• 15 Gennaio 2025 1:10

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Contro la crisi immobiliare, tasse al 100% per gli stranieri che comprano casa in Spagna

Gen 14, 2025

AGI – La Spagna sta pianificando di imporre un’imposta del 100% sugli acquisti immobiliari per gli acquirenti provenienti da paesi extra Ue, come il Regno Unito, nel tentativo di migliorare l’accessibilità economica degli alloggi scoraggiando gli acquisti dall’estero. Lo ha annunciato il primo ministro Pedro Sanchez, spiegando che questa tassa sulla proprietà, che si applicherebbe ai cittadini extracomunitari non residenti nel blocco, fa parte di una serie di misure volte ad affrontare una “grave” crisi immobiliare.

La Spagna, come il Portogallo, è uno dei tanti Paesi europei in cui sta aumentando la rabbia per la difficoltà di trovare alloggi a prezzi accessibili da acquistare o affittare, mentre i prezzi degli immobili salgono alle stelle e le nuove costruzioni restano molto indietro rispetto alla domanda.

“L’Occidente si trova di fronte a una sfida decisiva: non trasformarsi in una società divisa in due classi, i ricchi proprietari terrieri e i poveri inquilini”, ha affermato Sànchez presentando un pacchetto di 12 misure.

 

La Spagna è da tempo una meta ambita da chi vuole acquistare case per le vacanze e da chi desidera trasferirsi in modo permanente in un clima più soleggiato, fattori che hanno contribuito a far aumentare costantemente il valore degli immobili nel corso degli anni.

 

Le proposte del governo giungono mentre i prezzi in luoghi che vanno da Madrid a Maiorca sono aumentati per via di una nuova ondata di stranieri benestanti provenienti da Stati Uniti, Messico e Venezuela, i quali stanno affiancando i britannici.

 

Oltre alla tassa fino al 100%, tra le altre misure proposte da Sànchez ci sono anche tasse più elevate sugli affitti per le vacanze in stile Airbnb, il trasferimento di 3.300 case a un nuovo ente per l’edilizia popolare, un programma per ristrutturare gli alloggi vacanti e garanzie pubbliche per i proprietari che garantiscono affitti “accessibili”.

 

 In Spagna, gli acquirenti di immobili sono potenzialmente soggetti a diverse imposte, a seconda che acquistino una casa di nuova costruzione o una già esistente. Le aliquote variano a seconda della regione, ma come guida approssimativa gli agenti immobiliari affermano che la bolletta fiscale totale può attualmente essere compresa tra il 7% e il 12% del valore della proprietà.

 

Il Ministero spagnolo dell’Edilizia abitativa ha fatto sapere che la nuova misura potrebbe essere introdotta modificando l’imposta di bollo o tramite una tassa speciale.

 

I residenti extracomunitari acquistano 27.000 case l’anno in Spagna, come rilevato dal primo ministro, secondo cui si tratta di “principalmente operazioni speculative”.

Il governo ha affermato che la sua proposta verrà finalizzata solo “dopo un attento studio”. Per diventare legge, avrà bisogno di essere approvata dal parlamento spagnolo, dove Sànchez non ha una maggioranza certa. 
Antonio de la Fuente, amministratore delegato del gruppo immobiliare Colliers, ha dichiarato al Financial Times che 27.000 acquisti di immobili l’anno da parte di residenti extra-Ue rispetto al totale di 26 milioni di case in Spagna, “è una goccia nell’oceano”.

Colliers dubita che la misura diventerà legge, anche se prevede parecchia “incertezza” tra gli operatori del settore e non esclude che alcuni investitori immobiliari si allontaneranno dalla Spagna per guardare altrove. Nel terzo trimestre del 2024, i cittadini non spagnoli, compresi cittadini dell’Ue, che hanno acquistato immobili in Spagna hanno rappresentato il 15% degli acquisti immobiliari del Paese.

 

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