• 29 Settembre 2024 1:16

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Come superare la tacofobia, consigli utili per viaggiare senza più ansia

Giu 14, 2024

Nel corso della propria vita una persona può sviluppare parecchie paure, la maggior parte delle quali imputabili a eventi traumatici. Forse non ne hai mai sentito parlare, ma la tacofobia identifica una paura ancestrale, capace di influenzare il quotidiano. In cosa consiste? Te lo spieghiamo subito: nella paura della velocità. Il disturbo rischia di influenzare in modo significativo le abitudini.

I sintomi

Spesso scatenata da un evento pregresso particolarmente forte, si manifesta sotto forma di sintomi fisici ed emotivi intensi. Da qui subentra un pesante blocco psicologico, riscontrabile attraverso alcuni sintomi quali l’evitamento di mezzi di trasporto veloci (auto, aerei, treni), ansia intensa, attacchi di panico e sudorazione in continua crescita, paura di perdere il controllo o di svenire. Inoltre, possono manifestarsi dei campanelli d’allarme di tipo fisico, ad esempio nausea, vertigini, dolori allo stomaco e palpitazioni.

La tacofobia può limitare la capacità di una persona di viaggiare per lavoro o piacere, svolgere attività quotidiane tipo la spesa o il tragitto casa-lavoro, socializzare con amici o familiari. Per ricevere una diagnosi accurata e sviluppare un piano individuale ti invitiamo a consultare uno psicoterapeuta comportamentale. Solo il parere di un professionista del settore è, infatti, in grado di determinare la condizione. Non lasciarti prendere dalla foga, consultando in maniera ossessiva forum e social, in quanto spesso capita di leggere delle informazioni errate. In mancanza di competenze specifiche, è facile fornire pure una cattiva interpretazione.

La terapia da eseguire

Ammesso e non concesso che tu ne sia colpito, sarà il caso di definire una terapia cognitivo-comportamentale (TCC) su misura. Ergo, ti servirà il supporto dello stesso medico. Aiuta a identificare e modificare i pensieri negativi legati alla velocità e a sviluppare meccanismi di coping volti a gestire l’ansia. Il disagio va trattato, ma sarebbe deleterio enfatizzarlo. A tal proposito, un’ottima soluzione per ridimensionare l’entità consiste nel confrontarsi con altre persone che ne soffrono. Interagire insieme a chi sta seguendo il tuo stesso percorso (o hanno sconfitto la fobia) ti farà sentire meno solo e trarrai ispirazione. Uno scambio di opinioni e di idee ti sarà d’ausilio sia sotto il piano emotivo sia nella definizione di strategie di coping. In certe occasioni, i farmaci ansiolitici vengono prescritti a breve termine per alleviare i sintomi più gravi: dati gli effetti associati, è altamente raccomandato che lo prescriva un dottore.

Evitare la velocità tende a rafforzare la tacofobia. Sul fronte opposto, eccedere nell’esposizione, men che meno superare i limiti di strade e autostrade, non è benefico. Con il supporto di un terapista raggiungerai il giusto punto di equilibrio. In aggiunta, praticare tecniche come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga può aiutare a gestire l’ansia legata alla velocità. Mantere uno stile di vita sano con alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e sufficienti ore di sonno ti sarà poi di giovamento. La tacofobia costituisce una condizione reale e debilitante, ma con un piano ad hoc è superabile. Contatta un professionista laddove tu abbia il dubbio di esserne colpito. Con comprensione, suggerimenti mirati e un programma apposito, avrai l’opportunità di riprendere in mano la tua vita.

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