AGI – La Procura di Verona ha aperto un fascicolo per indagare su Chico Forti: un detenuto del carcere veronese di Montorio in cui è rinchiuso anche il 65enne ex campione di surf, ha riferito che Forti gli avrebbe chiesto di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona. Lo riportano il Fatto e il Corriere della Sera aggiungendo che Forti, estradato a maggio in Italia dagli Stati Uniti dove è stato condannato all’ergastolo per omicidio, avrebbe promesso in cambio un aiuto una volta tornato in libertà.
La notizia sarebbe stata comunicata allo stesso Travaglio, lunedì scorso. Il direttore de Il Fatto Quotidiano aveva criticato l’estradizione di Forti titolando “Bentornato assassino”. La Procura ha già sentito tre testimoni, fra i quali anche un secondo detenuto che ha assistito all’incontro di Forti con colui che avrebbe dovuto prendere contatto con la ‘ndrangheta. Al momento il fascicolo è contro ignoti perché non è stato ancora individuato il reato.
Il capo della Procura, Raffaele Tito, ha confermato l’indagine a carico dell’ex imprenditore della Florida spiegando di aver “avvertito le istituzioni e sentito tutti i possibili protagonisti”. In particolare sono stati informati il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Prefettura di Verona, il Tribunale di sorveglianza e la Dda di Torino. Informato anche il Garante nazionale dei detenuti che ha fatto sapere di aver avviato accertamenti nei limiti delle sue facoltà su una vicenda che, se confermata, sarebbe molto grave.