“Non ho letto le interviste ma per la riforma fiscale, non stiamo a dirlo tutti i giorni, abbiamo concordato un tavolo istituzionale per lavorare alla riforme delle tasse, quindi ci metteremo attorno a questo tavolo quanto prima”: così il premier Giuseppe Conte risponde a chi gli chiede un commento sulle parole del vicepremier Salvini che è tornato a chiedere di abbassare le tasse.
Per la flat tax “servono almeno 10 miliardi, facciamo 15“. Così il vicepremier Matteo Salvini, che ha ribadito che non ci sarà “nessuna manovra correttiva”.
Salvini in una intervista ribadisce: ‘Giù le tasse per dieci miliardi o me ne vado’ – “Dal viaggio negli Stati Uniti ho portato una convinzione fortissima: all’Italia serve una riforma fiscale coraggiosa. E quindi, il mio dovere è farla”. Lo dice, in un colloquio con il Corriere della sera, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che avverte: “Se non me la dovessero far fare, io saluto e me ne vado”. Sui due miliardi che il governo vuole portare nella trattativa con Bruxelles, spiega: “Per il 2019, se è vero come è vero che lo Stato spende di meno ed incassa di più, possiamo utilizzare quella cifra per abbattere il debito, e va bene…”, però, aggiunge, “basta gabbie sugli anni futuri, basta con lo strozzare la crescita possibile”. “Il problema – spiega quindi Salvini – è che non esiste un taglio delle tasse serio che possa richiedere meno di dieci miliardi. Ma poi, i liberali non vogliono il taglio delle tasse?”. “Con il taglio delle tasse – insiste – si rianima l’economia e i soldi ritornano. Ma avete visto i dati Istat? Io ringrazio Blangiardo, il presidente dell’Istat, che giusto oggi rende chiaro quello che noi diciamo da un pezzo: la recessione è quella demografica, il blocco delle nascite è un dramma”. E dunque, “taglieremo le tasse a lavoratori e famiglie a prescindere dal parere di qualche burocrate. Il futuro, dei nostri figli e dell’Italia, viene prima dei vincoli decisi chissà dove”. Infine anche una battuta su Alessandro Di Battista: “Il fatto che oggi sia qui al Viminale a lavorare è la migliore risposta ai chiacchieroni come lui, che va a spasso mentre noi siamo sul pezzo”.