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Consegne auto nuove: perché sono in ritardo

Set 17, 2021

Il settore dell’automotive, come ben sappiamo, è uno di quelli che ha subito maggiormente le conseguenze della pandemia di Coronavirus. Con le chiusure dello scorso anno, la produzione di veicoli ovviamente si è rallentata parecchio e addirittura oggi mancano delle componenti fondamentali alla realizzazione di nuove auto.

Questa è la situazione, raccapricciante ma veritiera. In effetti abbiamo già parlato di quella che è diventata l’ormai famosa crisi dei chip e dei semiconduttori. La produzione di vetture è frenata a causa della carenza di questi pezzi. Il mercato automotive è costantemente messo a dura prova, e purtroppo i piani industriali di diversi costruttori sono costretti a variare per adattarsi a questa situazione negativa.

Per la gestione dei sistemi di bordo delle nuove auto, che come ben sappiamo dipendono sempre più dalla tecnologia, i microprocessori sono diventati indispensabili, e oggi c’è una grande carenza di questi elementi. Le conseguenze sul mercato sono tragiche, la produzione di auto nuove è bloccata o rallentata di parecchio, e questo comporta dei grandissimi ritardi nelle consegne.

Secondo i dati di AutoScout24, vista la mancanza di auto nuove, cresce sempre più la richiesta di vetture usate. E così anche i prezzi medi continuano a salire. Dall’inizio del 2021 infatti il costo medio delle macchine di seconda mano in vendita sul portale è aumentato del 3,1% (prezzo medio di 17.670 euro). E oltre al problema dei prezzi, cala anche la disponibilità di auto, i consumatori scelgono sempre più soluzioni già disponibili sul mercato.

I passaggi di proprietà, nel mese di giugno 2021, dopo un inizio anno in calo, sono aumentati rispetto al 2019 del 15,5%. Tommaso Menegazzo, Direttore Marketing di AutoScout24, dichiara: “È una fase di grande cambiamento per tutto il settore automotive. Mentre i costruttori sono costretti a rivedere le proprie strategie, nel breve cresce l’attenzione dei consumatori per il mercato dell’usato, che garantisce disponibilità pressoché immediata delle vetture e un parco auto che risponde a tutte le esigenze. Un interesse che potrebbe aumentare ulteriormente anche grazie agli incentivi stanziati con il decreto Sostegni-bis per l’acquisto di auto di seconda mano Euro 6, a fronte della rottamazione di vetture oltre i 10 anni”.

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