• 13 Gennaio 2025 18:24

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Codice della Strada, stretta sui monopattini: allarme noleggio, posti di lavoro a rischio

Gen 13, 2025

Cala il buio sui monopattini elettrici? Il loro utilizzo affronta un bivio tra praticità e sicurezza. Se fino a poche settimane fa, la trasformazione urbana sembrava in procinto di prendere definitivamente slancio, il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore lo scorso 14 dicembre, rischia di tarpare le ali.

Calano i noleggi e le vendite

Secondo un primo bilancio dell’Alleanza per la mobilità sostenibile, che riunisce operatori di sharing come Assosharing, produttori e distributori, quali Platum e Attiva, Consumerismo No profit e rivenditori, la riforma ha portato a un drastico calo dei noleggi e delle vendite. “Lo scorso 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada che, come noto, introduce obbligo di casco, targa e assicurazione a carico degli utilizzatori dei monopattini elettrici, compresi i mezzi in condivisione messi a disposizione dalle società di sharing”, spiega l’Alleanza.

Sul rallentamento incidono le zone d’ombra nella regolamentazione. In assenza dei decreti attuativi, gli utenti, infatti, non hanno ben chiaro come omologarsi, ad esempio con la targa. “Solo nel primo mese di vita del nuovo Codice, dal 15 dicembre 2024 al 10 gennaio 2025, il numero complessivo di noleggi di monopattini elettrici nelle principali città italiane è crollato del -30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, sottolinea la nota. E la fotografia scattata è ancora peggiore nelle vendite ai privati, le quali, rispetto a dodici mesi prima, hanno avuto una contrazione tra il 30 e il 50%.

Il settore del sharing, rappresentato per la metà dai monopattini, potrebbe subire perdite economiche significative. “Se teniamo conto che – prosegue l’Alleanza – il settore dei monopattini in sharing sta crescendo in maniera rilevante, e considerate le positive stime di crescita previste dagli analisti per il periodo 2025-2030, l’impatto della nuova regolamentazione porterebbe a una riduzione del fatturato del settore di quasi 300 milioni di euro, con impatti negativi anche per le casse erariali, dato che il gettito IVA mancante potrebbe essere nell’ordine dei 62 milioni di euro fino al 2030”.

Posti di lavoro a rischio?

Le conseguenze non si limitano all’economia: di questo passo, non si escludono nemmeno degli effetti negativi sull’occupazione. “La riduzione dei noleggi dei monopattini in sharing come conseguenza delle nuove norme introdotte dal Codice della Strada – avverte l’associazione – porterebbe alla perdita diretta di 1.200 posti di lavoro in Italia, e alla mancata creazione di ulteriori 3.000 posti di lavoro nei prossimi 5 anni”. Sul fronte delle vendite, qualora il trend discendente proseguisse, “il numero di mezzi venduti in Italia passerà dai 150mila all’anno a non oltre 100mila nel 2025”.

Gli sviluppi dei monopattini elettrici dipenderanno dalla capacità di trovare il giusto punto di equilibrio tra le esigenze normative e quelle degli utenti. Definire il testo legislativo in modo chiaro ed esauriente permetterebbe di trasformare l’incertezza in un’opportunità per migliorare la sicurezza, senza ostacolare l’innovazione.

Con il loro potenziale nel contrastare le emissioni nocive, un problema di estrema attualità soprattutto nei grandi centri urbani,  i monopattini costituiscono una soluzione intelligente e all’avanguardia, in linea con le necessità dei ragazzi e non solo. Eliminare le ambiguità vorrebbe dire fare un importante passo avanti verso una mobilità davvero rispettosa dell’ecosistema.

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