Un’imbarcazione è naufragata circa tredici miglia (circa 21 chilometri) a sud dell’isola di Lampedusa. L’imbarcazione è stata avvistata alle 11,15 di mercoledì 13 agosto da un elicottero del nucleo aeronavale della Guardia di finanza che stava pattugliando quel tratto di mare. Sino a quell’ora la barca ancora galleggiava, ma all’arrivo dei soccorsi – Finanza e Guardia Costiera – si era già rovesciata.
Chi era a bordo dell’imbarcazione ha affermato che anche un’altra barca che navigava affianco alla loro poco prima colata a picco nel mar Mediterraneo. Secondo le prime testimonianze dei sopravvissuto in totale dovevano essere a bordo delle due imbarcazioni circa un centinaio di persone, migranti che stavano cercando di raggiungere le coste della Sicilia.
Una sessantina di persone sono state salvate dai soccorritori arrivati dopo la segnalazione della Guardia di finanza. Sono almeno una ventina invece quelle che sono morte annegate e sarebbero oltre una decina i dispersi.
Secondo i dati forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) del’Onu almeno 370 persone sono morte e 300 risultano disperse sulla rotta dei migranti nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno al 9 agosto 2025. Sempre secondo i dati forniti dall’Oim, nello stesso periodo, le persone intercettate e riportate in Libia sono state 14.063.
Secondo i dati del Viminale, dal primo gennaio al 31 luglio 2025 il numero dei migranti sbarcati nel nostro paese è pressoché lo stesso rispetto a quello dei migranti sbarcati nello stesso periodo del 2024: 38.263 quest’anno contro i 37.644 dell’anno precedente.