Secondo gli scienziati del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa, agosto 2016 è stato il più caldo almeno degli ultimi 136 anni, cioè del periodo in cui si hanno registrazioni moderne delle temperature terrestri. Salgono così a undici i mesi consecutivi in cui si è registrato un record di temperature, in una sequenza inaugurata a ottobre 2015.
Scenari da incubo – “Le classifiche mensili, che variano da pochi centesimi di grado, sono intrinsecamente fragili – spiega il direttore del Giss, Gavin Schmidt -. Le tendenze a lungo termine sono le più importanti per comprendere i cambiamenti in atto che stanno interessando il pianeta“. E sono le “tendenze a lungo termine” quelle rappresentate graficamente da Munroe. E lancia un monito: se si continua a non opporre politiche serie ed efficaci alla riduzione delle emissioni, il futuro della Terra sarà “da incubo”.
In fondo allo schema, infatti, vengono delineati i possibili scenari: nella migliore delle ipotesi, cioè con “azioni immediate e significative contro le emissioni”, nel 2100 la temperatura aumenterà di un “solo” grado centigrado. Lo scenario “ottimistico” invece prevede un aumento di due gradi, mentre se si manterrà l’andamento attuale il termometro globale raggiungerà i 4 gradi centigradi.