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Cinque falsi ciechi scoperti nel Messinese, truffa da 600 mila euro

Apr 26, 2017

Uno giocava al videopoker, un altro comprava una stampante. C’è chi poi faceva la spesa, comprava il pane, attraversava in piena autonomia la strada, perfino scansando macchine. Eppure da più di 25 anni, in un caso addirittura da più di 30 anni, percepivano l’invalidità per cecità assoluta in quattro, più un ventisemista, ovvero un ipovedente con vista al 5 per cento. Un danno erariale ai danni dello stato calcolato dai finanzieri di Barcellona in 600 mila euro. Hanno, infatti, percepito mille euro al mese chi da più tempo, chi da meno, in un caso addirittura dagli anni ‘70. Di età compresa tra i 40 e i 60 anni e in un caso, una donna di 78, l’unica a non avere la cecità assoluta.

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Due di questi quattro lavorano come centralinisti in enti pubblici, godendo delle agevolazioni per le assunzioni in caso di invalidità totale, uno di loro lavorava al Comune di Barcellona, un altro all’ispettorato all’Agricoltura. Nessuno in questi anni ha segnalato l’anomalia. Sono stati gli stessi finanzieri a notare l’incongruenza e ad iniziare le indagini, un anno e mezzo fa. I falsi invalidi sono stati ripresi dalle telecamere, i video sono poi stati sottoposti ad un medico dell’Inps che si occupa del rilascio di invalidità. Così è stato svelato l’inganno ai danni dello Stato.

Tutti e cinque con problemi alla vista, aggravati fino alla cecità assoluta, tranne in un caso aggravata fino al 5 per cento, per poter percepire 800 euro in più. Tutti

e cinque adesso denunciati, indagati adesso dalla procura di Barcellona che contesta loro i reati di falso e di danno erariale nei confronti dello Stato. Mentre è prescritto il reato di falso per i medici che hanno rilasciato in epoche diverse i certificati di invalidità, si tratta di tre commissioni composte da quattro medici che adesso non risponderanno di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, mentre sono stati segnalati alla Corte dei conti per danno erariale.

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