È bastato solo un momento di distrazione, uno in cui ci si è lasciati sopraffare dalla stanchezza o da altri pensieri ed è fatta: abbiamo chiuso la macchina e lasciato le chiavi all’interno. La prima reazione è quella dell’incredulità, di provare ad aprirla ma non si può fare altro che passare al piano B, le chiavi di riserva, ma non si hanno con sé oppure non si trovano. Cosa fare in quel caso?
Ci sono diverse soluzioni, professionali oppure fai-da-te che aiutano chi si trova in questa situazione spiacevole, in modo tale da entrare in possesso delle chiavi e della macchina: basta mantenere la calma e passare all’azione.
Soluzioni professionali
Il primo consiglio da dare a chi è in questa situazione è di preferire sempre, se possibile, l’aiuto di professionisti. In questo modo si evita di danneggiare la vernice della carrozzeria, i sigilli oppure i meccanismi del blocco.
Se ci si è accidentalmente chiusi fuori dall’auto con le chiavi all’interno dell’abitacolo, è buona norma pensare alla propria sicurezza: fare in modo di essere in un posto sicuro o provvedere a spostarsi a piedi in uno che lo sia, nel frattempo che la situazione si risolva e che le persone chiamate arrivino.
Controllate l’app della Casa automobilistica della vettura: molte nuove auto sono gestite in modo quasi completamente telematico ed è possibile registrarsi sull’app appena si acquista l’auto e sbloccarla con un semplice tasto sul proprio smartphone, in modo semplice e veloce. Ormai, la tecnologia viene in supporto per tutto, grazie alle app si può persino pianificare la propria vacanza;
l’altro metodo è ricorrere all’assistenza stradale, poiché se si ha un contratto con ACI, in una parte dell’assicurazione potrebbe esserci quella di sbloccare l’auto;
chiamare un meccanico, un’officina oppure un fabbro affinché possano intervenire prontamente.
Soluzioni fai-da-te
Abbiamo detto che sarebbe preferibile ricorrere a un professionista per sbloccare la propria auto, poiché provvedere in modo autonomo a questa operazione comporta qualche rischio. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere difficile reperire una delle opzioni precedenti. Potremmo trovarci in un posto isolato e senza cellulare, oppure in un giorno festivo o ancora in orari scomodi, magari un deterrente può essere anche l’eventuale costo di alcuni degli interventi precedenti, che in alcuni momenti può essere eccessivo per il proprio budget. A volte, anche chiamare il carro attrezzi è un costo necessario ma eccessivo.
In questo caso, si può sempre accettare di correre il rischio e passare ai metodi autonomi, assicurandosi sempre di usare la massima delicatezza e attenzione, limitando la possibilità di danneggiare la propria auto. Vediamo cosa si può fare:
chiusure automatiche: si può prendere un cuneo o uno spessore, come delle spatole oppure un fermaporte di forma appuntita e sottile e inserirlo fra la portiera e il montante. A quel punto, si prende un bastone di metallo – l’antenna dell’automobile o meglio una gruccia raddrizzata – e si usa per fare scattare il bottone della chiusura;
chiusure manuali: anche qui si può usare la gruccia in metallo raddrizzata che passerà nell’incavo fra il finestrino e la guarnizione, creando uno spazio sufficiente al cuneo per scivolare all’interno dell’abitacolo. Ora si prende un filo con alla fine una forma ad anello che afferri il pomello di apertura della portiera e lo si porta verso l’altro. In alternativa al filo, si può usare un laccio di scarpa con alla fine un nodo scorsoio che con vari tentativi si infili sul pomello e tirando si stringa, in modo da aprire la vettura;
bagagliaio: se il portellone non dovesse essere bloccato, è possibile risolvere la situazione direttamente da lì, usando il cavo d’emergenza. Quest’ultimo si trova, a seconda del modello, sul soffitto dello stesso bagagliaio o del portellone e, ribaltando il sedile posteriore, si può entrare all’interno – alcuni modelli hanno un bagagliaio molto capiente e quindi più comodo – avendo finalmente accesso all’abitacolo.