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Come evitare la sospensione patente e quando arriva la notifica

Giu 19, 2023

Ci sono alcune regole del Codice della Strada che presuppongono la sospensione della patente per coloro che le infrangono. Si tratta infatti di una sanzione accessoria che ritroviamo all’articolo 218 e che viene disposta da parte degli Uffici della Motorizzazione Civile in differenti casi più o meno gravi.

I soggetti a cui viene sospesa la patente non possono circolare su strada in conseguenza a un comportamento grave e punibile alla guida, oppure in seguito all’azzeramento dei punti patenet, costituendo infatti un pericolo sia per sé stessi che per gli altri utenti.

Motivi sospensione patente

Ci sono tanti casi in cui la patente può essere sospesa, si trovano tutti all’articolo 218 del Codice della Strada. Quelli che trovate di seguito sono i più comuni:

viaggiare tra i 40 e i 60 km/h al di sopra del limite consentito;
circolare contromano;
effettuare manovre pericolose per sé stessi e gli altri utenti;
neopatentati che viaggiano oltre i limiti di velocità previsti e alla guida di veicoli a loro non consentiti;
guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e se non si vogliono fare gli accertamenti richiesti;
circolare sulla corsia di emergenza in autostrada;
circolare a bordo di un veicolo che è stato sequestrato;
guidare con una patente non corretta;
guidare senza più essere in possesso dei requisiti psichici e fisici (anche temporaneamente);
omissione di soccorso se si investe una persona.

Ma anche se si ripetono queste infrazioni più volte in due anni si rischia la sospensione della patente:

non dare la precedenza ai mezzi su rotaie;
non rispettare in generale gli obblighi di dare la precedenza;
non dare la precedenza quando ci si immette nel traffico.

Come funziona

Chi commette una delle infrazioni appena elencate rischia appunto la sospensione della patente da parte delle Forze dell’Ordine, che ritirano il documento e lo inviano al Prefetto del luogo di residenza. È lo stesso Prefetto che poi si occupa di inviare una comunicazione per posta (la notifica) e la multa al trasgressore, avvisando la Motorizzazione Civile.

Quando arriva la notifica

Il Prefetto deve inviare la notifica di sospensione patente entro 15 giorni dalla ricezione del documento. Capita che la notifica arrivi anche 20 giorni dopo l’infrazione: attenzione, in questo caso la sospensione non è più valida – anzi è nulla – quindi il Prefetto deve riconsegnare la patente al trasgressore multato.

Quanto dura la sospensione

La durata della sospensione varia da 1 mese a 5 anni e dipende dall’infrazione commessa.  Facciamo degli esempi:

chi supera i limiti di velocità di oltre 40 km/h: da 1 a 3 mesi, da 3 a 6 per neopatentati);
chi supera il limite di velocità di più di 60 km/h: da 6 a 12 mesi;
sospensione patente da 3 a 6 mesi per guida in stato di ebbrezza: tasso tra 0,5 e 0,8 g/l da 3 a 6 mesi, tasso tra 0,8 e 1,5 g/l da 6 mesi a 1 anno, tasso maggiore di 1,5 g/l da 1 a 2 anni;
circolare contromano: da 1 a 3 mesi;
non dare precedenza: da 1 a 3 mesi;
guida sotto l’effetto di droghe: da 1 a 2 anni;
ubriaco al volante provoca un incidente: 2 anni:
guida senza patente e documenti validi: da 3 a 12 mesi;
semaforo rosso: da 1 a 3 mesi;
omissione di soccorso in caso di incidente: da 15 giorni a 5 anni in base alla gravità del caso.

Come evitarla

La sospensione della patente avviene tutte le volte in cui si azzera il punteggio a seguito di una o più infrazioni oppure quando la legge prevede queste pena come sanzione accessoria per chi commette un grave illecito, come per esempio la guida in stato di ebbrezza, ancora enormemente diffusa – purtroppo – e tra le prime cause di incidente nel nostro Paese.

Come si può evitare la sospensione della patente:

con dei corsi di recupero punti (in caso si avvicini l’azzeramento in seguito a più infrazioni) presso la scuola guida. Se invece non si interviene prima del totale azzeramento, allora si deve procedere a rifare sia l’esame di teoria che quello di guida per riottenere la patente con 20 punti;
chiedendo di dimezzare la pena accessoria facendo i lavori socialmente utili.

Ma c’è anche un altro sistema che permette di evitare l’azzeramento dei punti della patente, lo ha chiarito la Corte di Cassazione in un recente sentenza. Metodo che pare illegale ma è assolutamente legittimo: lo ha spiegato appunto la stessa Corte.

Quando si riceve la notifica a casa, senza contestazione immediata sul luogo in cui avviene l’infrazione, allora il verbale contiene l’ordine a comunicare entro 60 giorni le generalità e i dati della patente alla Polizia: serve a sottrarre i punti della patente solo a quest’ultimo e non per forza al proprietario del veicolo, che potrebbe non essere stato alla guida nel momento in cui è stata commessa l’infrazione.

Se i dati dell’effettivo conducente non vengono comunicati, allora si rischia una seconda sanzione amministrativa da 292 euro fino a 1.168 euro. In questo caso però non avviene alcuna decurtazione dei punti, non essendo a conoscenza dell’identità del trasgressore.

Attenzione: per non fornire i dati del conducente deve esserci un motivo valido, e si deve comunicare alla Polizia di essere oggettivamente impossibilitati a comunicare, perché non si ricorda chi era alla guida in quel momento, soprattutto se il veicolo viene condiviso da tutti i membri della famiglia.

L’omessa comunicazione dei dati del conducente costituisce un illecito che provoca una multa molto cara, che può arrivare fino a 1.168 euro, è vero, ma se non si vogliono perdere i punti dalla patente si può ricorrere a questo escamotage, perdendo l’ingente somma di denaro. Il Codice della Strada prevede tempi dimezzati di sospensione patente per chi guida in stato di ebbrezza, solo se non provoca incidenti e converte la pena con i lavori di pubblica utilità.

Ricordiamo però che nei casi in cui il conducente viene sorpreso alla guida ubriaco, la patente viene ritirata immediatamente e la sospensione può essere ordinata dal Prefetto nei giorni successivi (fino a 2 anni). Spesso però l’udienza di patteggiamento con richiesta di conversione della pena con i lavori di pubblica utilità avviene dopo parecchio tempo (in mora), periodo in cui la maggior parte delle volte il conducente ha già scontato la sospensione patente senza nemmeno poter richiedere il dimezzamento della pena previsto dalla legge.

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