AGI – Chiara Ferragni è indagata dalla procura di Milano per ‘truffa aggravata da minorata difesa’ nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco sulla vicenda che coinvolge l’influencer per la sponsorizzazione dei pandori Balocco ‘Pink Christmas’. Per lo stesszo reato è indagata anche Alessandra Balocco in quanto rappresentante dell’azienda.
La Guardia di Finanza ha raccolto alcune mail tra il gruppo che produce il pandoro e l’influencer. Le stesse Fiamme Gialle si sono presentate nella sede della Balocco a Fossano, in provincia di Cuneo, per acquisire atti. Finora il fascicolo aperto dalla procura era stato iscritto a modello 45 di carattere esplorativo senza ipotesi di reato né indagati.
Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle erano state incaricate di acquisire i contratti dell’accordo tra le società Fenice e Tbs Crew di Chiara Ferragni e la Balocco oltre agli atti dell’istruttoria del Antitrust che ha multato di oltre un milione le due aziende.
La stessa procura di Milano, poi, aveva deciso di estendere l’ambito degli accertamenti sulle sponsorizzazioni dell’imprenditrice legate a iniziative benefiche, affidando al nucleo di polizia economico-finanziaria il compito di approfondire la vicenda delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, anche queste griffate dall’influencer.
Sul caso Pandoro, nel frattempo, altre procure, recependo le denunce presentate a livello locale dal Codacons, si erano attivate aprendo fascicolo conoscitivi: tra queste, quella di Trento e di Prato.
L’aggravante in questo caso è contestata perché la truffa sarebbe stata commessa online. Una situazione che, secondo la giurisprudenza, mette il consumatore in uno stato di particolare vulnerabilità. Questo perché “la distanza tra il luogo ove si trova la vittima, che di norma paga in anticipo il prezzo del bene venduto, e quello in cui, invece, si trova l’agente, determina una posizione di maggior favore di quest’ultimo, consentendogli di schermare la sua identità, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun efficace controllo preventivo da parte dell’acquirente e di sottrarsi agevolmente alle conseguenze della propria condotta”.
Ferragni: “Ho fiducia nella giustizia, ho sempre agito in buona fede”
Chiara Ferragni esprime “piena fiducia” in merito alla sua iscrizione nel registro degli indagati. “Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero”.
L’influencer Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, presidente e ad dell’azienda, non hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Milano. Entrambe sono indagate per ‘truffa aggravata dalla minorata difesa’.