di Guido D’Ubaldo
sabato 10 settembre 2016 09:04
ROMA – Cinema Adriano. Arriva in autobus. Traffico, ultimo caldo vero, tifosi in cerca di selfie. Dipendenti-parenti che fumano in ufficio lo fanno andare in bestia. Il presidente della Samp Massimo Ferrero domani all’Olimpico vuol fare la festa alla “sua” Roma.
Cosa si prova ad affrontare la Roma da capolista?
«E’ onesto parlare di primo posto dopo queste due partite molto complicate, ma noi possiamo giocarcela con tutti, io sono felice di incontrare le grandi all’inizio del campionato, chi è più preparato vince».
Giampaolo è stato la scelta giusta?
«Una scelta coraggiosa, la migliore dopo Montella. Giampaolo è un grande professionista, non è di prima fascia, di più. Senza nulla togliere a Montella».
Si è lasciato bene con Montella?
«Ho imparato a lasciarmi bene con tutti, sono una persona seria, diretta, vera, è difficile lasciarsi male con me. Gli allenatori sono come le mogli, Montella era diventato l’amante e con le amanti ti deve lasciare bene, altrimenti sono guai…».
La Samp ha chiuso il mercato in attivo, ha ceduto giocatori importanti e ha rifatto la squadra. Gli abbonamenti sono aumentati. La vostra politica ha avuto successo?
«Io ho avuto la fortuna di incontrare un signore di nome Sinisa (Mihajlovic, n.d.r.) è stato il primo amore e ci andava l’acqua per l’orto. Con lui sono stati lanciati giovani importanti. Io sono una persona di cuore, un po’ audace, tenace , un po’ border line nell’interpretare il ruolo di presidente, come tutti mi dicono. Per me prima conta la persona. Ho imparato a fare plusvalenze, con Sinisa è andato tutto bene, per me all’inizio era un gioco. Lo è ancora oggi, ma nel secondo anno gli eventi hanno punito il mio entusiasmo e hanno cercato di tarparmi le ali. Ora le ali le ho rafforzate e cercherò di volare guardando sempre il cielo».