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Command & Conquer Remastered Collection | Recensione

Giu 6, 2020

Dopo 25 anni e sofferenze causate da capitoli della serie cancellati o lontani dalle aspettative, torna Command & Conquer e ritorna con i due capitoli Westwood Studios che hanno dato inizio alla leggenda di una saga divenuta una pietra miliare del genere della strategia in tempo reale. Command & Conquer Remastered Collection è un prezioso regalo a tutti gli appassionati della serie, Tiberian Dawn e Red Alert rivisitati non da un team qualunque, ma dagli ex membri di Westwood Studios, suddivisi tra Petroglyph e Lemon Sky.

Vedere questo logo in alta risoluzione ci ha commosso.

Un salto nel passato, che a dispetto di alcune produzioni non propriamente fortunate, riesce a concedere una delle migliori remastered degli ultimi anni. Non solo quindi una mera operazione nostalgia, ma un autentico lavoro pensato e sviluppato da appassionati per gli appassionati. Insomma, parliamo di una rimasterizzazione completa, ben fatta, che nonostante il peso degli anni dei due giochi, riesce comunque a divertire e a lasciarci belle sensazioni.

Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:

Command & Conquer Remastered Collection

Prima di iniziare la recensione, volevo parlarvi del mio trascorso con la serie di Command & Conquer. Essendo del ’94, ho approcciato il titolo più tardi rispetto alla sua nascita, per fortuna l’avere un fratello molto più anziano di me mi ha permesso di scoprire numerosi capolavori PC e Amiga 500. Nonostante questo, però, Command & Conquer lo giocai, incredibilmente, prima su PlayStation 1 nel lontano 2001. Fu uno dei primi giochi che comprai insieme a Resident Evil 3 e Ridge Racer, non me lo potrei mai e poi mai dimenticare.

Non era Tiberian Dawn, ma Red Alert: Retaliation. Ricordo che inizialmente neanche sapevo giocarci, ma col passare del tempo ci presi gusto e dopo tutto i comandi della mia PlayStation 1 non erano poi così male. Pochi mesi dopo mi resi conto di una cosa senza volerlo: mio fratello giocava tantissimo a Command & Conquer su PC e neanche ci avevo mai fatto caso, forse perché continuava a intercambiare titolo e perché ai tempi andava già di moda Tiberian Sun e Red Alert 2, oltre al sempreverde Starcraft e Warcraft II Tides of Darkness.

Sta di fatto che una volta provato Command & Conquer su PC, non volli più tornare indietro. Da allora giurai solennemente che qualsiasi strategico e gestionale lo avrei giocato su PC, e volete sapere una cosa? Sono riuscito a mantenere quella promessa, anche se caddi in tentazione con Command & Conquer 3 e Halo Wars, giocati su Xbox 360 – però li ero giustificato, era esclusiva console ai tempi.


Ieri, quando il titolo è stato sbloccato, ho avuto il piacere di giocare online con mio fratello a Command & Conquer Remastered Collection ed è stato, non posso negarlo, emozionante. Sia perché mi sono ritrovato con un prodotto contenutisticamente e qualitativamente ottimo sia perché non ero mai riuscito a fare una partita contro mio fratello a Command & Conquer, nemmeno con il vecchio protocollo di rete TCP/IP.

La cosa ironica è che mi è stato raccontato di una vera e propria odissea nella ricerca di Tiberian Dawn quando uscì; era praticamente introvabile nei negozi e il prezzo non era così accessibile. Tutto questo mi ha fatto rendere conto che tutti, almeno una volta nella vita, hanno avuto una storia legata a un videogioco da raccontare, magari uno che è stato importante e che ha regalato dei momenti unici, difficili da dimenticare. Command & Conquer rappresenta un ricordo “familiare”, un qualcosa di intimo che ormai fa parte di me come tanti videogiochi – penso ad Halo, The Last of Us, Pokemon, Monkey Island e tanti altri – esperienze che mi hanno aiutato ad affrontare numerosi ostacoli e barriere psicologiche. A volte è bello ricordarsene.

