Fleximan ha un volto. L’uomo che per mesi ha tenuto in apprensione le Forze dell’Ordine di diverse regioni italiane, abbattendo autovelox con un flessibile, è stato finalmente identificato e denunciato dai Carabinieri di Rovigo. Dietro lo pseudonimo si cela un uomo di 42 anni, nato a Padova, ma residente in Polesine (Rovigo). La sua identità era salita a più riprese alle cronache italiane, suscitando reazioni contrastanti sul proprio conto.
Le immagini lo colgono in flagrante
Dopo averla lungamente passata liscia grazie al talento innato nell’aggirare ogni forma di controllo, Fleximan è stato beccato mediante le immagini delle telecamere di sorveglianza e un’attenta attività investigativa. Gli agenti non attendevano che un minimo passo falso per inchiodarlo e la pazienza ha dato i suoi frutti.
Le scorribande dell’uomo avevano cominciato ad abbattersi sulla penisola nel maggio 2023 ed erano proseguite senza sosta fino al gennaio 2024. In totale, ha messo a segno almeno cinque attacchi ai dispositivi di rilevamento della velocità in provincia di Rovigo. Il modus operandi era sempre lo stesso: ricorrere a un flessibile per tagliare il palo sorreggente l’apparecchiatura, così da renderlo inutilizzabile.
Sulle vere ragioni dietro a questo atto di ribellione permangono i punti interrogativi. Secondo alcuni, l’autore avrebbe deciso di dichiarare guerra agli autovelox in quanto esasperato dalle multe per eccesso di velocità. A detta di altri, le sue sarebbero state delle proteste verso le modalità di utilizzo degli strumenti, ritenuti di “caccia all’automobilista”. La seconda corrente trova in tanti concordi, compresi gli esponenti del Governo attualmente in carica.
La crociata personale intrapresa da Matteo Salvini ha portato a dei provvedimenti, nella riforma del Codice della Strada in corso di attuazione. Per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Amministrazioni Comunali ci hanno marciato un po’ troppo sopra. Invece di adottarli allo scopo di preservare la sicurezza degli utenti, le istituzioni locali se ne sarebbero approfittate, battendo cassa senza distinzioni in modo da ottenere dei regolari introiti e sostenere le rispettive politiche.
Le conseguenze con la giustizia
Qualunque sia la vera ragione dietro alle malefatte, Fleximan rischia ora grosso sotto il profilo giuridico. Denunciato per danneggiamento, potrebbe andare incontro a seri effetti penali. Inoltre, dovrà risarcire i danni alle apparecchiature contro cui ha abbattuta la sua “ira funesta”.
La battaglia agli autovelox ha avuto un impatto rilevante. A febbraio 2024, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un avvocato di Treviso contro una multa per eccesso di velocità, stabilendo che i dispositivi devono ricevere un doppio via libera, di autorizzazione e di omologazione. In caso di mancata osservanza dell’iter, non ritiene, dunque, abbinao validità. La sentenza è potenzialmente in grado di porre in discussione la validità di una buona parte di essi in Italia.
Sul conto di Fleximan gli utenti hanno espresso opinioni contrastanti. Da un lato, c’è chi lo ritiene alla stregua di un eroe dei giorni nostri, pronto a sfidare un sistema ingiusto. Dall’altro, molti lo definiscono un semplice facinoroso, solo più audace e attento a non lasciare degli indizi. Ma la fortuna reclama adesso il suo credito.