AGI – Cristian Chivu, che ha appena firmato un contratto per allenare il Parma fino al giugno 2026, è il terzo calciatore dell’Inter del Triplete a sedere su una panchina di Serie A, dopo Thiago Motta e Dejan Stankovic. Il 44enne ex difensore romeno aveva mosso i suoi primi passi da tecnico proprio nel settore giovanile nerazzurro, tra il 2018 e il 2024: tutta la trafila dall’Under 17 fino alla Primavera, guidata per tre stagioni con lo scudetto conquistato al primo tentativo.
L’Inter di Josè Mourinho che nel 2010 conquistò scudetto, Coppa Italia e Champions si è rivelata una piccola fucina di tecnici. Se Esteban Cambiasso, vero ‘allenatore in campo’ di quell’Inter, si è limitato a una fugace esperienza nello staff tecnico della Colombia, il connazionale Walter Samuel dal 2018 fa parte dello staff tecnico del ct Lionel Scaloni nella nazionale Albicelesete campione del mondo. Marco Materazzi ha fatto un’unica esperienza da allenatore, alla guida della squadra indiana del Chennaiyin, vincendo anche uno scudetto prima dell’esonero nel 2017.
Thiago Motta a 42 anni ha già guidato Paris Saint Germain, Genoa, Spezia e Bologna prima dell’approdo alla Juve. Un altro faro del centrocampo del Triplete, Dejan Stankovic, guida attualmente lo Spartak Mosca dopo aver allenato in Italia prima da vice di Stramaccioni all’Udinese e poi in una sfortunata esperienza sulla panchina della Sampdoria conclusasi con la retrocessione nel 2023.
Altre bandiere dell’Inter del Triplete hanno scelto strade diverse: a parte il capitano Javier Zanetti, inossidabile vicepresidente dell’Inter, Samuel Eto’o è il presidente della Federcalcio del Camerun, Goran Pandev si è ritirato solo nel 2022 all’età di 39 anni. Julio Cesar è diventato commentatore tv, Wesley Snejider si è limitato a una breve esperienza da dirigente all’Utrecht, Lucio ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2020 lasciando del tutto il mondo del calcio.
Resiste lo Special One, finito in Turchia sulla panchina del Fenerbahce: da lì, 15 anni dopo il Triplete, continua a udire “il rumore dei nemici” che stavolta hanno i colori del Galatasaray.
AGI – Cristian Chivu, che ha appena firmato un contratto per allenare il Parma fino al giugno 2026, è il terzo calciatore dell’Inter del Triplete a sedere su una panchina di Serie A, dopo Thiago Motta e Dejan Stankovic. Il 44enne ex difensore romeno aveva mosso i suoi primi passi da tecnico proprio nel settore giovanile nerazzurro, tra il 2018 e il 2024: tutta la trafila dall’Under 17 fino alla Primavera, guidata per tre stagioni con lo scudetto conquistato al primo tentativo.
L’Inter di Josè Mourinho che nel 2010 conquistò scudetto, Coppa Italia e Champions si è rivelata una piccola fucina di tecnici. Se Esteban Cambiasso, vero ‘allenatore in campo’ di quell’Inter, si è limitato a una fugace esperienza nello staff tecnico della Colombia, il connazionale Walter Samuel dal 2018 fa parte dello staff tecnico del ct Lionel Scaloni nella nazionale Albicelesete campione del mondo. Marco Materazzi ha fatto un’unica esperienza da allenatore, alla guida della squadra indiana del Chennaiyin, vincendo anche uno scudetto prima dell’esonero nel 2017.
Thiago Motta a 42 anni ha già guidato Paris Saint Germain, Genoa, Spezia e Bologna prima dell’approdo alla Juve. Un altro faro del centrocampo del Triplete, Dejan Stankovic, guida attualmente lo Spartak Mosca dopo aver allenato in Italia prima da vice di Stramaccioni all’Udinese e poi in una sfortunata esperienza sulla panchina della Sampdoria conclusasi con la retrocessione nel 2023.
Altre bandiere dell’Inter del Triplete hanno scelto strade diverse: a parte il capitano Javier Zanetti, inossidabile vicepresidente dell’Inter, Samuel Eto’o è il presidente della Federcalcio del Camerun, Goran Pandev si è ritirato solo nel 2022 all’età di 39 anni. Julio Cesar è diventato commentatore tv, Wesley Snejider si è limitato a una breve esperienza da dirigente all’Utrecht, Lucio ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2020 lasciando del tutto il mondo del calcio.
Resiste lo Special One, finito in Turchia sulla panchina del Fenerbahce: da lì, 15 anni dopo il Triplete, continua a udire “il rumore dei nemici” che stavolta hanno i colori del Galatasaray.