AGI – “Il racconto di Sempio, che disse di essere stato a Vigevano la mattina del 13 agosto fornendo come riscontro uno scontrino relativo al parcheggio di Sant’Ambrogio, con ora di inizio 10 e 18, trova piena compatibilità nei tabulati telefonici. Non c’è nessuna anomalia”. Nel documento ‘Note sui tabulati di Andrea Sempio’, l’ingegnere Paolo Reale, consulente della famiglia Poggi, si sofferma sulle telefonate del 7 e 8 agosto 2007 partite dal cellulare e dal fisso di Sempio verso l’abitazione della famiglia di Chiara. Queste chiamate sono uno degli elementi che la Procura di Pavia e i carabinieri di Milano stanno provando a inserire nel contesto che, ipotizzano, identificherebbe l’indagato come il possibile autore dell’omicidio di Chiara Poggi.
Il documento, visionato dall’AGI, riporta i contenuti della consulenza informatica firmata da Reale su incarico dell’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale dei congiunti della vittima. Reale espone anche delle considerazioni in risposta agli atti depositati dalla difesa di Alberto Stasi su questo tema alla Corte d’Appello di Brescia nel 2017 con lo scopo di ottenere una revisione della condanna definitiva del fidanzato di Chiara.
L’alibi di Sempio regge, fu la conclusione dell’esperto dopo avere analizzato il traffico telefonico tra l’utenza fissa della famiglia di Chiara Poggi e il cellulare di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della ragazza della ragazza uccisa nella sua abitazione.
Una delle ipotesi della nuova inchiesta è che Sempio avrebbe mentito affermando di essere stato a Vigevano a quell’ora perché la cella telefonica agganciava quella di Garlasco e non di Vigevano ma sul punto Reale osserva, allegando delle tabelle, che la cella di via Santa Lucia, nel paesino scenario del crimine, “copre l’intero abitato fin oltre i confini comunali: in base alle intensità di segnale indicate da Vodafone, le zone di ricezione arrivano in tutta la zona colorata di rosso, arancio e verde”, quindi anche dove Sempio disse di essersi recato la mattina del 13 agosto 2007.