Welcome Back Commander

Quando abbiamo avviato la remastered ci siamo da subito resi conto che questa rivisitazione è stata creata e voluta da persone che hanno amato e amano ancora Command & Conquer. La cura nel dettaglio e il rispetto per i fan e per la community è davvero elogiabile, lasciando persino un reinterpretazione della schermata d’installazione del gioco rivista in chiave moderna, riportando il logo di Westwood Studios e il vecchio logo di Electronic Arts – anche se ad allora non era ancora sotto l’azienda americana. Questa collection, comprendente Tiberian Dawn e il suo prequel/spin off Red Alert. – con relative espansioni – offre più di 100 missioni single player, tra campagne e missioni extra – compresa la storica campagna It Came From! con le formiche – multiplayer completamente ricostruiti con matchmaking e custom match, schermaglie con intelligenza artificiale migliorata – una novità per Tiberian Dawn – e quasi 12 ore di musica, con brani remastered, bonus e classici, composti dal leggendario Frank Klepacki, storico compositore della saga.





Se tutto questo non dovesse bastare, i team coinvolti hanno lavorato per migliorare la risoluzione – fino in 4K – e le texture di ogni singola unità ed edificio presente nel gioco. Un lavoro certosino che permette di cambiare tra la grafica classica – Legacy – e quella moderna semplicemente con la pressione della barra spaziatrice. Il tutto è immediato e lascia stupefatti per tutto ciò che è stato fatto, confermando la bontà di una collection venduta a un prezzo più che giustificato di 20 euro.

Anche i filmati con gli attori hanno avuto un restyling, o meglio, si è cercato di fare il meglio possibile per renderli più godibili. Purtroppo sistemare delle vecchie cutscene con una CGI ormai datata ed economica non era semplice, ma quantomeno si è optato per un aumento della risoluzione, garantendo filmati non sgranati e a tutto schermo. Non è nulla di esaltabile, ma il risultato finale lascia comunque soddisfatti. C’è da dire che alcuni “nuovi giocatori” che si affacceranno alla serie con questa remastered, potrebbero rischiare di trovare il tutto un po’ cringe per gli attuali standard, ma possiamo assicurarvi che ai tempi, fu una delle cose maggiormente apprezzate.

Petroglyph e Lemon Sky hanno voluto fare un regalo aggiuntivo ai fan: diversi contenuti bonus sbloccabili proseguendo nelle campagna e nelle missioni. È possibile vedere il dietro alle quinte – mai pubblicati – di come si svolgevano la produzione dei filmati con gli attori, così le cutscene classiche e tantissime altre cose inedite.

Unit Ready, Unit Lost

Il gameplay è rimasto quello di 25 anni fa, con qualche modifica dettata dalla modernità. Bisogna sottolineare che le meccaniche base sono rimaste, e per farvi capire alcuni troveranno scomoda la legnosità dello spostamento delle unità. Tutto è ancora, però, incredibilmente solido; certo, gli anni si sentono, ma l’immediatezza di Command & Conquer e la sua accessibilità è ancora elogiabile dopo tutto questo tempo.

Le opzioni classiche e nuove personalizzabili

Petroglyph e Lemon Sky hanno lavorato per migliorare qualche caratteristica, in maniera tale da renderlo più fruibile anche per le nuove generazioni di giocatori, ma allo stesso tempo non hanno voluto stravolgere troppo per non andare in contrasto con l’amore dei fan. Per questo motivo si è optato per una scelta più che corretta, introdurre una serie di opzioni personalizzabili, così da far scegliere al giocatore come approcciare il titolo: moderno o classico, o un mix dei due. Ad esempio è stata finalmente introdotta la coda delle unità, ciò che significa che non ci sarà aspettare che l’unità sia pronta per iniziare l’addestramento di un’altra, ma se decideste di giocare in stile classico, potrete farlo. Anche il click del mouse per lo spostamento delle unità può essere invertito da sinistra a destra. Insomma, scegliere come giocare e divertitevi con vecchie o nuove meccaniche.

I team hanno mantenuto il bilanciamento delle unità e l’intelligenza artificiale è stata migliorata. Le mappe classiche sono tutte presenti, così come la possibilità di giocare quelle rilasciate dagli utenti grazie all’Editor. Ricordiamo che il titolo sarà completamente moddabile, il codice sorgente è stato persino distribuito per poterlo modificare e avere così, un supporto costante dalla community, in particolar modo quella legata a OpenRA e CnC.Net.

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