MILANO – La relazione della Corte dei Conti sulle concessioni autostradali, oltre a entrare nel pieno della diatriba nel governo e tra l’esecutivo e Autostrade per l’Italia, offre uno spaccato del settore con alcuni numeri-chiave interessanti. Secondo quanto ricostruito dai magistrati contabili, il mondo delle concessioni ha generato un fatturato di 7.196 milioni (dato risalente al 2017); di questi, quasi 6 miliardi di euro (5.901 milioni) sono ricavi netti da pedaggio.
Allo Stato è andata una fetta di ricavi inferiore ai 900 milioni. La Corte cita Bankitalia quando porta questo esempio: “Ogni chilometro di autostrada genera annualmente ricavi medi per oltre 1,1 milioni: 300 mila per lo Stato e 850 mila per le concessionarie, beneficiarie anche dei ricavi da subconcessioni e da altre attività commerciali svolte sulla rete”.
(mln euro) | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 |
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Ricavi netti da pedaggi | 4.875 | 4.967 | 5.233 | 5.488 | 5.710 | 5.901 |
Ricavi per lo Stato | 789 | 780 | 792 | 817 | 842 | 862 |
Costi di produzione | 2.860 | 2.797 | 2.804 | 2.883 | 2.933 | 3.049 |
Risultato operativo | 2.052 | 2.135 | 2.129 | 2.545 | 2.585 | 2.822 |
Utile netto | 1.021 | 1.154 | 1.052 | 1.422 | 1.115 | 1.582 |
Investimenti beni devolvibili | 2.063 | 1.636 | 1.477 | 1.398 | 1.064 | 959 |
Il settore ha registrato, nel 2017, “un valore di spesa per investimenti in beni devolvibili di 958,7 milioni”, il 10 per cento in meno sull’anno prima “che si somma al netto calo dell’esercizio 2016 su quello del 2015 del 24 per cento”. Secondo Aiscat, ricorda la stessa relazone, per giustificare la riduzione degli investimenti degli ultimi anni, vanno considerate le “incertezze normative, gli abnormi tempi di approvazione dei progetti, nonché, da ultimo, lo stallo relativo all’approvazione dell’aggiornamento dei piani economico-finanziari”. Sta di fatto che alla fine del 2016, la spesa totale del periodo 2008-2016 ammontava a 15.069 milioni, “notevolmente inferiore rispetto alle previsioni dei piani finanziari, di 21.709 milioni, con una percentuale di attuazione del 69 per cento”.