Il caso Gregoretti arriva nell’Aula del Senato, dove si deciderà l’esito della richiesta di autorizzazione a procedere per Matteo Salvini. Il tribunale dei ministri contesta al leader della Lega il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio scorso. Il voto è previsto attorno all’ora di pranzo, subito dopo l’intervento di Salvini in programma alle 13. Ma i risultati saranno noti solo in serata perché le urne resteranno aperte fino alle 19 per permettere a tutti i senatori di partecipare. I banchi del governo sono vuoti.
Stando alle ricostruzioni, il leader insiste nel chiedere di andare a processo e i suoi usciranno dall’Aula al momento del voto. Salvini a margine dei lavori ha ribadito la sua linea e ha accusato i politici, tra cui gli ex colleghi di governo, che voteranno invece per farlo andare a processo: “Spiace che qualcuno a sinistra, in Italia e nel mondo, cerchi di eliminare il suo avversario per via giudiziaria. Noi siamo diversi. Io non chiederò mai che siano i giudici a giudicare Zingaretti, Conte e Di Maio. Il giudizio che conta è quello del popolo”. Intanto su Facebook Salvini si presenta ai suoi rivendicando le sue azioni: “A testa alta e con la coscienza pulita di chi ha difeso la sua terra e la sua gente. ‘Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”, ha scritto sui social Salvini citando Ezra Pound.
Lo stesso Salvini il 20 gennaio aveva chiesto ai 5 componenti leghisti della Giunta per le immunità di votare contro la relazione del presidente dell’organismo Maurizio Gasparri che chiedeva di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere del tribunale dei ministri.
LA CRONACA ORA PER ORA
12.01 – Salvini: “Ho scelto io di andare aprocesso”
“Ho scelto io contro il mio quieto vivere di andare davanti a un tribunale. Orgoglioso di aver salvato migliaia di vite umane”, ha detto Matteo Salvini parlando con i cronisti.
11.56 – Bongiorno: “Se l’atto compiuto nell’interesse pubblico bisogna avere il coraggio di dire no alla autorizzazione”
“Qui da una parte abbiamo un ministro, dall’altra il potere giudiziario che lo vuole processare. La legge però dice che i giudici siamo noi senatori, se non lo capiamo non capiamo nulla”. Lo dice nell’Aula del Senato la leghista Giulia Bongiorno nel dibattuto sul caso Gregoretti. “Quello che si giudica in questa Aula non sarà mai giudicato dai giudici. Se l’atto è stato compiuto nell’interesse pubblico bisogna avere il coraggio di dire no alla autorizzazione”, sostiene constatando che “da un pò di tempo il Parlamento sta scappando da alcune sue responsabilità, quasi che ci vergognassimo delle nostre funzioni. Stiamo svuotando di valore le nostre funzioni. Io ho paura della nostra paura, dei passi indietro che stiamo compiendo per inseguire delle istanze che venivano da M5S e dalle Sardine. Ricordiamoci che il vuoto di potere che sia apre viene sempre colmato dal potere del soggetto di chi avrebbe dovuto bilanciare il potere. Siamo al crepuscolo della democrazia”, conclude.
11.53 – Bongiorno: “Andiamo verso il crepuscolo della democrazia”
“Stiamo svuotando di valore le nostre funzioni. Io ho paura della nostra paura, dei passi indietro che stiamo facendo, forse inseguendo alla ricerca di consenso idee che forse venivano dal M5S o dalle sardine. Montesquieu lo chiama ‘il crepuscolo della democrazià”. Lo ha detto la senatrice della Lega Giulia Bongiorno intervenendo nell’Aula del Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri nei confronti di Matteo Salvini nell’ambito del caso Gregoretti.
11.51 – Bongiorno: “Senato non abdichi al suo ruolo”
“Signora presidente, onorevoli colleghi, ma soprattutto senatore Salvini. In questi giorni il dibattito è stato ‘Salvini fuggirà o no dal processo?’ Come se il processo fosse già deciso. Attenzione a non abdicare del tutto al nostro dovere. Se ragioniamo così ci trasformiamo in Azzeccagarbugli. Non siamo Azzeccagarbugli. “. Lo ha detto la senatrice della Lega Giulia Bongiorno intervenendo nell’Aula del Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri nei confronti di Matteo Salvini nell’ambito del caso Gregoretti.
