AGI – “Io penso, come ho già detto, che sia stato il marito. La Procura ha i documenti, negli atti c’è scritto tutto. Il marito, il mio ex cognato, è stato indagato per un omicidio con l’aggravante della parentela. Lasciamo che lavorino”. Lo ha ribadito Sergio Resinovich, il fratello di Liliana, trovata morta nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, partecipando questa mattina a un sit-in davanti al tribunale di Trieste – presenti una trentina di persone tra cui molti giornalisti e operatori – per chiedere verità e giustizia per la sorella.
“Speriamo – ha concluso Sergio Resinovich – che la Procura possa dare un’ accelerata, perché sono quattro anni che io non vivo, questa non è vita. Mia sorella è morta, è stata uccisa ed è provato”.