Italo NTV, Trenitalia-TPER).
Questo il lungo comunicato di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporto che – “in considerazione delle violente e reiterate aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi e già denunciate pubblicamente dalle scriventi; appurato che a tutt’oggi non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine; preso atto dell’ennesima aggressione avvenuta questo pomeriggio ai danni di un capotreno accoltellato gravemente nella tratta Genova Brignole – Busanna su treno regionale 12042, che segue per tempistica, in un’escalation di violenza su scala nazionale, le numerose aggressioni subite dal personale mobile negli ultimi mesi; assunto che la gravità e l’intollerabilità di tali episodi non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano servizio alla collettività; considerata la ricorrenza degli episodi” – proclamano 8 ore di sciopero nazionale per il giorno 5 novembre 2024 dalle 9.01 alle 16.59 di tutto il personale mobile dipendente dalle società di trasporto in indirizzo”.
Lo sciopero, ovviamente, rischia di impattare sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale. Per questo motivo Trenitalia, tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili attraverso l’App Trenitalia, la sezione Indomabilità del sito web trenitalia.com, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Il Garante, “ridurre lo sciopero a una dimensione simbolica”
Sulla vicenda è intervenuta in serata la Commissione di garanzia sugli scioperi che – pur riconoscendo la sussistenza dei requisiti richiamati dal comma 7 dell’articolo 2 della legge n.146 del 1990 (“gravi eventi lesivi della incolumità e della sicurezza dei lavoratori”) – rivolge un forte appello al senso di responsabilità dei soggetti proclamanti, affinché riducano significativamente la durata dell’astensione, fino a ricondurla ad una dimensione meramente simbolica”.
“L’invito dell’Autorità – indirizzato a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti, ai sensi della delibera di orientamento della Commissione n. 17/272 – si prefigge l’obiettivo di non aggiungere un ulteriore pregiudizio ai diritti costituzionali degli utenti, particolarmente compromessi, nei mesi di ottobre e novembre, da una successione di scioperi che coinvolgono il settore dei trasporti”.