11.47 – Malan (Fi): “Salvini non rinunci all’immunità”
“Salvini non può rinunciare all’ immunità che non è a tutela sua ma del Senato”. Lo ribadisce nell’Aula del Senato il senatore Lucio Malan di Fi dopo che Gregorio de Falco aveva esortato Matteo Salvini a rinunciare all’immunità sulla vicenda Gregoretti. “L’autorizzazione va negata in quanto il ministro ha agito a tutela di un preminente dello Stato, a prescindere dalla persona”, ha concluso Malan.
11.45 – Odg di Forza Italia e Fdi per il “no” al processo
L’ordine del giorno, firmato dai senatori di Forza Italia e Fratelli d’Italia, è stato depositato al Senato sul caso Gregoretti. Il provvedimento chiederà che l’Aula voti per non mandare a processo l’ex ministro dell’Interno, diversamente da quanto ha deciso la Giunta delle immunità di Palazzo Madama a gennaio.
11.39 – De Falco: “A bordo c’erano disgraziati”
“Come si può seriamente affermare che ci fosse una minaccia alla sicurezza dello Stato da parte di 131 disgraziati che erano a bordo della nave della Guardia costiera? Come si può dire che non facendoli sbarcare, si difendevano i confini nazionali, se loro erano già in Italia sotto ogni profilo? Quindi il trattenimento a bordo era un’inutile crudeltà. Questo accomuna questo evento a quello della nave Diciotti”. Così in Aula Gregorio De Falco, senatore del gruppo Misto intervenendo nella discussione sul caso Gregoretti, ricordando che un anno fa votò per mandare a processo l’ex ministro dell’Interno sul caso Diciotti, invitando il M5s (di cui allora faceva parte, prima dell’espulsione) a seguirlo.
11.28 – Morani: “Salvini è capitan coniglio”
“Il comportamento della Lega sul caso Gregoretti è una barzelletta: in giunta ha votato per mandare a processo Salvini. Oggi esce dall’aula del Senato e non vota. Esce anche il capitan coniglio: ‘Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare’”, scrive su twitter Alessia Morani del Pd citando il don Abbondio di Manzoni.
11.07 – Renzi: “Voto, ma non intervengo”
Sul caso Gregoretti “voto ma non intervengo”. Lo dice il leader di Italia viva Matteo Renzi intercettato dai cronisti in Senato. Come voterà? “Indovinate? Ma che domande fate?”, lasciando intendere il suo sì al processo per Matteo Salvini.
11.01 – Salvini: “Banchi del governo vuoti, vergogna”
“Vogliono mandare Salvini a processo. Governo assente!”. E’ quanto si legge in un tweet di Matteo Salvini che pubblica una foto degli scranni del governo vuoti durante la discussione del caso Gregoretti, in corso nell’aula del Senato. Il leader leghista quindi commenta: “Che pena, senza vergogna…”.
10.50 – Salvini interviene alle 13
È previsto intorno alle 13 l’intervento nell’aula del Senato di Matteo Salvini sulla richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri nei suoi confronti nell’ambito del caso Gregoretti. Giulia Bongiorno parlerà invece verso le 11.30-12. Al termine dell’intervento dell’ex ministro della Pa, il leader della Lega incontrerà la stampa per brevi dichiarazioni.
10.38 – Bonino: “Ridicolo chi dice no a processo”
“Siamo fuori testo e fuori contesto quando si dice ‘Salvini come Trump’. Il nostro compito è semplicemente applicare la Costituzione. Non dobbiamo sostituirci al Tribunale di Catania. E poi, qui non si discute la linea politica sulla immigrazione”. Lo ha detto Emma Bonino nell’Aula del Senato intervenendo sul caso Gregoretti. “Per negare l’autorizzazione a procedere si deve motivare che l’inquisito abbia agito a tutela di un interesse dello Stato o per il perseguimento di un preminente interesse pubblico. E la motivazione non può essere meramente politica ma deve indicare quale sia l’interesse pubblico da tutelare. Chi vuole negare l’autorizzazione con le sue motivazioni sfida il ridicolo: l’integrità dello Stato sarebbe stata minacciata da una nave militare italiana con a bordo un centinaio di naufraghi?”, sottolinea Bonino, aggiungendo che “marinai italiani e profughi sono stati usati come strumento di pressione politica all’esterno. Per questo voterò perché si accordi l’autorizzazione a procedere su Salvini: ha tutta la possibilità di difendersi nel processo come tutti gli italiani”.
