Mail e comunicazioni tra l’ex ad di Consip Luigi Marroni e il ministro Luca Lotti finiscono all’attenzione della Procura della Repubblica di Roma. stato lo stesso ex manager pubblico a depositarle ai pm capitolini, con uno scopo specifico: dimostrare che le sue dichiarazioni sul braccio destro di Matteo Renzi – accusato di aver compiuto una rivelazione del segreto d’ufficio – sono vere e non basate su dissidi. La documentazione stata consegnata ieri dal difensore di Marroni, l’avvocato Luigi Ligotti, cos come era stato annunciato nel corso del confronto avvenuto il 29 marzo tra l’ex ad d Lotti.
Il dossier di Luigi Marroni
Il carteggio finito nel fascicolo sulla Centrale acquisti della Pa, coordinato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi. Le mail, secondo il legale di Marroni, starebbero a dimostrare il rapporto di serena collaborazione avuta con il sottosegretario (indagato per favoreggiamento e rivelazione del segreto d’ufficio) e con il governo guidato da Matteo Renzi. A disposizione dei pm una serie di messaggi di posta elettronica istituzionali con report sull’attivit svolta in Consip, ma anche pareri su eventuali nomine interne all’ente. Nessuna acrimonia, secondo quanto sostenuto da Marroni, avrebbe minato il rapporto con Lotti, cos come invece sostiene l’esponente di governo, secondo cui le accuse mosse dall’ex ad
di Consip, che nel dicembre del 2016 afferm di avere saputo anche da Lotti dell’esistenza di cimici nel suo ufficio, sono legate a risentimenti personali.
Lotti: estraneo alle accuse
Il ministro ha sempre respinto le accuse affermando di non aver mai saputo nulla di indagini sui vertici della Centrale unica di acquisti nella Pubblica
amministrazione. E gi nei giorni scorsi dall’entourage di Lotti era stata manifestata sorpresa a proposito del fatto che Marroni senta la necessit di produrre ora le mail con il ministro dopo quasi due anni dalle sue prime dichiarazioni e soprattutto tramite un difensore. Come si fa a non pensare che
tema di essere tacciato di falsit?.
Renzi: accuse inverosimili
Nessun contrasto. Matteo Renzi ha negato che tra il ministro Luca Lotti e l’ex ad di Consip Luigi Marroni ci fossero dissidi tali da indurre il manager ad accusare il suo braccio destro. Ma ha assicurato anche che i rapporti tra i due, se pur cordiali, non erano cos stretti da portare Lotti, eventualmente, a rivelare a Marroni che la Consip fosse sotto inchiesta a Napoli. un’accusa inverosimile, avrebbe detto Renzi. Sono i particolari del verbale a sommarie informazioni dell’ex premier alla Procura di Roma.
© Riproduzione riservata