• 20 Settembre 2024 1:24

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Cinque auto piccole ma col grande bagagliaio

Ago 1, 2024

Compatte fuori, grandi dentro. In un efficace gioco di contrasti, alcune auto piccole nelle dimensioni, vantano un grande bagagliaio, utilissimo soprattutto in vista delle vacanze. quando le valigie sembrano non starci mai. Hai voglia a parlare di minimalismo, se intendi prenderti qualche settimana di ferie, in una meta marittima, di montagna o d’arte. I modelli attualmente in commercio offrono un aiuto prezioso, senza apparire, del resto, ingombranti o troppo costosi.

Realizzati in modo meticoloso dai progettisti, sono il frutto del vasto sapere del centro stile e dei meccanici, abili ad agire di squadra, affinché il risultato finale sappia soddisfare appieno le aspettative. Nel corso dei prossimi paragrafi passeremo in rassegna i cinque veicoli migliori sotto tale aspetto, dando, però, anche un rapido sguardo alle caratteristiche, a cominciare dall’immagine per passare alle tecnologie di bordo e alle motorizzazioni. Così speriamo riusciate a orientarvi meglio, qualora abbiate intenzione di rimpolpare il vostro garage o la vostra “vecchia roccia” vi abbia lasciati.

Alfa Romeo Junior

Sulla piattaforma STLA Small, lo stesso della Avenger, sorge anche il mini SUV Alfa Romeo Junior, che, lungo 417 cm, mette a disposizione un vano bagagli da 415 a 1.280 litri. Svelato da poco, il mini-SUV del Biscione ha subito fatto parlare di sé a causa del cambio nome. In origine chiamato Milano, fattori esterni (leggi Governo) l’hanno spinta al cambiamento. Rimane il credo: offrire un mezzo pragmatico nella natura e accessibile nel prezzo (da 29.900 euro), nello stile di Arese.

I fari a forma di C composti da tre elementi sottili su ciascun lato ripropongono lo schema 3+3 delle “sorellone” Tonale e Stelvio. Inoltre, le luci sono a matrice di LED, non una tecnologia ancora così tanto diffusa nella categoria. La strumentazione digitale TFT è da 10,25 pollici, idem lo schermo centrale del sistema infotelematico. Le pregevoli doti tecniche vengono declinate in versione mild hybrid con un 1.2 turbo a tre cilindri da 136 CV e una elettrica da 115 kW (156 CV) supportata da una batteria da 54 kWh e 410 km di autonomia, che, in ricarica veloce, passa dal 20 all’80% in meno di 30 minuti.

Volkswagen T-Cross

Manca il podio di un nonnulla il crossover small-size Volkswagen T-Roc, lungo 414 cm e dal baule che va da 385 a 1.281 litri. Incorniciati da luci diurne a forma di ala, i fari a LED sostituiscono gli alogeni nell’intera famiglia, con l’aggiunta dei proiettori a matrice di LED Matrix IQ.LIGHT per la Style, la top di gamma insieme alla R-Line. In entrambi i casi sono inclusi cerchi da 17 pollici in design specifici, vetri posteriori oscurati, illuminazione interna a LED e regolazione lombare dei sedili anteriori.

La strumentazione digitale è configurabile a piacimento e, in rilievo sulla plancia l’infotainment prevede schermi a sfioramento tattile da 8, 9,2 o 10 pollici. Ai fini della sicurezza, la T-Roc prevede di serie numerose funzioni, tra cui il Front Assist con frenata di emergenza e Travel Assist, composto da cruise control adattivo ACC e Lane Assist, preposto al mantenimento della corsia. Per regolare lo spazio interno, il divanetto posteriore è scorrevole di 14 cm. A fronte di una spesa minima di 26.200 euro, la sorella della Polo, di cui condivide l’architettura, prevede numerose unità a benzina fino a 115 CV.

Renault Megane E-Tech

In terza piazza si colloca la wagon Renault Megane E-Tech, una station wagon moderna e provvista di ottime credenziali. Tocca, infatti, i 420 cm e il vano passa da 389 a 1.332 litri. La soglia d’accesso, pari a 38.050 euro, è piuttosto significativa, frutto del powertrain elettrico, da 96 e 160 kW (131 e 218 CV). Ne consente l’operato un battery pack da 60 kWh, in grado di recuperare 300 km di autonomia nel giro di mezz’ora e di percorrere 480 km con un pieno di elettroni, grazie al sistema Super Charge fino a 130 kW.

In termini di look, la E-Tech sfoggia linee sportive e aerodinamiche, con fari posteriori full LED a effetto 3D e maniglie a scomparsa. All’interno, trovano posto due schermi openR da 12 pollici, Google integrato, e frenata rigenerativa regolabile dal volante. Di serie, la vettura monta 26 dispositivi di assistenza alla guida, tra cui alcune novità la guida autonoma di 2° livello. Tre i livelli di equipaggiamento: Equilibre, Techno, Iconic.

Dacia Sandero

Nessuna rivale scalza la Dacia Sandero dal trono? Non proprio (niente spoiler!). Il gioiellino di Mioveni, best seller del Vecchio Continente, smentisce la convinzione secondo cui una macchina di qualità debba costare delle belle cifre. In vendita a partire da 13.250 euro, propone motori a benzina o bifuel benzina/GPL per una potenza da 65 a 110 CV. Streetway o Stepway (crossover con un’altezza maggiorata da terra di 4 cm e diverse protezioni sulla carrozzeria), resta lunga 409 cm e dotata di un bagagliaio da 410 a 1.455 litri. Con il restyling, la Streetway guadagna i copricerchi Flexwheel bitono e le due tinte di carrozzeria Grigio Scisto e Verde Oxide. È poi inedito il kit Journey, che comprende una serie di dettagli accattivanti. Tra questi spiccano il climatizzatore automatico, la retrocamera di parcheggio, i divisori vano bagagli e il supporto per smartphone rimovibile.

Citroën C3 Aircross

Il crossover Citroën C3 Aircross, presentato in veste rinnovata lo scorso giugno, chiude in vetta. Dai sedili posteriori sdoppiati e scorrevoli, è adatta alle differenti esigenze di trasporto. In 439 cm di carrozzeria, racchiude un bagagliaio della capacità da 460 a 1.600 litri, nella proposta a cinque posti; per quanto riguarda quella da sette (una novità) i valori scendono a 40 e 330. Il prezzo è competitivo (da 18.790 euro) scegliendo la variante a benzina.

Chi ha dei buoni risparmi da parte, può ordinare l’allestimento Max, forte di uno schermo infotainment da 10,25 pollici. Una funzione WiFi permette il mirroring dello smartphone e la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto. Sotto il cofano pulsa un tre cilindri PureTech da 1.2 litri da 100 CV abbinato alla trasmissione manuale a sei marce.

Un gradino sopra si colloca l’ibrida da 136 CV, con il turbobenzina a ciclo Miller abbinato a un cambio a doppia frizione, che incorpora un’unità elettrica da 28 CV, alimentata da un accumulatore da 48 Volt. Infine, a conferma della transizione ecologica in pieno corso, rientrano due unità EV, entrambe mosse da un motore anteriore da 113 CV, una con batteria da 44 kWh (circa 300 km di autonomia), l’altra da 54 kWh (400 km). La seconda arriverà nel 2025.

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