• 22 Dicembre 2024 22:28

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Chiude Yazaki, 52 licenziamenti dopo stop Maserati

Dic 14, 2024

La crisi di Maserati colpisce anche l’indotto. La notizia di questa settimana, infatti, è rappresentata dalla chiusura della sede di Grugliasco di Yazaki, multinazionale giapponese specializzata nella realizzazione di cablaggi e di sistemi di distribuzione elettrica destinati al settore automotive. L’azienda nipponica aveva in Maserati uno dei suoi principali clienti. Il calo della produzione del Tridente ha costretto Yazaki ha una decisione drastica.

Il sito di Grugliasco, comune torinese dove fino a pochi anni fa venivano prodotte anche le Maserati Quattroporte e Ghibli, è stato chiuso e tutte le attività italiane sono state concentrate nello stabilimento di Pastorano, in provincia di Caserta. Stando a quanto riportano gli organi di stampa, buona parte dei dipendenti della sede di Grugliasco di Yazaki sono stati licenziati. L’impianto torinese sarà dismesso.

Cosa succede a Yazaki

La multinazionale nipponica è attiva in Europa con vari stabilimenti dedicati alla produzione di componentistica per il settore automotive. La crisi di Maserati, uno dei principali clienti dell’azienda, ha costretto Yazaki a chiudere il sito di Grugliasco e a licenziare 52 dipendenti su un totale di 72 (al momento non è chiaro se e come i restanti 20 saranno ricollocati dall’azienda). Contestualmente, è previsto un piano di riorganizzazione delle attività europee. Oltre alla concentrazione della produzione a Pastorano, come anticipato in precedenza, Yazaki prevede interventi anche in altri stabilimenti (uno nel Regno Unito e due in Germania) che devono fare i conti con la crisi del settore auto europeo. L’attuale situazione del fornitore giapponese è solo un esempio degli effetti della crisi di Maserati (e più in generale di Stellantis). Molte realtà della componentistica sono costrette a licenziare e/o a ricorrere ad ammortizzatori sociali per compensare il calo degli ordini.

Cosa succede a Maserati

La situazione di Maserati è un vero e proprio simbolo dell’attuale stato del Gruppo Stellantis. Il marchio del Tridente avrebbe dovuto registrare una sostanziale crescita della produzione, grazie a modelli come il Grecale e all’aggiornamento della gamma sportiva di nuova generazione, inaugurata con la MC20 e arricchita con la GranTurismo. La realtà è ben diversa: Maserati è in crisi e non è riuscita a registrare la crescita sperata, anche a causa di un programma di elettrificazione (necessario per rispettare le normative europee) che non sembra aver convinto la clientela.

Nelle scorse settimane, il futuro di Maserati è stato al centro di diverse indiscrezioni. Si è parlato persino di una possibile cessione del marchio. In Stellantis, con le dimissioni di Tavares e la ricerca di un nuovo CEO, il nuovo piano per Maserati rappresenta una priorità assoluta. Il marchio del Tridente, infatti, ha la possibilità di generare profitti enormi, seguendo l’esempio di altri brand di successo, come Porsche.

È necessario, però, rafforzare la gamma e concentrare gli investimenti nei segmenti di mercato in cui il marchio ha maggiori possibilità di crescita. Sarà necessario attendere i prossimi mesi per capire quali saranno le novità in arrivo per Maserati. Nel frattempo, la situazione negli stabilimenti italiani e tra i fornitori del Tridente resta difficile e il 2025 potrebbe caratterizzarsi come un nuovo anno di transizione.

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