AGI – Un rigore più che discutibile, Gasperini che abbandona infuriato il campo, polemiche che dureranno per un po’. Finisce 2-1 la sfida tra Club Bruges e Atalanta: tante le proteste in casa nerazzurra per il rigore assegnato nel recupero ai padroni di casa, nella sfida di ritorno in programma martedì 18 febbraio alle 21.00 servirà una vittoria con due gol di scarto per qualificarsi agli ottavi.
Sette le assenze per Gian Piero Gasperini che conferma il solito 3-4-1-2, con Posch sul centro-sinistra e Djimsiti sul lato opposto. Il Bruges risponde con gli stessi undici scesi in campo contro il Manchester City nell’ultima giornata della League phase: l’aggressività dei padroni di casa crea parecchi problemi ai nerazzurri, e al 15′, su un errore di comunicazione tra Hien e Posch, arriva la rete del vantaggio di Jutglà, una conclusione dal limite che beffa Rui Patricio.
L’Atalanta fatica a trovare la reazione, il tecnico dei nerazzurri prova a scambiare nuovamente la coppia Posch-Djimsiti per dare maggiore equilibrio: Retegui spaventa Mignolet con una conclusione terminata di poco sul fondo e al 40′ Pasalic, su cross di Zappacosta dalla sinistra, di testa trova il gol del pareggio. Nella ripresa gli uomini di Hayen alzano nuovamente il ritmo, dopo otto minuti De Cuyper va vicino al 2-1 con una conclusione uscita a fil di palo. Al 20′ arriva la risposta di Zappacosta ma l’ex Liverpool Mignolet intercetta il colpo di testa dell’esterno: qualche secondo più tardi è Samardzic a sprecare una buona occasione, il trequartista serbo da buona posizione calcia sul fondo.
Nel finale si accende Charles De Ketelaere, ex di turno (120 presenze e 25 gol col Bruges in tutte le competizioni): al 38′ scambio di qualità sulla trequarti con Samardzic, ma Mignolet intercetta il tiro sul primo palo del belga. In pieno recupero il direttore di gara Meler assegna calcio di rigore per una sbracciata di Hien sul connazionale Nilsson, che subito dopo trasforma in gol. Tante le proteste nerazzurre per la decisione poi confermata dal Var, finale incandescente e applausi sinceri a De Ketelaere dal suo ex pubblico.
AGI – Un rigore più che discutibile, Gasperini che abbandona infuriato il campo, polemiche che dureranno per un po’. Finisce 2-1 la sfida tra Club Bruges e Atalanta: tante le proteste in casa nerazzurra per il rigore assegnato nel recupero ai padroni di casa, nella sfida di ritorno in programma martedì 18 febbraio alle 21.00 servirà una vittoria con due gol di scarto per qualificarsi agli ottavi. Sette le assenze per Gian Piero Gasperini che conferma il solito 3-4-1-2, con Posch sul centro-sinistra e Djimsiti sul lato opposto. Il Bruges risponde con gli stessi undici scesi in campo contro il Manchester City nell’ultima giornata della League phase: l’aggressività dei padroni di casa crea parecchi problemi ai nerazzurri, e al 15′, su un errore di comunicazione tra Hien e Posch, arriva la rete del vantaggio di Jutglà, una conclusione dal limite che beffa Rui Patricio.
L’Atalanta fatica a trovare la reazione, il tecnico dei nerazzurri prova a scambiare nuovamente la coppia Posch-Djimsiti per dare maggiore equilibrio: Retegui spaventa Mignolet con una conclusione terminata di poco sul fondo e al 40′ Pasalic, su cross di Zappacosta dalla sinistra, di testa trova il gol del pareggio. Nella ripresa gli uomini di Hayen alzano nuovamente il ritmo, dopo otto minuti De Cuyper va vicino al 2-1 con una conclusione uscita a fil di palo. Al 20′ arriva la risposta di Zappacosta ma l’ex Liverpool Mignolet intercetta il colpo di testa dell’esterno: qualche secondo più tardi è Samardzic a sprecare una buona occasione, il trequartista serbo da buona posizione calcia sul fondo.
Nel finale si accende Charles De Ketelaere, ex di turno (120 presenze e 25 gol col Bruges in tutte le competizioni): al 38′ scambio di qualità sulla trequarti con Samardzic, ma Mignolet intercetta il tiro sul primo palo del belga. In pieno recupero il direttore di gara Meler assegna calcio di rigore per una sbracciata di Hien sul connazionale Nilsson, che subito dopo trasforma in gol. Tante le proteste nerazzurre per la decisione poi confermata dal Var, finale incandescente e applausi sinceri a De Ketelaere dal suo ex pubblico.