• 25 Novembre 2024 6:23

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Collovati: “Milan-Roma è una sfida tra deluse, con i rossoneri favoriti”

Gen 13, 2024

AGI – Il Milan? “Poco fantasia in attacco”. La Roma? “Mi aspettavo di più”. Ma Pioli e Mourinho “meritano rispetto” e nessuno dei due rischia davvero l’esonero. Fulvio Collovati, 66 anni, ex difensore di Inter, Milan e Roma e oggi commentatore tecnico e opinionista, ‘legge’ per l’AGI la sfida tra rossoneri e giallorossi in programma domenica sera a San Siro, quattro giorni dopo l’eliminazione di entrambe in Coppa Italia.

“È una partita molto attesa – ricorda – proprio per il momento che stanno attraversando, ora hanno un profilo basso ma vedo una ‘finestra’ in favore del Milan, perché dovrà necessariamente reagire e non può permettersi un’altra sconfitta in casa. Il Milan sta meglio, è terzo a +6 sulla Fiorentina quarta. Anche se Mourinho continua ad avere il sostegno dei tifosi e Pioli non più…”. Il riferimento è ai fischi piovuti dalla Curva Sud del Meazza dopo il ko contro l’Atalanta.

“Non sono tra i sostenitori del ‘Pioliout’, vanno riconosciuti i meriti del percorso fatto dai rossoneri con Pioli in panchina. Comprendo lo scetticismo dopo l’uscita da Champions e Coppa Italia ma ci si dimentica di quello che è stato fatto in passato: Pioli ha riportato il Milan a vincere lo scudetto nel 2022, in semifinale di Champions League la scorsa stagione e oggi e’ terzo in campionato con una squadra che ha dei buoni giocatori ma è costruita con alcune mancanze in attacco e dietro. Vorrei vedere se altri farebbero meglio al posto suo” (Fulvio Collovati)

Collovati ha parole di stima anche per lo Special One: “Per lui parla il curriculum, ho un profondo rispetto per il lavoro di Mourinho in tutte le squadre che ha gestito”. Il portoghese non sarà in panchina domenica sera per l’espulsione rimediata all’ultimo minuto di Roma-Atalanta, e anche dopo il derby di Coppa Italia ha polemizzato sulle scelte di Orsato: “Spesso ci si esprime così quando si subisce l’errore, ma ci si dimentica di quando queste decisioni possono essere a proprio favore: gli episodi arbitrali incidono senz’altro sul corso della partita, ma non devono diventare un alibi”.

Entrambi i mister comunque non corrono il rischio di ritrovarsi senza squadra dopo una eventuale nuova sconfitta: “Ora non credo proprio che le due società lo farebbero, si attenderà un bilancio generale a fine stagione”. Sul fronte Milan, l’ex difensore friulano ammette che “qualche errore è stato commesso dalla società in campagna acquisti, specialmente nel reparto offensivo mentre in difesa gli infortuni non hanno aiutato l’allenatore e le responsabilità investono lo staff tecnico. Spesso Pioli è costretto a schierare Hernandez come difensore centrale, una posizione in cui non si esprime al meglio”.

In attacco c’è poca fantasia, le uniche iniziative sono di Leao: che sia criticato o meno, sono tutti in attesa che lui inventi qualcosa. Jovic? Serve continuità, un mese positivo (5 gol in sette partite, ndr) non basta. Ma quella rossonera è una squadra compatta, abituata a lottare, ad emergere dalle difficoltà grazie a giocatori di qualità come Loftus-Cheek, Pulisic, Reijnders” (Fulvio Collovati)

Versante Roma

Quanto ai giallorossi, “c’era da aspettarsi di più, con Mou allenatore e l’arrivo di Lukaku. Sono tanti i problemi di organico, a cui si aggiunge l’infortunio di Dybala ancora out, che si somma a tutti gli altri; Pellegrini è ‘irriconoscibile’, sappiamo che potrebbe dare molto di più, lo stesso vale per Spinazzola”.

Nel match di domenica, per Collovati i padroni di casa possono contare su “maggiore qualità a centrocampo: Bennacer (impegnato in questi giorni in Coppa d’Africa, ndr), Loftus-Cheek, Reijnders, Adli fanno un reparto più completo rispetto a quello della Roma. Spesso Cristante è costretto ad arretrare per compensare le assenze difensive, Sanches sembra sparito, tutti sembrano più in difficoltà”.

Lukaku – Giroud

La sfida nella sfida tra i due centravanti “è interessante, ma entrambi devono essere aiutati dalla squadra: Lukaku è un punto di riferimento ma ai lati o centralmente deve avere qualcuno che si inserisce perché da solo non può esprimersi. Giroud è sempre in doppia cifra, i suoi gol li fa sempre, ma anche lui dipende dal contributo dei compagni”.

Lotta scudetto e corsa Champions

Allargando lo sguardo a uno scenario più ampio, Collovati considera “lo scudetto una faccenda tra Inter e Juve, più a favore dei nerazzurri grazie al valore della rosa. La Juve ha l’entusiasmo di giocatori giovani, che corrono, che hanno fame e voglia, penso a Locatelli, Rabiot, Miretti. L’Inter ha più esperienza: Cahlanoglu, Mkhitaryan, Barella, Lautaro”.

Nella corsa Champions, “il Milan manterrà il terzo posto, il quarto sarà molto conteso, con Fiorentina e Bologna che possono dare fastidio”.

Capitolo coppe

“Per il Milan l’obiettivo è l’Europa League. Per la Champions si tornerà in campo a febbraio, ma i mesi decisivi saranno marzo e aprile. Anche quest’anno potranno esserci delle sorprese, come è stato a giugno per l’Inter in finale. Ritengo che le favorite siano sempre le inglesi o le spagnole, ma noi italiani in Europa siamo sempre molto rispettati”.