10.37 – Almeno 20 interventi prima del voto
Si allungano i tempi, rispetto al previsto, della discussione generale in aula al Senato sul caso Gregoretti. Al momento sarebbero almeno una ventina le richieste di intervento, di dieci minuti ciascuno. Al termine, prenderà la parola Matteo Salvini.
10.21 – Modena (Fi): “Pericoloso precedente”
“Siamo di fronte a un pericolosissimo precedente: chiunque in futuro si potrebbe trovare nelle condizioni del ministro Salvini”. Lo afferma Fiammetta Modena, senatrice di Forza Italia, intervenendo in Aula al Senato. “E’ come se il tribunale dei ministri avesse chiamato in causa D’Alema quando ha bombardato la Serbia, come se avesse chiamato Terzi e Monti per aver abbandonato i marò in India, come se avesse chiamato Maroni per i respingimenti. Il campo di gioco scelto da questo Tribunale – sottolinea Modena – è pericoloso e inaccettabile”.
10.12 – Santanché: “Senato usato per vendette politiche”
“Questo governo usa l’Istituzione del Senato per vendette politiche: non è una bella immagine che si dà al popolo italiano”. Lo dice Daniela Santanchè (Fdi) nell’Aula del Senato in discussione generale sulla vicenda Gregoretti. “Siamo al vecchio vizio della sinistra che è meglio portare l’avversario politico al processo ed averlo condannato perchè sia eliminato dalla competizione politica”.
10.10 – Stefani: “Unica via è quella processuale”
“Esautorata la Giunta (delle immunità parlamentari del Senato, ndr) dalla sua funzione principale e piegata a ragioni politiche, a questo punto, la sede necessaria per rinvenire la verità e portare sul piano istituzionale la questione, risulta essere solo la sede processuale. Ritenendo pertanto che occorra ritornare nell’alveo di garanzia assicurato dalla legge, ci si è rimessi alla cognizione del giudice di merito, imparziale e terzo”. Così in Aula al Senato la senatrice della Lega Erika Stefani, relatrice sul caso Gregoretti.
10 – Banchi del governo vuoti
Banchi del Governo vuoti nell’aula del Senato nel corso dell’esame del parere il fornito dalla giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti sul caso Gregoretti. La Giunta ha dato parere favorevole al processo.
9.57 – Stefani: “Tutto il governo era coinvolto”
Sulla vicenda Gregoretti “è chiaro il coinvolgimento di tutto il governo. Non è stata registrata alcuna presa di posizione contraria”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Erika Stefani della Lega intervenendo sulla richiesta di processo a Matteo Salvini per la vicenda Gregoretti. A sostegno della sua ipotesi, Stefani ha illustrato all’Assemblea di Palazzo Madama il contenuto di diverse comunicazioni via email tra diplomatici in servizio a Palazzo Chigi ed alla Farnesina.
9.52 – Salvini: “A testa alta, ho coscienza pulita”
“Pronto per intervenire in Senato, a testa alta e con la coscienza pulita di chi ha difeso la sua terra e la sua gente. ‘Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla luì”. Lo scrive su twitter il leader della Lega Matteo Salvini, citando una frase del poeta Ezra Pound.
9.35 – Iniziato il dibattito al Senato
Al via l’aula del Senato che esaminerà la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. All’ex ministro dell’Interno il tribunale del ministri contesta l’ipotesi di sequestro di persona per i 131 migranti, rimasti per 4 giorni sulla nave militare prima dello sbarco ad Augusta il 31 luglio 2019. Il voto del Senato – palese e a maggioranza assoluta dei componenti del Senato – sarà definitivo e dovrebbe arrivare prima di pranzo. L’esito finale sarà però ufficializzato in serata perché le urne resteranno aperte fino alle 19 circa per lasciare il tempo a tutti di esprimersi.
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