• 7 Febbraio 2025 16:02

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Cifra folle all’asta per la Ferrari d’epoca che aveva vinto Le Mans

Feb 7, 2025

Rosso come passione. Rosso come la Casa del Cavallino. Rosso come il conto in banca del nuovo proprietario della Ferrari 250 LM carrozzata Scaglietti? Il bolide battuto all’asta da RM Sotheby’s ha raggiunto un valore da capogiro: 34,88 milioni di euro. Tasse escluse. Un’auto speciale, venduta nel momento più caldo dell’anno per i collezionisti: la settimana di Retromobile Paris, nel prestigioso Carousel del Palazzo del Louvre. Un prezzo stellare, frutto di una storia fuori dal comune.

Il lusso ha un prezzo, il mito ancora di più

Alla lettura dell’annuncio, il cuore degli appassionati ha rischiato di saltare un battito. Il sogno era lì, a un passo, bastava avere un salvadanaio abbastanza corposo – preferibilmente a nove zeri. Le previsioni? Spazzate via. La corsa al rilancio è stata feroce. Cedere non era un’opzione: certe occasioni capitano una volta sola.

Chi mastica poco il mercato delle auto d’epoca potrebbe ritenere la cifra un’esagerazione. Facile indignarsi, arrampicarsi sul piedistallo e contestare. Peccato che basterebbe un dettaglio per cambiare prospettiva: lo spessore della vettura. Più che quattro ruote e un volante, è un frammento di storia, un pezzo di mito con il motore ancora caldo. Icona da museo, simbolo di quell’epoca irripetibile in cui Ferrari dominava il mondo delle corse.

Condizioni perfette. Chi l’ha conservata, ha fatto un lavoro maniacale nei dettagli. Dal 1970 la LM Scaglietti ha riposato nel Museo dell’Indianapolis Motor Speedway, custodita come un gioiello dopo aver calcato la pista nella 24 Ore di Daytona. Febbraio 1970, 24 Ore di Daytona: Chinetti Motors la schiera in griglia. Un ritorno alla gloria per lei, che cinque anni prima aveva incendiato la concorrenza.

Le Mans, 1965. Una notte lunghissima. Due uomini al volante: Masten Gregory e Jochen Rindt, due assi del North American Racing Team (NART). Una battaglia contro il tempo, un motore da 320 cavalli che ruggisce sotto il cofano, una strategia perfetta. Tra i 32 esemplari prodotti, ha un’aura magnetica. È un’auto da leggenda, e la leggenda ha un prezzo.

Da Maranello al resto del mondo

Dopo la gloria, il lungo riposo. Fu Luigi Chinetti a portarla al New York Automobile Show del 1967, rendendola ancora più desiderabile. La vetrina d’eccellenza contribuì ad ammaliare la platea internazionale. Chinetti era l’uomo che portò Ferrari negli USA, un emigrato varesino dotato di rara intelligenza e attitudine agli affari. Pilota Alfa Romeo, amico di Enzo, fu anche il primo importatore del Cavallino nel Nord America. Una figura chiave, che ha contribuì a trasformare il marchio in un sogno globale.

Oggi questa 250 LM è uno dei pochi esemplari rimasti nelle condizioni originali. Motore e cambio matching numbers, gli stessi che hanno infiammato Le Mans. Gli stessi con cui Gregory e Rindt hanno scritto la storia. Un’auto che non si possiede, si custodisce. Negli ultimi anni, le aste di auto classiche hanno infranto ogni record. Le Ferrari d’epoca, in particolare, restano tra i pezzi più ambiti. Solo nel 2023, una 250 GTO del 1962 è stata battuta per 51,7 milioni di dollari, la seconda creatura di Maranello più costosa mai venduta. La 250 LM Scaglietti si inserisce perfettamente in questa tendenza: un modello raro, un passato glorioso e una passione senza tempo.

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