AGI – Il Milan? “Poco fantasia in attacco”. La Roma? “Mi aspettavo di più”. Ma Pioli e Mourinho “meritano rispetto” e nessuno dei due rischia davvero l’esonero. Fulvio Collovati, 66 anni, ex difensore di Inter, Milan e Roma e oggi commentatore tecnico e opinionista, ‘legge’ per l’AGI la sfida tra rossoneri e giallorossi in programma domenica sera a San Siro, quattro giorni dopo l’eliminazione di entrambe in Coppa Italia.
“È una partita molto attesa – ricorda – proprio per il momento che stanno attraversando, ora hanno un profilo basso ma vedo una ‘finestra’ in favore del Milan, perché dovrà necessariamente reagire e non può permettersi un’altra sconfitta in casa. Il Milan sta meglio, è terzo a +6 sulla Fiorentina quarta. Anche se Mourinho continua ad avere il sostegno dei tifosi e Pioli non più…”. Il riferimento è ai fischi piovuti dalla Curva Sud del Meazza dopo il ko contro l’Atalanta.

“Non sono tra i sostenitori del ‘Pioliout’, vanno riconosciuti i meriti del percorso fatto dai rossoneri con Pioli in panchina. Comprendo lo scetticismo dopo l’uscita da Champions e Coppa Italia ma ci si dimentica di quello che è stato fatto in passato: Pioli ha riportato il Milan a vincere lo scudetto nel 2022, in semifinale di Champions League la scorsa stagione e oggi e’ terzo in campionato con una squadra che ha dei buoni giocatori ma è costruita con alcune mancanze in attacco e dietro. Vorrei vedere se altri farebbero meglio al posto suo” (Fulvio Collovati)

Collovati ha parole di stima anche per lo Special One: “Per lui parla il curriculum, ho un profondo rispetto per il lavoro di Mourinho in tutte le squadre che ha gestito”. Il portoghese non sarà in panchina domenica sera per l’espulsione rimediata all’ultimo minuto di Roma-Atalanta, e anche dopo il derby di Coppa Italia ha polemizzato sulle scelte di Orsato: “Spesso ci si esprime così quando si subisce l’errore, ma ci si dimentica di quando queste decisioni possono essere a proprio favore: gli episodi arbitrali incidono senz’altro sul corso della partita, ma non devono diventare un alibi”.
Entrambi i mister comunque non corrono il rischio di ritrovarsi senza squadra dopo una eventuale nuova sconfitta: “Ora non credo proprio che le due società lo farebbero, si attenderà un bilancio generale a fine stagione”. Sul fronte Milan, l’ex difensore friulano ammette che “qualche errore è stato commesso dalla società in campagna acquisti, specialmente nel reparto offensivo mentre in difesa gli infortuni non hanno aiutato l’allenatore e le responsabilità investono lo staff tecnico. Spesso Pioli è costretto a schierare Hernandez come difensore centrale, una posizione in cui non si esprime al meglio”.

In attacco c’è poca fantasia, le uniche iniziative sono di Leao: che sia criticato o meno, sono tutti in attesa che lui inventi qualcosa. Jovic? Serve continuità, un mese positivo (5 gol in sette partite, ndr) non basta. Ma quella rossonera è una squadra compatta, abituata a lottare, ad emergere dalle difficoltà grazie a giocatori di qualità come Loftus-Cheek, Pulisic, Reijnders” (Fulvio Collovati)

Versante Roma
Quanto ai giallorossi, “c’era da aspettarsi di più, con Mou allenatore e l’arrivo di Lukaku. Sono tanti i problemi di organico, a cui si aggiunge l’infortunio di Dybala ancora out, che si somma a tutti gli altri; Pellegrini è ‘irriconoscibile’, sappiamo che potrebbe dare molto di più, lo stesso vale per Spinazzola”.
Nel match di domenica, per Collovati i padroni di casa possono contare su “maggiore qualità a centrocampo: Bennacer (impegnato in questi giorni in Coppa d’Africa, ndr), Loftus-Cheek, Reijnders, Adli fanno un reparto più completo rispetto a quello della Roma. Spesso Cristante è costretto ad arretrare per compensare le assenze difensive, Sanches sembra sparito, tutti sembrano più in difficoltà”.
Lukaku – Giroud
La sfida nella sfida tra i due centravanti “è interessante, ma entrambi devono essere aiutati dalla squadra: Lukaku è un punto di riferimento ma ai lati o centralmente deve avere qualcuno che si inserisce perché da solo non può esprimersi. Giroud è sempre in doppia cifra, i suoi gol li fa sempre, ma anche lui dipende dal contributo dei compagni”.
Lotta scudetto e corsa Champions
Allargando lo sguardo a uno scenario più ampio, Collovati considera “lo scudetto una faccenda tra Inter e Juve, più a favore dei nerazzurri grazie al valore della rosa. La Juve ha l’entusiasmo di giocatori giovani, che corrono, che hanno fame e voglia, penso a Locatelli, Rabiot, Miretti. L’Inter ha più esperienza: Cahlanoglu, Mkhitaryan, Barella, Lautaro”.
Nella corsa Champions, “il Milan manterrà il terzo posto, il quarto sarà molto conteso, con Fiorentina e Bologna che possono dare fastidio”.
Capitolo coppe
“Per il Milan l’obiettivo è l’Europa League. Per la Champions si tornerà in campo a febbraio, ma i mesi decisivi saranno marzo e aprile. Anche quest’anno potranno esserci delle sorprese, come è stato a giugno per l’Inter in finale. Ritengo che le favorite siano sempre le inglesi o le spagnole, ma noi italiani in Europa siamo sempre molto rispettati”.

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