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Conti pubblici, dopo Cdp anche i maggiori dividendi Bankitalia tra le risorse per convincere la Ue

Giu 21, 2019

ROMA – Ci sarà anche parte dei dividendi di Bankitalia nel pacchetto dell’assestamento di bilancio che sarà varato mercoledì prossimo dal governo. La manovra soft o di carattere contabile sui conti pubblici, nonostante le molte critiche sull’operazione Cdp, va avanti. Obiettivo: non incidere con nuove tasse e con nuovi tagli alla spesa, ma limitarsi a contabilizzare quello che c’è di buono nei conti dello Stato. Manovra borderline, forse contestabile, ma non è escluso che consenta a Conte e Tria di rinviare a settembre la procedura d’infrazione quando il governo italiano sarà in grado di presentare cifre esatte su quanto è “avanzato” da reddito di cittadinanza e quota 100.

Per ora l’assestamento di bilancio potrà far conto sui 2 miliardi (tra dividendo e extradividendo) da Cdp, su parte del dividendo della Banca d’Italia superiore al previsto. Oltre a questo ci sono i maggiori incassi della fatturazione elettronica che tuttavia restano meno certi nella definizione. In tutto saranno 3-4 miliardi.

Oltre a queste partite ci sono reddito di cittadinanza e quota 100. Grazie alla prudenza della Ragioneria generale lo scorso anno i tassi di adesione alle due misure furono tenuti particolarmente alti: insomma si considerò l’ipotesi peggiore con il relativo appostamento di maggiori risorse. Oggi che le adesioni risultano più basse del previsto avanzano risorse. Lo stesso presidente dell’Inps Tridico le ha quantificate in 1 miliardo per quota 100 mentre per il reddito di cittadinanza, dove il flusso delle domande è aperto fino a fine anno e meno prevedibile, è più difficile fare stime.

Dunque con tutta probabilità l’assestamento di bilancio non conterrà i risparmi delle due misure bandiera nelle tabelle, ma è probabile che nel testo ci sia un riferimento alle minori spese, forse anche a quelle previste per il prossimo anno.

Se prevarrà questa linea, sponsorizzata da Conte-Tria e anche dal Colle, sarà possibile per il Paese passare indenne almeno l’estate. Del resto è già da considerare una vittoria del partito della responsabilità il fatto che le risorse inutilizzate per reddito e quota 100 non vengano rivendicate per altre misure, dalla famiglia alle tasse, ma indirizzate saggiamente verso la riduzione del deficit.

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