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Come richiedere un contrassegno auto per disabili

Gen 11, 2022

Oltre a definire gli incentivi per l’acquisto di un’auto idonea alla guida o al trasporto disabili, la Legge 104 determina i requisiti per l’ottenimento del contrassegno auto disabili, al fine anche in questo casi di migliorare la qualità della vita di tutti coloro che si trovano ad affrontare una disabilità anche quando si trovano a utilizzare un autoveicolo.

In questo articolo approfondiremo insieme tutti gli aspetti relativi al funzionamento del contrassegno auto disabili, a chi ne ha diritto, a come richiederlo, nonché le modalità con le quali farne sempre un utilizzo corretto.

Come funziona il contrassegno disabili

Il contrassegno disabili è un biglietto certificato da esibire dietro il parabrezza dell’auto per segnalare che il mezzo trasporta soggetti non vedenti o con difficoltà motorie. Grazie al contrassegno disabili è possibile parcheggiare la propria vettura negli spazi riservati ai disabili, sulle strisce blu gratuitamente e accedere liberamente nelle ZTL. I parcheggi riservati ai disabili si possono trovare ormai praticamente ovunque: negli aeroporti, negli ipermercati, in centro o nelle stazioni o autostazioni.

Con il contrassegno disabili è possibile parcheggiare senza limiti di tempo e senza pagare la sosta nelle zone con parcheggio a tempo (disco orario) o con le strisce blu, qualora i posti assegnati ai disabili siano già tutti occupati. Con il DPR 151/2012 il contrassegno disabili è passato dal colore arancione ai colori blu e bianco, valido non solo in Italia ma anche in tutti i paesi dell’Unione Europea.

In questo modo, qualora si dovesse viaggiare in qualsiasi stato dell’Unione, non è necessario fare richiesta di un contrassegno specifico. Per questo il contrassegno disabili è oggi chiamato Contrassegno Unificato Disabili Europe (CUDE). La Legge 35/2012 definisce poi come siano le commissioni mediche dell’INPS a rilevare e riportare su apposito verbale di handicap l’esistenza dei requisiti necessari (difficoltà motorie o cecità) per ottenere il contrassegno disabili, che può essere:

  • temporaneo. Al termine del periodo di validità, occorre recarsi nuovamente all’ASL di riferimento per chiedere una nuova certificazione. La commissione medica valuterà se sussistono ancora le condizioni per avere diritto al contrassegno disabili, emettendo un nuovo certificato da presentare in Comune;
  • definitivo. Il contrassegno invalidi definitivo ha una validità di 5 anni, scaduti i quali è possibile recarsi presso il proprio medico di famiglia, che confermerà lo stato di disabilità, emettendo il certificato necessario a effettuare la richiesta di rinnovo in Comune.

Come ottenere il contrassegno disabili: richiesta e rinnovo

Hanno diritto a richiedere il contrassegno disabili tutti coloro si ritrovino nelle seguenti condizioni fisiche, siano esse temporanee o permanenti:

  • ridotta capacità di deambulazione;
  • cecità.

Per richiedere il contrassegno disabili occorre recarsi prima presso la propria ASL per il rilascio, dopo visita medica, del certificato attestante difficoltà motorie o cecità. Una volta ottenuto il certificato bisogna recarsi presso il proprio Comune di residenza e allegarlo all’apposita domanda di rilascio. Il contrassegno disabili permanente deve essere rinnovato ogni 5 anni. Il consiglio è quello di presentarsi in Comune almeno un mese prima dell’effettiva scadenza, al fine di avere il tempo necessario per informarsi su tempistiche e modalità necessarie al rinnovo.

Contrassegno disabili: uso proprio o improprio

Si ricordano infine le modalità per un corretto utilizzo del contrassegno auto disabili. Il contrassegno disabili è a uso esclusivamente personale. Vale quindi nello specifico per la persona disabile e non per l’auto. Se il disabile non si trova a bordo del veicolo, non si ha diritto a nessuna agevolazione. Si può dunque spostare il contrassegno a proprio piacimento, a seconda dell’auto che trasporta il disabile. Prima di parcheggiare in un posto riservato ai disabili, infine, è sempre bene controllare inoltre che lo spazio non sia ad personam, riservato cioè a uno specifico cittadino.

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